Eco-ansia ed implicazioni per la salute e sicurezza sul lavoro
![CDATA[EU-OSHA ha pubblicato un’analisi riguardo come l’eco-ansia impatta sulla salute mentale dei lavoratori Cosa tratta? L’eco-ansia o ansia climatica indica la preoccupazione o l’ansia cronica, dunque uno stato emotivo negativo, nei confronti del futuro ambientale del pianeta, riferito in particolare alla crisi climatica, sia nel caso che ci tocchi direttamente che non. Questo fenomeno è riconosciuto come rischio emergente per la salute in Europa, ed è quindi considerato con preoccupazione anche per la sicurezza e la salute sul lavoro, influendo sul benessere psicologico e sulla salute mentale dei lavoratori. Secondo l'Eurobarometro (Unione Europea 2023), il 77% dei cittadini ritiene che il cambiamento climatico sia un problema molto serio. I paesi che classificano frequentemente il cambiamento climatico come un grave problema globale sono: Danimarca, Germania, Paesi Bassi, Francia, Lussemburgo, Finlandia e Svezia. Pertanto, è importante comprendere l'eco-ansia e agire, sia da una prospettiva sociale che da una politica di SSL europea. L’eco-ansia è stata collegata a sentimenti di apatia, ansia, stress, insonnia e sintomi di depressione. I lavoratori maggiormente a rischio di sperimentare l’eco-ansia sono quelli il cui sostentamento dipende dagli ecosistemi o che lavorano in natura, tra cui gli agricoltori. Esistono anche alcune categorie della popolazione generale che sono più inclini a soffrire di questo disturbo, come, i giovani, gli indigeni, le donne, e i migranti climatici (essi hanno sperimentato fisicamente gli effetti del cambiamento climatico). Quando? Documento di riflessione pubblicato il 3 marzo 2025. Indicazioni operative I datori di lavoro e gli operatori della sicurezza e della salute sul lavoro possono svolgere un ruolo nel comprendere le potenziali connessioni tra eco-ansia e lavoro e nello sviluppare metodi per affrontarla sul posto di lavoro. Gli operatori SSL potrebbero iniziare il loro lavoro di prevenzione dell'eco-ansia esaminando le esperienze dei lavoratori, utilizzando delle misure di eco-ansia convalidate, che già esistono, ed utilizzarle in sondaggi sul posto di lavoro. Inoltre, potrebbero fornire informazioni e formazione ai lavoratori sull'eco-ansia e su come affrontarla al meglio, mediante piani di salute mentale e benessere che affrontino l'eco-ansia, come parte di programmi generali di salute mentale. L’eco-ansia potrebbe iniziare ad essere considerata come un potenziale rischio di SSL ed essere incorporata nella normale valutazione dei rischi.]]

EU-OSHA ha pubblicato un’analisi riguardo come l’eco-ansia impatta sulla salute mentale dei lavoratori
Cosa tratta?
L’eco-ansia o ansia climatica indica la preoccupazione o l’ansia cronica, dunque uno stato emotivo negativo, nei confronti del futuro ambientale del pianeta, riferito in particolare alla crisi climatica, sia nel caso che ci tocchi direttamente che non.
Questo fenomeno è riconosciuto come rischio emergente per la salute in Europa, ed è quindi considerato con preoccupazione anche per la sicurezza e la salute sul lavoro, influendo sul benessere psicologico e sulla salute mentale dei lavoratori.
Secondo l'Eurobarometro (Unione Europea 2023), il 77% dei cittadini ritiene che il cambiamento climatico sia un problema molto serio. I paesi che classificano frequentemente il cambiamento climatico come un grave problema globale sono: Danimarca, Germania, Paesi Bassi, Francia, Lussemburgo, Finlandia e Svezia.
Pertanto, è importante comprendere l'eco-ansia e agire, sia da una prospettiva sociale che da una politica di SSL europea.
L’eco-ansia è stata collegata a sentimenti di apatia, ansia, stress, insonnia e sintomi di depressione.
I lavoratori maggiormente a rischio di sperimentare l’eco-ansia sono quelli il cui sostentamento dipende dagli ecosistemi o che lavorano in natura, tra cui gli agricoltori.
Esistono anche alcune categorie della popolazione generale che sono più inclini a soffrire di questo disturbo, come, i giovani, gli indigeni, le donne, e i migranti climatici (essi hanno sperimentato fisicamente gli effetti del cambiamento climatico).
Quando?
Documento di riflessione pubblicato il 3 marzo 2025.
Indicazioni operative
I datori di lavoro e gli operatori della sicurezza e della salute sul lavoro possono svolgere un ruolo nel comprendere le potenziali connessioni tra eco-ansia e lavoro e nello sviluppare metodi per affrontarla sul posto di lavoro.
Gli operatori SSL potrebbero iniziare il loro lavoro di prevenzione dell'eco-ansia esaminando le esperienze dei lavoratori, utilizzando delle misure di eco-ansia convalidate, che già esistono, ed utilizzarle in sondaggi sul posto di lavoro.
Inoltre, potrebbero fornire informazioni e formazione ai lavoratori sull'eco-ansia e su come affrontarla al meglio, mediante piani di salute mentale e benessere che affrontino l'eco-ansia, come parte di programmi generali di salute mentale.
L’eco-ansia potrebbe iniziare ad essere considerata come un potenziale rischio di SSL ed essere incorporata nella normale valutazione dei rischi.]]