Wall Street intimorita dai nuovi dazi di Trump

Il Presidente degli Stati Uniti ha annunciato dazi del 100% sui film prodotti all’estero, mentre nei prossimi giorni arriverà la decisione sui tassi di interesse da parte della Federal Reserve.

Mag 5, 2025 - 15:31
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Wall Street intimorita dai nuovi dazi di Trump

L’allarme guerra commerciale sembrava volesse rientrare ma Donald Trump torna alla carica con le sue tariffe e Wall Street si avvia verso un’apertura debole in questa prima seduta settimanale.

A farne le spese sono soprattutto i future sul Nasdaq, in flessione dell’1%, seguiti in scia dai contratti sullo S&P500 (-0,80%) e da quelli sul Dow Jones (-0,60%).

Torna a crescere (+2%) l’oro, a 3.325 dollari l’oncia (future), mentre soffrono sia il Bitcoin (-1% a 94 mila dollari) che il dollaro statunitense: la coppia EUR/USD sale a 1,1346.

Ancora in calo i prezzi del petrolio: Brent a 60,50 dollari e greggio WTI a 57,44 dollari l’oncia.

Trump ha annunciato ieri dazi del 100% sui film prodotti all’estero, affermando che l’industria cinematografica americana sta morendo di "una morte molto veloce" a causa degli incentivi offerti in altri Paesi per attrarre le produzioni.

"Si tratta di uno sforzo concentrato da parte di altre nazioni e, di conseguenza, una minaccia alla sicurezza nazionale. In aggiunta a tutto il resto, si tratta di ‘messaging’ e propaganda", ha scritto Trump in un post su Truth Social.

La notizia ha attirato vendite sull’azionario legato al settore della produzione cinematografica e televisiva, in particolare su Netflix, Walt Disney, Warner Bros e Discovery.

Questa settimana i riflettori saranno puntati sulla Federal Reserve, che si prevede manterrà i tassi di interesse invariati alla fine della riunione di due giorni che inizierà domani.

I dati della scorsa settimana hanno mostrato che la più grande economia mondiale ha subìto una contrazione nel primo trimestre, per la prima volta dal 2022, poiché gli operatori economici si sono affrettati a importare beni prima dell'entrata in vigore dei dazi, alimentando le preoccupazioni per un rallentamento della crescita nonostante la solidità del mercato del lavoro.

A fine settimana, però, un rapporto ha mostrato una certa resistenza del mercato del lavoro. "La resilienza dei dati sull'occupazione di aprile renderà più facile ignorare il dato negativo perverso del rapporto sul PIL della scorsa settimana, lasciando la Fed fermamente in modalità attendista questa settimana", prevedono gli analisti di Wrightson ICAP.

Secondo i dati raccolti da LSEG, gli operatori economici stanno scontando un allentamento di soli 25 punti base entro luglio e prevedono un totale di 116 punti di tagli entro la fine dell'anno.

Luke Tilley, capo economista di Wilmington Trust, non prevede grandi cambiamenti nella posizione della Fed alla riunione di questa settimana, ma si attende che Powell ribadisca la tensione tra una crescita inferiore e un'inflazione più elevata. La banca centrale "manterrà la posizione attuale in questa riunione, citando tutta l'incertezza e il fatto che, se si esaminano i dati del PIL, questi appaiono ancora piuttosto solidi e la domanda interna era forte", ha affermato.

Se la domanda era stata gonfiata dagli acquisti delle aziende in vista dei dazi, secondo Tilley l'economia scivolerà in una lieve e breve recessione nel secondo trimestre, che, a suo avviso, porterà la Fed a tagliare i tassi. "Mi aspetto che entro la fine dell'anno taglieranno i tassi più di quanto pensino ora e più di quanto sarebbero mai disposti a affermare ora", prevede l’esperto, che si attende un taglio dei tassi a ogni riunione per il resto dell'anno a partire da giugno, per un totale di 125 punti base di riduzioni entro la fine dell'anno, anche se non crede che la Fed taglierà i tassi finché non ci sarà un effettivo calo della crescita economica.

Berkshire Hathaway (-2%): il consiglio di amministrazione ha votato all'unanimità la nomina di Greg Abel amministratore delegato a partire dal 1° gennaio 2026, mentre Warren Buffett rimarrà come presidente.

Chevron (-1%) ed Exxon (-1%): il settore petrolifero è sotto pressione a causa del calo dei prezzi del petrolio seguito alla decisione dell’Opec+ di aumentare la produzione di greggio.

Netflix (-5%): la decisione di Trump sui dazi sui film prodotti fuori dagli Stati Uniti indebolisce il settore, in particolare Warner Bros Discovery (-3%), Walt Disney (-2%) e Paramount Global (-2%).

Howard Hughes Holdings (+13%): Pershing Square di proprietà dell'investitore miliardario Bill Ackman acquisterà 9 milioni di azioni di nuova emissione per 900 milioni di dollari.

Stardust Power (+10%): annunciata collaborazione Oklahoma Gas and Electric Company per sviluppare una sottostazione elettrica sul sito della proposta di raffineria di litio in Oklahoma.

PTC Therapeutics (-20%): il suo farmaco sperimentale per il trattamento della malattia di Huntington ha raggiunto l'obiettivo principale di uno studio in fase intermedia.

Apple

Phillip Securities: neutral e target price diminuito da 235 a 200 dollari.

CICC Research: buy e prezzo obiettivo tagliato 285 a 260 dollari.

Amazon

CICC Research: buy e target price ridotto da 266 a 220 dollari.

Microsoft

UBS: buy e prezzo obiettivo confermato a 500 dollari.

Tesla

Jefferies: neutral e target price sempre a 300 dollari.

Nike

JP Morgan: neutral e prezzo obiettivo tagliato da 64 a 56 dollari.

Reddit

Morgan Stanley: buy e target price alzato da 140 a 154 dollari.