Scorte di olio extravergine italiano sotto le 90 mila tonnellate disponibili
Le giacenze di olio extravergine di oliva in Italia scendono a 89 mila tonnellate, evidenziando una stagione olearia difficile e un aumento delle scorte di olio straniero. L'articolo Scorte di olio extravergine italiano sotto le 90 mila tonnellate disponibili proviene da benessereblog.it.

Le giacenze di olio extravergine di oliva in Italia hanno subito un significativo calo, attestandosi a sole 89 mila tonnellate nei serbatoi nazionali, di cui il 10% già confezionato. Questo dato, aggiornato al 28 febbraio 2025, evidenzia una diminuzione rispetto alle 143 mila tonnellate registrate nello stesso periodo dell’anno precedente. La situazione riflette una stagione olearia particolarmente difficile, soprattutto nelle regioni meridionali, mentre si registra un incremento delle scorte di olio extravergine straniero, che ha raggiunto le 68 mila tonnellate, in crescita rispetto alle 55 mila tonnellate dello scorso anno. Questi dati emergono dal report mensile dell’Istituto Repressione Frodi basato su informazioni del Sian.
Il quadro complessivo delle giacenze di olio
Attualmente, il totale delle giacenze di olio di oliva in Italia ammonta a 216 mila tonnellate. Questo totale include non solo l’extravergine, ma anche le categorie di olio vergine, che ammontano a 2 mila tonnellate, e le scorte di olio lampante e raffinato, che insieme raggiungono 26 mila tonnellate, mostrando una diminuzione del 20% rispetto all’anno precedente. Inoltre, l’olio di sansa è in crescita, con 24 mila tonnellate disponibili, e ci sono ulteriori 6 mila tonnellate in attesa di classificazione. Rispetto al mese precedente, l’extravergine italiano ha subito una diminuzione di 9 mila tonnellate, mentre le scorte di olio straniero sono aumentate di 13 mila tonnellate, spinto da prezzi competitivi al di fuori dei confini nazionali.
La produzione di olio biologico e certificato
Le giacenze di olio biologico si attestano a 27 mila tonnellate, di cui due terzi sono di origine italiana. Tra gli extravergini certificati, il Terre di Bari Dop si distingue per il maggior quantitativo, con oltre 7,3 milioni di litri, corrispondenti al 38,8% della produzione certificata. Seguono gli Igp Toscano con 2,4 milioni, Sicilia con 2,19 milioni e Dop Val di Mazara con 2,11 milioni. Queste quattro tipologie rappresentano quasi il 74% dell’intera produzione certificata in Italia, dimostrando l’importanza della qualità e delle certificazioni nel panorama oleario nazionale.
Le province italiane e le giacenze di olio
L’approvvigionamento di olio straniero da parte dell’industria olearia non ha impedito alla provincia di Bari di mantenere il maggior quantitativo di giacenze, pari a 30 mila tonnellate. Tuttavia, la provincia di Perugia ha visto un incremento, con 22 mila tonnellate, superando la Bat (Barletta, Andria e Trani), che si attesta a 19 mila tonnellate. Le province toscane di Firenze, Siena e Lucca hanno tutte giacenze superiori a 10 mila tonnellate, mentre al sud solo Brindisi e Reggio Calabria raggiungono una cifra a doppia cifra. Questi dati confermano la diversità nella distribuzione delle risorse olearie sul territorio nazionale, riflettendo le peculiarità produttive di ciascuna regione.
Per ulteriori dettagli, è possibile consultare il report completo disponibile qui.
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