Polizze, giovani e seconde case: la mappa dei mutui nel Paese che (ancora) vuole comprare casa
Il mutuatario tipo del nostro mercato immobiliare ha 38 anni e un contratto a tempo indeterminato (88%), a fronte del 9% di chi ha un contratto di lavoro flessibile (liberi professionisti/lavoratori autonomi e titolari d’azienda) e del 3% di lavoro a tempo determinato. Nel 78% dei casi è di origine italiana, mentre il 14% degli […] L'articolo Polizze, giovani e seconde case: la mappa dei mutui nel Paese che (ancora) vuole comprare casa proviene da Economy Magazine.

Il mutuatario tipo del nostro mercato immobiliare ha 38 anni e un contratto a tempo indeterminato (88%), a fronte del 9% di chi ha un contratto di lavoro flessibile (liberi professionisti/lavoratori autonomi e titolari d’azienda) e del 3% di lavoro a tempo determinato. Nel 78% dei casi è di origine italiana, mentre il 14% degli acquirenti è rappresentato da cittadini stranieri europei e il 12% da immigrati extra-europei.
Le nazionalità più rappresentate sono quelle rumena, albanese e moldava, mentre la maggior parte dei non europei proviene dall’Asia, seguiti da brevissima distanza da latinoamericani e africani. L’analisi per fasce d’età mostra come sia la popolazione più giovane a fare un maggior ricorso al mutuo e, in generale, decresce con l’aumentare dell’età. C’è una leggera preponderanza degli under 34 rispetto ai 35-44enni: i più giovani incidono per il 38,4%, mentre i 35-44enni incidono per il 34,5%.
Spesso accade che un figlio per acquistare casa, soprattutto nell’età giovanile, non abbia le risorse economiche per affrontare le spese dal notaio, comprensive del pagamento di tutte le imposte. È proprio per questo che una prassi molto diffusa consiste nell’acquistare un immobile intestato ai giovani, il cui prezzo viene pagato dai genitori. Senza il loro sostegno, anzi, in questi ultimi anni di crisi economica, elevato tasso di precarietà e disoccupazione giovanile, il livello del mercato immobiliare residenziale sarebbe stato con ogni probabilità ridotto ancora di più ai minimi termini.
Per quanto riguarda la provenienza abitativa di colui che acquista un immobile attraverso un’operazione di mutuo, dal campione analizzato il 40% arriva da una situazione pregressa di affitto, quasi il 42% dei mutuatari è invece già proprietario di un immobile e attraverso l’operazione di mutuo provvede a sostituire la propria casa con altra, o ad acquistarne una seconda. Mentre il restante 18% rappresenta mutuatari che arrivano da una precedente situazione di comodato e che quindi erano ospitati da parenti, da conoscenti o da enti/istituzioni. Per quanto riguarda invece le coperture assicurative, infatti, l’unica assicurazione sul mutuo effettivamente obbligatoria è la polizza incendio e scoppio, che ha lo scopo di proteggere l’immobile posto a garanzia del mutuo contro numerosi eventi quali, appunto, incendio, scoppio, fulmini ed esplosioni (come, per esempio, quelle provocate dalla fuoriuscita di gas).
Una delle polizze assicurative facoltative che i mutuatari tendono a sottoscrivere con maggiore frequenza è sicuramente l’Assicurazione Temporanea Caso Morte. La Polizza Caso Morte abbinata al mutuo è una copertura assicurativa che consente ai beneficiari del sottoscrittore (spesso coincidenti con gli eredi, ma potrebbe non esser così) di poter usufruire di un capitale o di una rendita nel caso in cui si verifichi il decesso dell’assicurato. Ne deriva che sottoscrivere una Polizza Caso Morte equivale a garantire una somma cospicua nell’ipotesi di scomparsa del mutuatario, permettendo ai propri cari di poter continuare ad onorare il debito nei confronti della banca, anche senza il reddito del de cuius.
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