Perché le nostre spiagge si stanno colorando di blu? Dobbiamo preoccuparci?

Ogni primavera, alcune spiagge italiane si tingono di blu. Un fenomeno, a volte frainteso, che vede protagoniste le velelle, piccole creature marine che arrivano a riva spinte dalle correnti. Contrariamente a quanto molti pensano, non si tratta di meduse, ma di idrozoi coloniali, organismi complessi e affascinanti che ci raccontano molto sulla salute del nostro...

Mar 18, 2025 - 12:16
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Perché le nostre spiagge si stanno colorando di blu? Dobbiamo preoccuparci?

Ogni primavera, alcune spiagge italiane si tingono di blu. Un fenomeno, a volte frainteso, che vede protagoniste le velelle, piccole creature marine che arrivano a riva spinte dalle correnti. Contrariamente a quanto molti pensano, non si tratta di meduse, ma di idrozoi coloniali, organismi complessi e affascinanti che ci raccontano molto sulla salute del nostro mare.

Cosa sono le velelle?

Le velelle, il cui nome scientifico è Velella velella, sono colonie di polipi galleggianti. La loro caratteristica “vela” triangolare, che le rende simili a piccole barche, permette loro di spostarsi sulla superficie dell’acqua spinte dal vento. Il colore blu intenso le protegge dai raggi ultravioletti. Nonostante posseggano cnidocisti, organi urticanti, sono innocue per l’uomo.

Un fenomeno naturale e ricorrente

Il massiccio spiaggiamento delle velelle è un evento che si verifica ogni anno, soprattutto in primavera e in autunno, quando le mareggiate le spingono verso la costa. Negli ultimi anni, tuttavia, sembra che la frequenza di questi fenomeni sia aumentata. Alcuni esperti ipotizzano che ciò possa essere dovuto alla diminuzione delle tartarughe marine, uno dei principali predatori delle velelle.

Un indicatore della salute del mare

La presenza massiccia di velelle è, in realtà, un buon segno. Questi organismi si nutrono di plancton e la loro abbondanza indica che l’ecosistema marino è in equilibrio. Inoltre, la presenza di velelle è spesso associata a quella di un mollusco, la Janthina pallida, che vive in simbiosi con esse per poi nutrirsene.

Il ruolo del monitoraggio

Le velelle sono monitorate dall’ARPAL (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure) nell’ambito della Strategia Marina, una direttiva europea che mira a mantenere il buono stato ambientale delle acque marine. Il monitoraggio avviene attraverso censimenti visivi del macrozooplancton gelatinoso, di cui le velelle fanno parte. I dati raccolti sono fondamentali per comprendere le dinamiche di questi organismi e il loro impatto sull’ecosistema marino.

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