Pedopornografia, migliaia di video nel dark web: dal ‘manuale del pedofilo’ alla piattaforma Kidflix
È partita da Napoli una vasta indagine che ha coinvolto 35 Paesi in tutto il mondo. Stamattina il blitz: 15 indagati e 4 arresti tra Lombardia, Marche, Puglia e Campania

Napoli, 3 aprile 2025 – Wallet di criptovalute e decine di migliaia di file illegali con materiale pedopornografico. Il tutto collegato a un giro internazionale di pedofilia dai contorni inquietanti collegato al dark web: un’enciclopedia dedicata al mondo della pedopornografia chiamata Wikipedo la piattaforma di contenuti on-demand KidFlix – con 72mila video e 1,8 milioni di utenti in tutto il mondo – e un perfino un ‘manuale di istruzioni per il pedofilo’.
È quanto scoperto dalla maxi indagine Stream partita da Napoli verso altre città italiane e straniere. Questa mattina è stata messa a segno una vasta operazione contro lo sfruttamento sessuale dei minori online, coordinata dalla Procura Distrettuale di Napoli. Sono 15 le persone indagate, di cui 4 tratte in arresto per detenzione di ingente materiale pedopornografico.
Chi sono gli uomini indagati e arrestati
Tra i quattro uomini arrestati, figura un disoccupato 27enne di Foggia, un informatico 49enne di Biella, un operaio 22enne di Caserta e un massaggiatore 36enne di Pesaro Urbino.
Tra gli indagati a piede libero, di età compresa tra i 22 e i 67 anni, c’è anche un avvocato sono emerse differenti figure professionali tra i quali un operaio, alcuni impiegati e liberi professionisti.
Vikipedo e il ‘manuale del pedofilo’
Nel corso delle attività investigative si è avuto modo di accertare anche dell'esistenza di una pagina presente nel dark web denominata Wikipedo, nome ispirato alla nota enciclopedia (legale) on line 'libera e collaborativa': si tratta di una vera e propria enciclopedia dedicata al mondo della pedopornografia con tanto di ‘manuale di istruzioni per il pedofilo’.
Indagini in 8 regioni italiane
L'operazione, denominata Stream, è stata condotta dagli investigatori della Polizia di Stato del Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online, in collaborazione con il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Napoli, sotto stretto coordinamento investigativo della IV Sezione della Procura della Repubblica di Napoli (reati contro le fasce deboli della popolazione).
L’indagine ha visto il coinvolgimento nella fase esecutiva dei Centri Operativi Sicurezza Cibernetica di numerose regioni d'Italia, in particolare della Lombardia, Lazio, Piemonte, Toscana, Emilia Romagna, Puglia, Veneto e Sardegna nell'esecuzione dei provvedimenti di perquisizione personale locale ed informatica estesi su tutto il territorio nazionale.
Kidflix e gli abbonamenti in criptovaluta
La cooperazione con gli investigatori tedeschi, sotto il coordinamento di Europol, hanno permesso di effettuare complesse analisi delle blockchain: sono stati così identificati i soggetti che hanno effettuato diversi pagamenti in criptovaluta per accedere alla piattaforma nel dark web denominata KidFlix - nome che si ispira alla nota piattaforma di contenuti on-demand Netflix - utilizzata per la riproduzione on-demand di contenuti multimediali a carattere pedopornografico raggruppati per categorie.
Grazie al coordinamento di Europol, l'operazione ha potuto garantire un'efficace cooperazione transfrontaliera tra le forze dell'ordine, rafforzando la lotta contro la criminalità organizzata, il cybercrime e il terrorismo e ha visto la partecipazione di oltre 35 Paesi tra cui Germania, Italia, Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Spagna, Canada con la chiusura della piattaforma e l'identificazione di quasi 1.400 sospettati a livello globale.
Come funzionava la piattaforma on-demand
Tra aprile 2022 e marzo 2025 la piattaforma ha registrato 1,8 milioni di utenti in tutto il mondo. Lo scorso 11 marzo, le autorità tedesche e olandesi hanno sequestrato il server che al momento del sequestro conteneva circa 72.000 video. Kidflix è stata creata nel 2021 da un cybercriminale che ne ha tratto ingenti profitti, diventando rapidamente una delle piattaforme più utilizzate dai pedofili.
In totale, 91.000 video unici sono stati caricati e condivisi per una durata complessiva di 6.288 ore. In media, venivano caricati circa 3,5 nuovi video ogni ora, molti dei quali sconosciuti alle forze dell'ordine prima dell'indagine. A differenza di altre piattaforme simili, Kidflix non solo permetteva di scaricare CSAM (Child Sexual Abusa Material), ma offriva anche la possibilità di streaming.
I pagamenti venivano effettuati in criptovalute, successivamente convertite in token. Gli utenti potevano ottenere token caricando nuovi contenuti, verificando titoli e descrizioni video e assegnando categorie ai video. I contenuti erano disponibili in diverse qualità e potevano essere sbloccati a pagamento.