Meteo: crollo delle temperature, GELATE su troppe regioni
Una massa d’aria molto fredda proveniente dall’Europa orientale sta rapidamente facendo il suo ingresso sul nostro Paese, portando con sé un repentino e deciso calo delle temperature, in netto contrasto con le medie climatiche del mese di Aprile. Nonostante ci si trovi in piena primavera, le condizioni meteo previste ricordano da vicino quelle tipiche di […] Meteo: crollo delle temperature, GELATE su troppe regioni

Una massa d’aria molto fredda proveniente dall’Europa orientale sta rapidamente facendo il suo ingresso sul nostro Paese, portando con sé un repentino e deciso calo delle temperature, in netto contrasto con le medie climatiche del mese di Aprile. Nonostante ci si trovi in piena primavera, le condizioni meteo previste ricordano da vicino quelle tipiche di Gennaio, con una fase di freddo intenso e improvviso.
Picco del freddo
Il culmine dell’ondata gelida è previsto tra la giornata di lunedì 7 e quella di martedì 8 aprile, con un crollo termico generalizzato da nord a sud della Penisola italiana. Le temperature toccheranno i valori più bassi proprio durante le ore notturne, favorite dalla presenza di cieli sereni e dall’assenza di nubi, condizione che esalterà la dispersione del calore notturno.
In Val Padana, già nella notte tra domenica e lunedì, i termometri potrebbero scendere sotto lo zero, con il fenomeno che si estenderà anche nella notte successiva. Situazione simile nelle aree interne e vallive di regioni come Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo e Molise. Tra la notte di lunedì e martedì, anche le zone interne a bassa quota del Sud Italia potrebbero sperimentare valori prossimi o inferiori allo zero.
Le regioni italiane più a rischio gelo
Le regioni maggiormente esposte a questo impulso artico e quindi a rischio gelate notturne saranno:
Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Trentino-Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Valle d’Aosta, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata.
Le condizioni meteo rigide, unite alla presenza di aria secca e cielo sereno, favoriranno la formazione di brina e gelate tardive, fenomeni particolarmente pericolosi per l’agricoltura. Le coltivazioni di alberi da frutto, ormai in piena fioritura primaverile, risultano estremamente vulnerabili a queste temperature minime negative, con potenziali danni ingenti soprattutto per il settore agricolo dell’Italia centrale e settentrionale.
Da martedì un lento miglioramento
A partire da martedì 8 aprile, l’evoluzione meteo inizierà gradualmente a cambiare, con una ripresa termica dovuta all’espansione dell’alta pressione subtropicale. Tuttavia, questa risalita termica potrebbe generare nuovi contrasti atmosferici, aprendo la strada a scenari meteo futuri caratterizzati da instabilità e sbalzi repentini di temperatura.