Google rivoluziona la verifica dell’età: arriva la tecnologia Zero-Knowledge Proof su Wallet

Una nuova era per la privacy digitale

Mag 4, 2025 - 21:12
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Google rivoluziona la verifica dell’età: arriva la tecnologia Zero-Knowledge Proof su Wallet

Google ha annunciato un importante aggiornamento al suo servizio Google Wallet, introducendo una tecnologia crittografica avanzata chiamata Zero-Knowledge Proof (ZKP). 

Questo sistema consente agli utenti di verificare la propria età per accedere a servizi con restrizioni, senza dover condividere informazioni personali come la data di nascita o documenti d’identità. 

Una svolta significativa per la tutela della privacy online, in un’epoca in cui la protezione dei dati è sempre più cruciale.

Come funziona la verifica dell’età di Google con Zero-Knowledge Proof (ZKP)

La tecnologia Zero-Knowledge Proof permette a un utente di dimostrare un’informazione – ad esempio, di avere più di 18 anni – senza rivelare come lo sa o altri dettagli personali. 

Questo è possibile grazie a un sistema basato su blockchain, che elabora la condizione (in questo caso, l’età) in forma crittografata. 

Il sistema genera una prova che può essere verificata da un servizio esterno tramite chiavi pubbliche, garantendo così la validità dell’informazione senza esporre i dati sottostanti.

A differenza dei metodi tradizionali, che richiedono la presentazione di documenti governativi o l’inserimento della data di nascita, il sistema ZKP elimina il rischio di violazioni della privacy e furti di identità

L’utente mantiene il controllo totale sulle proprie informazioni, condividendo solo ciò che è strettamente necessario.

Tra le prime piattaforme a integrare questa nuova tecnologia c’è Bumble, una delle app di incontri più popolari al mondo. 

Gli utenti di Bumble potranno utilizzare ID digitali emessi tramite Google Wallet per verificare la propria età, mentre la conferma sarà gestita tramite il sistema ZKP. 

Questo permetterà agli utenti di accedere all’app senza dover fornire dati sensibili, migliorando l’esperienza utente e aumentando la fiducia nella piattaforma.

Google ha sottolineato che questa innovazione risponde a un’esigenza crescente: 

“Volevamo sviluppare un sistema che non solo verificasse l’età, ma lo facesse in modo da proteggere la privacy dell’utente.” 

Un sistema pensato per il futuro del web

La necessità di verificare l’età degli utenti è in costante aumento, non solo per le app di incontri, ma anche per e-commerce, social media e altri servizi online che impongono restrizioni basate sull’età. 

Con l’introduzione della tecnologia ZKP, Google punta a offrire una soluzione scalabile, sicura e rispettosa della privacy, che potrebbe diventare uno standard per l’intero settore.

Il sistema è già attivo su Google Wallet e compatibile con dispositivi mobili e applicazioni che utilizzano l’API Digital Credential di Google. Questo significa che potrà essere facilmente integrato anche in siti web di terze parti, ampliando notevolmente il suo potenziale impatto.

La tecnologia Zero-Knowledge Proof è considerata una delle applicazioni più promettenti della blockchain, al di là dei consueti ambiti di utilizzo come le criptovalute e gli asset digitali. Tuttavia, finora il suo impiego è rimasto confinato a nicchie di mercato

L’adozione da parte di un colosso come Google potrebbe segnare una svolta decisiva, attirando l’attenzione di sviluppatori, aziende e investitori verso un settore che ha visto un calo d’interesse negli ultimi anni.

Secondo i dati di CoinGecko, i token basati su ZK sono aumentati in media dell’1,7% nelle ultime 24 ore, segno che il mercato sta iniziando a reagire positivamente a queste novità. 

L’ingresso di Google nel mondo della privacy decentralizzata potrebbe rappresentare un catalizzatore per una nuova fase di crescita del settore.

Verso una maggiore consapevolezza digitale

L’implementazione della tecnologia ZKP da parte di Google rappresenta un passo importante verso un web più etico, sicuro e trasparente

In un contesto in cui gli utenti sono sempre più consapevoli dei rischi legati alla condivisione dei propri dati, soluzioni come questa offrono un’alternativa concreta e innovativa.

Il futuro della verifica dell’età – e, più in generale, dell’identità digitale – potrebbe essere segnato da un maggiore equilibrio tra sicurezza e riservatezza

Se il modello proposto da Google avrà successo, potremmo assistere a una diffusione sempre più ampia di sistemi basati su Zero-Knowledge Proof, con benefici tangibili per utenti, aziende e istituzioni.

Con l’introduzione della tecnologia ZKP in Google Wallet, il colosso di Mountain View si posiziona all’avanguardia nella protezione della privacy digitale. 

Offrendo agli utenti la possibilità di dimostrare la propria età senza rivelare dati sensibili, Google apre la strada a un nuovo standard per la verifica dell’identità online.

L’iniziativa, che vede già la collaborazione di piattaforme come Bumble, potrebbe presto estendersi ad altri settori, trasformando radicalmente il modo in cui interagiamo con i servizi digitali. 

In un’epoca in cui la fiducia è un valore sempre più raro, soluzioni come questa rappresentano un passo concreto verso un internet più sicuro e rispettoso della persona.