Perché i Boeing rimandati dalla Cina negli Usa possono diventare un boomerang per Pechino

Nuova ritorsione di Xi contro i dazi di Trump, saliti al 145%. Sabato restituito a Seattle un 737 Max dipinto con la livrea di Xiamen. Nel 2024, gli Stati Uniti hanno inviato nel Dragone quasi 12 miliardi di dollari in aerei, senza importare nulla nel settore

Apr 21, 2025 - 07:05
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Perché i Boeing rimandati dalla Cina negli Usa possono diventare un boomerang per Pechino

Roma, 21 aprile 2025 – Nuovo braccio di ferro sui dazi tra gli Usa di Trump e la Cina di Xi. Il dragone mostra i muscoli facendo rispedire dalle compagnie aeree cinesi agli Usa gli aerei Boeing, con un 737 Max atterrato sabato a Seattle presso l'hub del gruppo. Lo riporta la Fox, citando Reuters, secondo cui il primo rientro è avvenuto dopo che la Cina ha ordinato alle sue compagnie aeree di non accettare altre consegne di aerei Boeing, nell'ambito delle ritorsioni di Pechino contro i dazi Usa saliti al 145% sull'import dei beni made in China. Tuttavia, tre 737 Max 8, in preparazione al centro Boeing di Zhoushan per due vettori aerei cinesi, sarebbero stati richiamati negli Usa la scorsa settimana, secondo l'agenzia di news The Air Current. L'aereo ritornato a Seattle, dipinto con la livrea di Xiamen, era tra jet 737 Max in attesa al centro di Zhoushan per i lavori finali di assemblaggio e la consegna.

Media, la Cina rimanda negli Usa gli aerei Boeing
Le compagnie aeree cinesi restituiscono i Boeing 737 Max agli USA a causa delle tensioni sui dazi commerciali.

Secondo gli analisti, un blocco cinese degli acquisti dalla Boeing, se prolungato, rischia di ritorcersi contro il produttore di aerei cinese Comac, prima che diventi competitiva a livello globale. I principali player del settore aeronautico considerano la Cina sempre più come il maggior mercato per l'aviazione commerciale nel futuro. Per anni, infatti, Boeing è stato il principale esportatore industriale americano in Cina.

Nel 2024, gli Stati Uniti hanno inviato nel Dragone quasi 12 miliardi di dollari in aerei, veicoli spaziali e componenti, senza importare praticamente nulla nel settore. Per offrire alle sue compagnie aeree un fornitore alternativo, il governo cinese ha investito decine di miliardi di dollari in Comac, che ha sede a Shanghai, allo scopo di produrre gli equivalenti nazionali degli aerei commerciali di Boeing e dell'europea Airbus.

Il presidente americano Donald Trump ha un potere significativo per impedire alle aziende americane di supportare Comac: già nel 2020, durante la guerra commerciale contro Pechino del primo mandato, il tycoon prese anche in considerazione l'idea di farlo. E, in base alle ripetute considerazioni di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, potrebbe tornare a valutare il blocco aeronautico. In altri termini, inserendo gli aerei nella guerra commerciale, Pechino rischia di esporre una sua vulnerabilità e di evidenziare il potere degli Stati Uniti su Comac: il modello C919 dell'azienda è idoneo al volo grazie alla tecnologia critica fornita da aziende americane tra cui GE Aerospace, Honeywell e RTX. Lo stesso presidente Xi Jinping, nel suo tour nel sudest asiatico presso Vietnam, Malesia e Cambogia concluso la scorsa settimana, ha utilizzato negli spostamenti un Boeing 747-8 (registrato come un B-2479), parte della flotta ristretta di Air China al servizio dei voli di Stato.