Perché il 20 marzo è la giornata internazionale della felicità?

Ogni anno, il 20 marzo, il mondo celebra la Giornata Internazionale della Felicità, un’occasione per riflettere sull’importanza del benessere nella vita quotidiana.  Istituita dall’ONU nel 2012, la ricorrenza si inserisce in un quadro più ampio di promozione dello sviluppo sostenibile e della lotta alla povertà.  Ma perché proprio questa data? E qual è la storia dietro questa giornata speciale? L’idea di dedicare un giorno alla felicità ha radici profonde e una storia che coinvolge anche la straordinaria vicenda di Jayme Illien, il consigliere che propose questa iniziativa.  Da non dimenticare, poi, che ogni anno viene pubblicato il World Happiness Report, che classifica i paesi più felici del mondo in base a specifici criteri. Scopriamo il significato di questa giornata, il motivo della sua istituzione e quali sono le nazioni che guidano la classifica della felicità. Indice Le origini della Giornata Internazionale della Felicità Perché la Giornata della Felicità si festeggia il 20 marzo? Che cos’è il World Happiness Report 2025 I Paesi più felici del mondo World Happiness Report 2025: la classifica dei 50 Paesi più felici Le origini della Giornata Internazionale della Felicità La Giornata Internazionale della Felicità è stata istituita dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite (ONU) su proposta di Jayme Illien, un ex orfano di Calcutta salvato dalle Missionarie della Carità di Madre Teresa e successivamente adottato da una donna americana. La sua esperienza personale ha ispirato la creazione di una giornata dedicata alla felicità come diritto universale. Perché la Giornata della Felicità si festeggia il 20 marzo? Il 20 marzo è stato scelto come data ufficiale perché segna l’equinozio di primavera, simbolo di equilibrio e rinascita in molte culture. L'ONU ha accolto la proposta e il 28 giugno 2012 ha approvato la risoluzione A/RES/66/281, con l’obiettivo di promuovere la felicità come componente essenziale dello sviluppo globale. Nel documento ufficiale si legge che la Giornata serve a incentivare la ricerca della felicità, lo sviluppo sostenibile, l’eradicazione della povertà e il benessere globale. Per questo motivo, gli stati membri dell’ONU, le organizzazioni internazionali e la società civile sono invitate a celebrarla attraverso iniziative di sensibilizzazione ed educazione. Che cos’è il World Happiness Report 2025 Il World Happiness Report è uno studio annuale che misura il livello di felicità in oltre 140 Paesi, basandosi sulle valutazioni della qualità della vita espresse dagli abitanti.  Frutto della collaborazione tra Gallup, Oxford Wellbeing Research Centre, UN Sustainable Development Solutions Network e un comitato editoriale di esperti, il rapporto analizza numerosi fattori, tra cui il PIL pro capite, il supporto sociale, l’aspettativa di vita in salute e la libertà di scelta. Quest’anno, l'attenzione si è focalizzata in particolare sul valore della condivisione e della solidarietà, indagando aspetti come il volontariato, la beneficenza e l’aiuto agli sconosciuti. È emerso anche un approfondimento sul ruolo della famiglia nel benessere individuale, mentre un altro capitolo ha esaminato il fenomeno delle “morti per disperazione”, che restano elevate in alcuni Paesi come Stati Uniti e Corea del Sud. Inoltre, il rapporto ha evidenziato una crescente solitudine tra i giovani, legata a una percezione di sfiducia e disconnessione sociale. Nonostante queste criticità, il rapporto ha sottolineato un dato positivo: le persone sono spesso molto più gentili di quanto si pensi. I Paesi più felici del mondo Ancora una volta, stando al World Happiness Report 2025, il Paese più felice del mondo è la Finlandia, che mantiene il primato per l’ottavo anno consecutivo. A seguire ci sono Danimarca, Islanda e Svezia, consolidando il dominio dei Paesi nordici, caratterizzati da un’elevata qualità dei servizi pubblici e da una distribuzione equa del benessere. La Norvegia si conferma al settimo posto, mentre due nazioni dell’America Latina fanno il loro ingresso nella top 10: il Costa Rica, che sale al sesto posto, e il Messico, che chiude la lista dei primi dieci. Paesi Bassi, Israele e Lussemburgo completano le prime posizioni.  D’altra parte, gli Stati Uniti continuano a scendere, fermandosi quest'anno al 24° posto, fuori dalla top 20 per il secondo anno consecutivo. Anche il Regno Unito ha registrato il peggior punteggio sulla qualità della vita dal 2017, mentre il Canada, nonostante un calo costante nell’ultimo decennio, è rimasto stabile al 18° posto.  L’Italia, pur non essendo tra i primi classificati, migliora leggermente la sua posizione rispetto allo scorso anno, passando dal 41° al 40° posto. A chiudere la classifica si trova ancora una volta l’Afghanistan (147esimo), preceduto da Sierra Leone, Libano, Malawi e Zimbabwe. World Happiness Report 2025: la classifica dei 50 Paesi più felici Ecco la classifica con le prime 50 posizioni della classifica della World Happiness

Mar 20, 2025 - 14:29
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Perché il 20 marzo è la giornata internazionale della felicità?

Felicità

Ogni anno, il 20 marzo, il mondo celebra la Giornata Internazionale della Felicità, un’occasione per riflettere sull’importanza del benessere nella vita quotidiana. 

Istituita dall’ONU nel 2012, la ricorrenza si inserisce in un quadro più ampio di promozione dello sviluppo sostenibile e della lotta alla povertà

Ma perché proprio questa data? E qual è la storia dietro questa giornata speciale? L’idea di dedicare un giorno alla felicità ha radici profonde e una storia che coinvolge anche la straordinaria vicenda di Jayme Illien, il consigliere che propose questa iniziativa. 

