Il ruolo dell’Inaf nel promuovere equità e diversità nella scienza

Da lunedì 5 a mercoledì 7 Maggio, l’Area della ricerca di Bologna ospita “Oltre i confini: equità e inclusione nella cultura scientifica”, un incontro senza precedenti promosso dall’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf). Si tratta di un’occasione fondamentale per interrogarsi sul significato di accoglienza, pluralità e accessibilità nelle istituzioni scientifiche, con l’obiettivo di fornire strumenti concreti […] Il ruolo dell’Inaf nel promuovere equità e diversità nella scienza

Mag 5, 2025 - 15:30
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Il ruolo dell’Inaf nel promuovere equità e diversità nella scienza
Da lunedì 5 a mercoledì 7 Maggio, l’Area della ricerca di Bologna ospita “Oltre i confini: equità e inclusione nella cultura scientifica”, un incontro senza precedenti promosso dall’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf). Si tratta di un’occasione fondamentale per interrogarsi sul significato di accoglienza, pluralità e accessibilità nelle istituzioni scientifiche, con l’obiettivo di fornire strumenti concreti per contrastare le discriminazioni e favorire un’autentica cultura dell’inclusione. L’iniziativa coinvolge attivamente personale tecnico, amministrativo e scientifico proveniente dalle 16 sedi italiane dell’Inaf, dimostrando la volontà dell’ente di agire in modo sistemico su tutto il territorio nazionale. Un programma ricco di voci e competenze multidisciplinari A inaugurare l’evento sarà Francesca Vecchioni, fondatrice della Fondazione Diversity e nota attivista, riconosciuta da Forbes tra le 100 donne italiane più influenti del 2021. Con il suo intervento, porterà attenzione ai linguaggi inclusivi, alla lotta contro l’hate speech e alla costruzione di una cultura aziendale e mediatica più equa. Il programma delle tre giornate prevede workshop interattivi e attività di role-play, pensati per far sperimentare ai partecipanti situazioni reali legate a disabilità fisiche e sensoriali, barriere architettoniche, pregiudizi di genere e sfide comunicative. Si discuterà anche di normativa nazionale ed europea, progettazione accessibile e buone pratiche internazionali, grazie a esperti come Elena Mocchio dell’Ente Italiano di Normazione (Uni). Esperienze personali per capire e agire sul cambiamento Tra gli ospiti di rilievo anche la giornalista e attivista Valentina Tomirotti, che affronterà il tema delle barriere architettoniche, mentre Marco Pontis, esperto di neurodivergenze dell’Università di Perugia, parlerà di accessibilità cognitiva e comunicativa. La riflessione su multiculturalismo e razzismo sarà guidata da Marianna Kalonda Okassaka, alias “Marianna The Influenza”, attiva nella piattaforma Colory, che promuove scambio culturale tra nuove generazioni italiane. Non mancherà il contributo del professore Roberto Baiocco de La Sapienza Università di Roma, esperto di identità di genere e dinamiche legate all’adozione di politiche inclusive nelle strutture pubbliche e scientifiche. Una scienza che abbraccia la diversità per rafforzare la conoscenza Il meeting è organizzato dal gruppo Univers@ll dell’Inaf, in collaborazione con il Gender Equality Plan (Gep) e il Comitato unico di garanzia (Cug). L’obiettivo dichiarato è quello di rendere le istituzioni scientifiche più eque, accessibili e rappresentative della complessità sociale contemporanea. Stefania Varano, coordinatrice del progetto, sottolinea come l’astronomia, proprio per la sua vocazione universale, possa rappresentare un linguaggio di dialogo e di unione, capace di superare confini fisici, culturali e simbolici. Un approccio coraggioso, che propone di ridefinire il modo in cui si pensa alla scienza: non più solo luogo di sapere, ma spazio di crescita collettiva, in cui ogni diversità non è un ostacolo, ma un valore da valorizzare. Fonte evento: Istituto nazionale di astrofisica – INAF
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