Per il bonus animali domestici zero fondi e niente domanda online
La conferenza Stato-Regioni ha soltanto confermato i requisiti, mentre i fondi per il bonus animali domestici andranno stanziati con delibere dei singoli enti locali

La Conferenza Stato-Regioni del 27 marzo ha definito con chiarezza i criteri per ricevere il bonus animali domestici nel 2025, ma non ha stanziato i fondi. Questo avverrà in una prossima fase che sarà demandata interamente agli enti locali che se ne occuperanno, Regioni appunto o Province autonome nel caso del Trentino-Alto Adige.
Non esiste quindi ancora nessun fondo stanziato direttamente per questo sussidio, che punta ad aiutare gli anziani in difficoltà a prendersi cura del proprio animale domestico.
Cosa ha deciso la Conferenza Stato Regioni
Negli scorsi giorni è stato spesso riportato che, dalla Conferenza Stato Regioni del 27 marzo, fosse arrivato il via libera definitivo per l’attuazione del bonus animali domestici. In realtà quanto deciso riguarda soltanto i requisiti. Il testo parla di:
Intesa, ai sensi dell’articolo 1, comma 209, della legge 30 dicembre 2023, n. 213, sullo schema di decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, concernente i requisiti e le modalità di accesso alle risorse del Fondo destinato a sostenere i proprietari di animali d’affezione nel pagamento di visite veterinarie e operazioni chirurgiche veterinarie nonché nell’acquisto di farmaci veterinari.
Di fatto si tratta di una decisione che riguarda esclusivamente i parametri di reddito e di età da rispettare per poter avere accesso al sussidio. I fondi però non sono stati stanziati. Spetterà infatti alle Regioni o alle Province autonome, emettere una delibera che consenta di elargire il bonus a chi ne ha diritto.
Chi può ricevere il bonus animali domestici
Il bonus animali domestici è una misura molto limitata. Destina 250mila euro all’anno per 3 anni, 2024, 2025 e 2026, con l’obiettivo di aiutare gli anziani in difficoltà a prendersi cura dei propri animali. Per ottenerlo quindi, bisogna:
- avere più di 65 anni;
- avere un reddito Isee inferiore a 16.215 euro;
- essere in possesso di un animale domestico regolarmente iscritto all’anagrafe.
Il bonus copre parte delle spese veterinarie e dell’acquisto di farmaci per un animale domestico. Non si può utilizzare quindi per altri acquisti relativi all’animale stesso. Il sussidio si somma alle agevolazioni già esistenti, come lo sconto fiscale del 19% sulle spese veterinarie che si può ottenere tramite la dichiarazione dei redditi.
Quando arriverà il bonus e cosa servirà
Quanto deciso dalla Conferenza Stato-Regioni non è vincolante, in termini di tempo, per i singoli enti locali. La determinazione della procedura di domanda dovrebbe però avvenire a stretto giro, dato che i fondi stanziati dal Governo valgono per l’anno in corso. Una volta completate queste procedure, saranno sempre le singole Regioni a comunicare quali saranno le modalità per ricevere il bonus.
I documenti che saranno sicuramente necessari, visti i requisiti nazionali, saranno:
- un’attestazione del reddito Isee del proprietario dell’animale domestico;
- la documentazione fiscale d’acquisto delle prestazioni veterinarie e dei farmaci ai quali sarà applicato lo sconto;
- la prova di iscrizione all’anagrafe comunale del proprio animale domestico.
Per accedere al bonus inoltre, tutti i pagamenti dovranno essere stati effettuati con metodi tracciabili, in maniera analoga a quanto avviene per le spese mediche detraibili.