Perché 49 satelliti precipitarono nel 2022

Nel 2022 decine di satelliti Starlink si disintegrarono. Forse non fu una "semplice" tempesta geomagnetica, ma un evento magnetico interno al Sole: il misterioso "Terminator".

Mag 2, 2025 - 12:14
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Perché 49 satelliti precipitarono nel 2022
Il 3 febbraio 2022 SpaceX lanciò 49 satelliti Starlink in orbita bassa. In pochi giorni, la maggior parte di essi si disintegrò rientrando nell'atmosfera, lasciando una scia infuocata nei cieli sopra i Caraibi. All'epoca, l'azienda di Elon Musk attribuì il disastro a una modesta tempesta geomagnetica. Ma oggi, grazie a nuove ricerche, emerge una spiegazione molto più profonda e affascinante: potrebbe essere stata una tempesta magnetica legata a un evento interno al Sole, chiamato "Terminator". Il Sole "gonfia" la termosfera terrestre Quando il Sole emette energia attraverso brillamenti e tempeste, la termosfera terrestre si espande: anche se rarefatta, la sua densità può aumentare abbastanza da esercitare resistenza aerodinamica sui satelliti, rallentandoli. Una volta rallentati, essi perdono quota, subiscono più attrito e infine si disintegrano al rientro. Ma nel caso dei satelliti Starlink, alcune anomalie hanno fatto sospettare che non fosse una semplice tempesta geomagnetica a causare il disastro.. Questione di cicli: corto o lungo Infatti, la tempesta che colpì gli Starlink fu classificata G1: la più debole possibile, secondo le scale NOAA. Una tale intensità non basta a spiegare una perdita così massiccia. Qualcosa non tornava. Il Sole segue due cicli principali: quello di 11 anni, che va da un minimo a un massimo di attività solare, e un ciclo più lungo, di 22 anni, chiamato ciclo di Hale, legato all'inversione del campo magnetico solare. Durante questo ciclo, si formano bande magnetiche — soprannominate "ciambelle magnetiche" — che si muovono verso l'equatore e si cancellano a vicenda in un evento detto appunto "Terminator". Secondo il fisico solare Scott McIntosh, questo evento è una sorta di "agonia magnetica finale", una fase di transizione che scatena intensi cambiamenti nel comportamento del Sole. Dopo ogni evento di Terminator, il Sole si "riaccende", aumentando improvvisamente le emissioni ultraviolette e riscaldando violentemente gli strati superiori dell'atmosfera terrestre. Proprio il "Terminator" avvenuto a fine 2021 potrebbe aver alterato il flusso solare in modo da gonfiare l'atmosfera terrestre e innescare la catastrofe dei satelliti.. Conosciamo il Sole ma ci sorprende I dati (vedi grafico sopra) mostrano che, dopo ogni evento di Terminator, si verifica un picco nei tassi di decadimento orbitale. Nessuno è stato così marcato come quello del 2022, l'anno del "massacro" Starlink. Non solo SpaceX fu colpita: anche Capella Space, altra azienda americana che impiega satelliti per l'osservazione terrestre, segnalò un aumento della resistenza atmosferica 2-3 volte superiore al previsto, con satelliti che decaddero ben prima della durata stimata. Il Sole è la stella che conosciamo meglio — eppure ci sorprende ancora, spesso in modi spettacolari. Mentre ci affacciamo a una nuova era di attività solare intensa, comprendere fenomeni come il Terminator non è solo una sfida scientifica, ma una necessità per proteggere la tecnologia su cui si basa il nostro mondo. .