Trump: “Hollywood sta affondando. Dazi del 100% per i film girati all’estero”
Il presidente Trump ha annunciato l’intenzione di introdurre dazi del 100% su tutti i film non realizzati ad Hollywood, o più precisamente: fuori dal territorio americano. Secondo quanto pubblicato sulla sua piattaforma Truth, questa misura mira a contrastare la delocalizzazione delle produzioni cinematografiche che, a dire di Trump, sta portando al collasso l’industria statunitense. Trump: […] L'articolo Trump: “Hollywood sta affondando. Dazi del 100% per i film girati all’estero” proviene da Economy Magazine.

Il presidente Trump ha annunciato l’intenzione di introdurre dazi del 100% su tutti i film non realizzati ad Hollywood, o più precisamente: fuori dal territorio americano. Secondo quanto pubblicato sulla sua piattaforma Truth, questa misura mira a contrastare la delocalizzazione delle produzioni cinematografiche che, a dire di Trump, sta portando al collasso l’industria statunitense.
Trump: il cinema si fa negli Usa
“Do il via libera al Dipartimento del Commercio e all’Ufficio del Rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti per avviare immediatamente l’iter di applicazione dei nuovi dazi”, ha scritto Trump. “È tempo di riportare le riprese dei film sul suolo americano!”, ha aggiunto con enfasi.
L’ex inquilino della Casa Bianca ha accusato governi stranieri di attirare registi e case di produzione con vantaggi fiscali e agevolazioni economiche, contribuendo, in tal modo, al declino dell’industria cinematografica nazionale. Secono d Trump, Hollywood sta andando incontro a un rapido declino. “La produzione di film all’estero rappresenta una minaccia per la nostra sicurezza” ha dichiarato, sostenendo che intere comunità negli Stati Uniti, non solo l’intera area Los Angeles, ne sta subendo le conseguenze.
Il segretario al Commercio, Howard Lutnick, ha confermato il supporto alla proposta, commentando: “Siamo già all’opera”. Nessun accenno, invece, alle produzioni televisive e agli spettacoli per le piattaforme streaming all’interno dell’intervento di Trump.
Non solo Hollywood, i dazi di Trump e le big tech della California
Non solo Hollywood, i dazi di Trump spaventano anche la Silicon Valley, che però sta prendendo altre decisioni strategiche. Ad esempio il colosso Apple ha iniziato a espandere la propria capacità produttiva in India durante la pandemia, quando i problemi della catena di approvvigionamento rendevano difficile affidarsi alla Cina. Oggi l’azienda si rifornisce in India di circa un quinto dei suoi iPhone, con un aumento del 60% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Ora sembra che il fulmine abbia colpito di nuovo – e non stiamo parlando di cavi di ricarica. Apple è costretta a rivolgersi ancora una volta all’Inda: grazie ai dazi statunitensi, gli iPhone prodotti in Cina sono ora soggetti a un’imposta del 20%, mentre quelli indiani sono esenti da imposte.
Apple non è l’unica a fare amicizia con l’India. Il governo degli Stati Uniti sta lavorando a un ampio accordo commerciale con il Paese, che copre aree come il commercio elettronico, l’agricoltura, i dati e i minerali essenziali. In teoria, si tratta di un accordo vantaggioso per tutti.
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