Perché tutti vanno in Giappone? Boom di turisti italiani (ma non solo) nel Paese del Sol Levante. Ecco 11 cose da sapere prima di partire – LA GUIDA

Lo sospettate dai feed di Instagram – invasi da foto di ciliegi, Torii, mochi e templi – ma i racconti di amici e colleghi al rientro dal ponte ve lo hanno confermato: ultimamente, sono tutti in Giappone? Risposta breve: non tutti, ma tanti. Molti di più che in passato. Risposta estesa: non è solo un’impressione, […] L'articolo Perché tutti vanno in Giappone? Boom di turisti italiani (ma non solo) nel Paese del Sol Levante. Ecco 11 cose da sapere prima di partire – LA GUIDA proviene da Il Fatto Quotidiano.

Mag 4, 2025 - 14:20
 0
Perché tutti vanno in Giappone? Boom di turisti italiani (ma non solo) nel Paese del Sol Levante. Ecco 11 cose da sapere prima di partire – LA GUIDA

Lo sospettate dai feed di Instagram – invasi da foto di ciliegi, Torii, mochi e templi – ma i racconti di amici e colleghi al rientro dal ponte ve lo hanno confermato: ultimamente, sono tutti in Giappone? Risposta breve: non tutti, ma tanti. Molti di più che in passato. Risposta estesa: non è solo un’impressione, il Giappone sta vivendo un boom di turismo. I fattori sono molteplici: l’aumento di collegamenti diretti, per esempio, e la concomitanza dell’Expo 2025 ad Osaka fino al prossimo ottobre. Il lungo ponte di Pasqua e del 25 aprile, esteso con qualche giorno di ferie oltre il 1 maggio poi ha fatto il resto: la primavera è una delle stagioni più affollate per la possibilità di vedere i ciliegi in fiore (lo spettacolo della sakura) e per il clima mite.

L’Ambasciatore italiano a Tokyo Gianluigi Benedetti aveva parlato di “un vero e proprio Rinascimento del turismo” durante un convegno organizzato dal Ministero del Turismo e dall’Enit in occasione della tappa del tour dell’Amerigo Vespucci a Tokyo. In quell’occasione, come riporta l’Ansa, aveva anche precisato che gli arrivi italiani nel Paese avevano registrato un picco di 131mila presenze nel 2023. Merito anche dei collegamenti aerei diretti tra Tokyo, Roma e Milano, operati da ITA Airways e All Nippon Airways.

Insomma: siamo nel pieno della nippomania. Il Giappone è un Paese esotico ma in qualche modo familiare, che abbiamo imparato a conoscere tramite gli anime, i manga e l’influenza nella cultura pop. Pensiamo a Sailor Moon, ai Pokemon, o alle Harajuku Girls. Lo conferma WeRoad, ormai un’istituzione per i viaggi organizzati, specialmente tra ventenni e trentenni che hanno la possibilità di partire da soli e godersi una vacanza con un gruppo di coetanei. Le prenotazioni per il Giappone nel mese di aprile, spiega l’azienda al Fattoquotidiano.it, sono aumentate di più del 50% rispetto a un anno fa, cioè ad aprile 2024. WeRoad riferisce di un generale incremento dell’interesse dei viaggiatori per l’Asia e per il Sud-est asiatico. Tra le destinazioni più gettonate ci sono Cina, Indonesia, India, Filippine e Sri Lanka.

Qualche consiglio se avete già prenotato, o se state valutando un viaggio nel Paese del Sol Levante da parte di chi c’è appena stato. Il Giappone è un Paese molto sicuro, anche per chi viaggia da solo: ogni guida vi confermerà che è più facile perdere il portafogli che venire scippati. Vi colpirà subito la gentilezza delle persone: anche chi non parla inglese (fidatevi, lo parlano molte meno persone di quante immaginiamo) si farà in quattro per aiutarvi o per fornirvi indicazioni. La cultura nipponica si basa sul rispetto delle persone, della natura e dei luoghi: facciamo la nostra parte a partire dalle file (anche quando non ne vediamo l’utilità) e dall’osservanza delle regole e del silenzio.

Piccola guida senza pretese – da turista a turista – per un primo viaggio in Giappone.

C’è molto altro, oltre ai ciliegi – Vedere la fioritura dei ciliegi è un’esperienza da fare nella vita, siamo d’accordo. Ma quando i ciliegi sfioriscono, fiorisce tutto il resto: glicine, camelie, peonie, loto, ortensie… Ogni periodo dell’anno ha le sue fioriture così come ogni spazio verde in città, per quanto piccolo, è curato e colorato. Parchi e giardini, soprattutto nei templi, sono di una tale bellezza che non rimpiangerete i ciliegi.