Da non dimenticare, poi, che ogni anno viene pubblicato il World Happiness Report, che classifica i paesi più felici del mondo in base a specifici criteri. Scopriamo il significato di questa giornata, il motivo della sua istituzione e quali sono le nazioni che guidano la classifica della felicità.

Indice

  1. Le origini della Giornata Internazionale della Felicità
  2. Perché la Giornata della Felicità si festeggia il 20 marzo?
  3. Che cos’è il World Happiness Report 2025
  4. I Paesi più felici del mondo
  5. World Happiness Report 2025: la classifica dei 50 Paesi più felici

Le origini della Giornata Internazionale della Felicità

La Giornata Internazionale della Felicità è stata istituita dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite (ONU) su proposta di Jayme Illien, un ex orfano di Calcutta salvato dalle Missionarie della Carità di Madre Teresa e successivamente adottato da una donna americana. La sua esperienza personale ha ispirato la creazione di una giornata dedicata alla felicità come diritto universale.

Perché la Giornata della Felicità si festeggia il 20 marzo?

Il 20 marzo è stato scelto come data ufficiale perché segna l’equinozio di primavera, simbolo di equilibrio e rinascita in molte culture. L'ONU ha accolto la proposta e il 28 giugno 2012 ha approvato la risoluzione A/RES/66/281, con l’obiettivo di promuovere la felicità come componente essenziale dello sviluppo globale.

Nel documento ufficiale si legge che la Giornata serve a incentivare la ricerca della felicità, lo sviluppo sostenibile, l’eradicazione della povertà e il benessere globale. Per questo motivo, gli stati membri dell’ONU, le organizzazioni internazionali e la società civile sono invitate a celebrarla attraverso iniziative di sensibilizzazione ed educazione.

Che cos’è il World Happiness Report 2025

Il World Happiness Report è uno studio annuale che misura il livello di felicità in oltre 140 Paesi, basandosi sulle valutazioni della qualità della vita espresse dagli abitanti. 

Frutto della collaborazione tra Gallup, Oxford Wellbeing Research Centre, UN Sustainable Development Solutions Network e un comitato editoriale di esperti, il rapporto analizza numerosi fattori, tra cui il PIL pro capite, il supporto sociale, l’aspettativa di vita in salute e la libertà di scelta.

Quest’anno, l'attenzione si è focalizzata in particolare sul valore della condivisione e della solidarietà, indagando aspetti come il volontariato, la beneficenza e l’aiuto agli sconosciuti. È emerso anche un approfondimento sul ruolo della famiglia nel benessere individuale, mentre un altro capitolo ha esaminato il fenomeno delle “morti per disperazione”, che restano elevate in alcuni Paesi come Stati Uniti e Corea del Sud.

Inoltre, il rapporto ha evidenziato una crescente solitudine tra i giovani, legata a una percezione di sfiducia e disconnessione sociale. Nonostante queste criticità, il rapporto ha sottolineato un dato positivo: le persone sono spesso molto più gentili di quanto si pensi.

I Paesi più felici del mondo

Ancora una volta, stando al World Happiness Report 2025, il Paese più felice del mondo è la Finlandia, che mantiene il primato per l’ottavo anno consecutivo. A seguire ci sono Danimarca, Islanda e Svezia, consolidando il dominio dei Paesi nordici, caratterizzati da un’elevata qualità dei servizi pubblici e da una distribuzione equa del benessere. La Norvegia si conferma al settimo posto, mentre due nazioni dell’America Latina fanno il loro ingresso nella top 10: il Costa Rica, che sale al sesto posto, e il Messico, che chiude la lista dei primi dieci. Paesi Bassi, Israele e Lussemburgo completano le prime posizioni. 

D’altra parte, gli Stati Uniti continuano a scendere, fermandosi quest'anno al 24° posto, fuori dalla top 20 per il secondo anno consecutivo. Anche il Regno Unito ha registrato il peggior punteggio sulla qualità della vita dal 2017, mentre il Canada, nonostante un calo costante nell’ultimo decennio, è rimasto stabile al 18° posto

L’Italia, pur non essendo tra i primi classificati, migliora leggermente la sua posizione rispetto allo scorso anno, passando dal 41° al 40° posto. A chiudere la classifica si trova ancora una volta l’Afghanistan (147esimo), preceduto da Sierra Leone, Libano, Malawi e Zimbabwe.

World Happiness Report 2025: la classifica dei 50 Paesi più felici

Ecco la classifica con le prime 50 posizioni della classifica della World Happiness Report 2025.

  1. Finlandia

  2. Danimarca

  3. Islanda

  4. Svezia

  5. Paesi Bassi

  6. Costa Rica

  7. Norvegia

  8. Israele

  9. Lussemburgo

  10. Messico

  11. Australia

  12. Nuova Zelanda

  13. Svizzera

  14. Belgio

  15. Irlanda

  16. Lituania

  17. Austria

  18. Canada

  19. Slovenia

  20. Repubblica Ceca

  21. Emirati Arabi Uniti

  22. Germania

  23. Regno Unito

  24. Stati Uniti

  25. Belize

  26. Polonia

  27. Taiwan

  28. Uruguay

  29. Kosovo

  30. Kuwait

  31. Serbia

  32. Arabia Saudita

  33. Francia

  34. Singapore

  35. Romania

  36. Brasile

  37. El Salvador

  38. Spagna

  39. Estonia

  40. Italia

  41. Panama

  42. Argentina

  43. Kazakistan

  44. Guatemala

  45. Cile

  46. Vietnam

  47. Nicaragua

  48. Malta

  49. Thailandia

  50. Slovacchia