Coimbra, Portogallo: Tra poesia, pietra e il sussurro del Mondego

Un incontro inaspettato con l’anima del Portogallo La prima volta che ho messo piede a COIMBRA, ho avuto la netta sensazione di entrare in una dimensione sospesa tra la nostalgia del passato e l’energia impalpabile del sapere. Non era soltanto la luce calda del pomeriggio che disegnava ombre perfette lungo le mura in pietra della […] Coimbra, Portogallo: Tra poesia, pietra e il sussurro del Mondego

Mag 5, 2025 - 15:30
 0
Coimbra, Portogallo: Tra poesia, pietra e il sussurro del Mondego
Un incontro inaspettato con l’anima del Portogallo La prima volta che ho messo piede a COIMBRA, ho avuto la netta sensazione di entrare in una dimensione sospesa tra la nostalgia del passato e l’energia impalpabile del sapere. Non era soltanto la luce calda del pomeriggio che disegnava ombre perfette lungo le mura in pietra della città, ma una presenza viva che sembrava guidarmi tra i vicoli, le facciate scolpite, i cortili silenziosi. In ogni angolo, si avverte il battito regolare di un cuore accademico antico, in cui il sapere è custodito come un bene sacro. Dove si trova e cosa la rende unica Situata nel cuore geografico del Portogallo, Coimbra si adagia con grazia lungo le rive del fiume Mondego, che la lambisce come un vecchio amico fedele. A metà strada tra Porto e Lisbona, rappresenta una tappa perfetta per chi desidera abbracciare la cultura portoghese più autentica. Non è solo una delle città universitarie più antiche d’Europa, ma anche un luogo che ha saputo preservare la propria anima, senza cedere completamente al turismo di massa. Questo equilibrio tra intimità e vastità è forse il suo segreto più prezioso. Un paesaggio scolpito dalla storia e dal sapere Il territorio di Coimbra è un alternarsi affascinante di colli, terrazze naturali e discese ripide che si rincorrono verso il fiume. Questo disegno irregolare della terra ha permesso alla città di svilupparsi in verticale, come una biblioteca che sale verso il cielo. E infatti, al vertice di questa scala immaginaria, svetta la Universidade de Coimbra, un monumento vivente al sapere fondato nel 1290. La Biblioteca Joanina, con i suoi legni scuri e gli scaffali dorati, è il cuore pulsante dell’accademia: entrarvi è come camminare in una cattedrale del sapere, dove anche il silenzio ha qualcosa di sacro. Clima: una carezza mite tutto l’anno Il clima di Coimbra è uno degli aspetti che più mi ha sorpreso. Protetta dai venti dell’Atlantico grazie alla sua posizione interna, la città gode di un’atmosfera mite e luminosa per gran parte dell’anno. Le primavere sono dolci, quasi poetiche, con giornate lunghe e cieli trasparenti che invitano a camminare senza meta. L’estate è calda ma mai soffocante, mentre l’autunno regala colori tenui e profumi di terra bagnata. Persino l’inverno conserva un’aria gentile, fatta di piogge leggere e temperature raramente rigide. Questo clima temperato ha sicuramente influenzato l’animo degli abitanti e la vivacità culturale della città, che non conosce stagioni morte. Le strade si animano di concerti improvvisati, letture pubbliche, spettacoli teatrali. In ogni periodo dell’anno, Coimbra è una culla accogliente per chi cerca ispirazione e bellezza. Passeggiare lungo il Mondego: un rituale dell’anima Ogni mia giornata a Coimbra iniziava e finiva con una passeggiata lungo il fiume Mondego. C’è qualcosa di profondamente intimo in quel tragitto, come se il fiume sapesse custodire le parole non dette, i pensieri che emergono tra una brezza e l’altra. Camminando tra le banchine alberate e i ponti eleganti, si incontra una città che riflette se stessa sull’acqua: palazzi storici, chiese barocche, studenti in abiti tradizionali che corrono verso le lezioni. Il fiume è anche una delle vie privilegiate per comprendere il legame che Coimbra ha con la poesia. Non è un caso che molti scrittori, tra cui il celebre Miguel Torga, abbiano trovato qui l’ispirazione per raccontare la loro visione del mondo. Sedersi su una panchina, lasciarsi avvolgere dalla luce del tardo pomeriggio e ascoltare il lento scorrere del Mondego è un’esperienza che ha qualcosa di terapeutico, quasi spirituale. Una città giovane con una memoria millenaria La cosa più sorprendente di Coimbra è forse il suo paradosso temporale: da un lato, una delle università più antiche del continente; dall’altro, una popolazione vibrante e giovanissima, che colora la città con entusiasmo e vitalità. Gli studenti, con le loro toghe nere e le serenate notturne, rappresentano la linfa vitale di questo luogo. Le serate si animano nelle tascas del centro, tra vino, musica dal vivo e discussioni animate su filosofia, arte e politica. Durante il Queima das Fitas, la festa degli studenti che si tiene a maggio, Coimbra si trasforma in un grande palcoscenico a cielo aperto: cortei, concerti, rituali antichi che si tramandano da generazioni. Partecipare a questa celebrazione è come entrare in una tradizione che vive, respira, si rinnova con orgoglio. Dettagli che incantano: tra azulejos, cantigas e misteri Ogni passo a Coimbra è una scoperta visiva. Gli azulejos che adornano le facciate raccontano storie mitologiche e quotidiane, con colori che sembrano amplificare la luce. Le cantigas de amigo, antichi canti medievali, riecheggiano ancora durante gli eventi culturali, come se la lingua stessa della città fosse musica. C’è anche un lato misterioso, quasi esoterico, che si cela tra i chiostri delle chiese romaniche, nelle cripte silenziose, nei corridoi della biblioteca. In certi momenti, sembra di percepire le presenze invisibili di coloro che hanno vissuto, studiato, sofferto e amato in questo luogo straordinario. Perdersi per ritrovarsi Camminando per Coimbra, ho imparato a perdermi senza timore. Le vie strette, i cambi di pendenza improvvisi, le piazzette nascoste: tutto invita a rallentare, a farsi sorprendere. Non serve una meta precisa, perché ogni angolo racchiude un frammento di bellezza. Forse è proprio questo il segreto di Coimbra: ti accoglie con la dolcezza di un abbraccio familiare, ti guida con discrezione e poi ti lascia andare, cambiato. In questa città ho ritrovato il gusto per la contemplazione, il piacere di una conversazione lunga, il silenzio carico di significato.

Coimbra, Portogallo: Tra poesia, pietra e il sussurro del Mondego