Portate i contanti – Nonostante la cultura tecnologia del Giappone, moltissimi esercizi non accettano le carte di credito né i pagamenti digitali, specialmente fuori Tokyo. Per accedere ai templi, in particolare, spesso viene richiesto pagamento in contanti. Stesso discorso per i banchi dei mercati e per le bancarelle di street food. Date un’occhiata al tasso di cambio e organizzatevi in anticipo: i bancomat si trovano con facilità, ma prevelare troppo spesso è un salasso di cui vi accorgerete a fine vacanza. Al momento di pagare troverete un vassoio: lasciate i soldi lì, è scortese porgerli direttamente all’altra persona.

…non lasciate la mancia – Non esiste questa abitudine: rischiate di mandare in confusione i camerieri e basta. Se volete mostrare rispetto e apprezzamento ordinate in modo rapido e coinciso, senza chiedere modifiche ai piatti o cambiamenti alla comanda. Non dicono mai di no, ma dal loro punto di vista è un fastidio incredibile.

I distributori sono i vostri migliori amici – Si trovano a ogni angolo e vendono un po’ di tutto: acqua, snack, giochi, gadget, cibo. In generale, è più facile comprare una bottiglietta d’acqua che trovare una fontanella per riempire la borraccia.

Fate silenzio (e mettetevi in coda) – I mezzi pubblici funzionano bene praticamente ovunque e nelle grandi città le fermate della metropolitana sono segnalate anche con i caratteri occidentali, agevolando molto la vita dei turisti. Nei vagoni noterete un silenzio irreale: se sentite qualcuno parlare a voce alta è molto probabile che sia lì in vacanza. Evitate di parlare al cellulare (meglio ancora: togliete la suoneria) per non disturbare gli altri passeggeri.

…ma fate rumore al ristorante – Osservate i locali nei ristoranti: fare rumore mentre si mangia, per esempio risucchiando il brodo o i noodles, è un comportamento ampiamente accettato. Anzi: è considerato un complimento per il cuoco. Per questa volta, neanche la mamma vi dirà che siete maleducati.

Se vuoi cenare in gruppo, prenota in anticipo – Restiamo in tema cibo. Molti locali in Giappone hanno piccoli spazi, quindi non hanno la possibilità di far sedere tante persone allo stesso tavolo. Meglio prenotare in anticipo per non rischiare di fare un pellegrinaggio di locanda in locanda con i morsi della fame. Quando prenotate un tavolo, assicuratevi di non fare tardi: la puntualità è proverbiale in Giappone e il rispetto degli orari è fondamentale. Oltre alla brutta figura, rischiate anche di perdere il tavolo.

Occhio all’orologio – Rispetto ai Paesi mediterranei, in generale l’orario dei pasti è anticipato e molti ristoranti chiudono già alle 9:30 o alle 10. Al di fuori di Tokyo – che ha una effervescente vita notturna – nelle città più piccole pub, bar e locali chiudono abbastanza presto per i nostri standard.

I cestini non esistono – La prima cosa che vi sorprenderà del Giappone è la pulizia delle strade. Non vedrete mai un cestino strapieno, perché i cestini a bordo strada sono più rari dell’anima gemella. I pochi che ci sono spesso sono solo finalizzati a raccogliere bottiglie in plastica. L’ideale è portarsi dietro un sacchetto vuoto per ogni evenienza e differenziare i rifiuti una volta rientrati a casa o in hotel. Tenetelo bene a mente se volete provare lo street food: non si mangia camminando, ma di fronte agli esercizi, che poi ritireranno per voi i contenitori vuoti.

Provate i bagni pubblici – Non parliamo degli onsen – i bagni termali, che comunque meritano la visita – ma proprio delle toilette, che sono pulitissime ovunque, perfino in metropolitana. La prima volta resterete incantati dalla tecnologia: su una pulsantiera potete addirittura far partire una musichetta per la privacy, oppure disinfettare l’asse, o ancora usufruire del bidet incorporato.

Cose da non fare – Fumare per strada, innanzitutto. I tabagisti in Giappone hanno vita dura, e possono accendersi una sigaretta solo in delle specifiche aree delimitate e separate, che troverete nei parchi e nei luoghi pubblici. Vi stupirà, ma è considerato estremamente maleducato il gesto di soffiarsi il naso in pubblico. Anche se è una necessità fisiologica, copritevi con una mascherina e cercate il bagno più vicino. Già che ci siamo: i giapponesi non vedono sempre di buon occhio il contatto fisico. Non lanciatevi in strette di mano, pacche sulle spalle o abbracci (specialmente con persone dell’altro sesso).

L'articolo Perché tutti vanno in Giappone? Boom di turisti italiani (ma non solo) nel Paese del Sol Levante. Ecco 11 cose da sapere prima di partire – LA GUIDA proviene da Il Fatto Quotidiano.