Pasqua 2025: rischio Temporali, Grandine e Nubifragi. Le zone più colpite
L’apparente tregua concessa dal meteo nei giorni precedenti sembra destinata a interrompersi proprio in prossimità delle festività pasquali. Le ultime proiezioni modellistiche delineano un’evoluzione atmosferica piuttosto dinamica e instabile, che potrebbe condizionare significativamente non solo l’inizio della Settimana Santa, ma anche le giornate clou di Pasqua e Pasquetta. Dopo un periodo caratterizzato da una […] Pasqua 2025: rischio Temporali, Grandine e Nubifragi. Le zone più colpite

L’apparente tregua concessa dal meteo nei giorni precedenti sembra destinata a interrompersi proprio in prossimità delle festività pasquali.
Le ultime proiezioni modellistiche delineano un’evoluzione atmosferica piuttosto dinamica e instabile, che potrebbe condizionare significativamente non solo l’inizio della Settimana Santa, ma anche le giornate clou di Pasqua e Pasquetta. Dopo un periodo caratterizzato da una relativa stabilità, la primavera tornerà a mostrare la sua natura più incostante e turbolenta.
Alla base di questo potenziale peggioramento troviamo uno dei protagonisti più noti delle dinamiche meteorologiche europee: l’anticiclone delle Azzorre. Tradizionalmente associato a tempo stabile e soleggiato, questo vasto sistema di alta pressione modificherà sensibilmente la propria posizione, spostandosi verso nord e portandosi tra le Isole Britanniche e l’Islanda.
Questo movimento anomalo lascerà scoperto il Mediterraneo, che verrà così esposto a discese di aria fredda proveniente dalle alte latitudini. Tali incursioni polari, a contatto con superfici marine che presentano temperature superiori alla media stagionale, potrebbero generare situazioni di marcata instabilità, talvolta anche violenta.
Il rischio principale legato a questa configurazione riguarda la formazione di temporali intensi, improvvisi e localizzati, capaci di colpire con grande energia e accompagnati da fenomeni collaterali come grandinate e nubifragi.
Il contrasto termico tra le masse d’aria in ingresso e i mari più caldi agisce come un catalizzatore per la formazione di celle temporalesche particolarmente attive, che potrebbero manifestarsi su ampie porzioni del territorio italiano. Le zone più esposte sembrano essere quelle del Centro-Nord, ma l’evoluzione potrebbe coinvolgere anche le aree meridionali nel corso della settimana.
I giorni da monitorare con maggiore attenzione, stando alle attuali tendenze, sono quelli compresi tra la Domenica delle Palme, il 13 aprile, e la prima parte della Settimana Santa.
Ma le incognite restano numerose anche in vista delle festività vere e proprie: le giornate di Pasqua e Pasquetta, previste rispettivamente per domenica 20 e lunedì 21 aprile, potrebbero anch’esse essere interessate da condizioni di tempo variabile e a tratti instabile.
Se da un lato non mancheranno momenti di sole, dall’altro è altamente probabile che il tempo si presenti incostante, con improvvisi rovesci o temporali a rovinare, anche all’ultimo momento, le attività all’aperto.
Per chi aveva già pianificato gite fuori porta, grigliate nei parchi o altre iniziative all’aria aperta, l’invito è alla cautela e alla flessibilità. La primavera, com’è noto, è una stagione di transizione per eccellenza, e l’alternanza tra giornate miti e irruzioni fredde può rendere estremamente variabile il quadro meteorologico, anche nel giro di poche ore.
I segnali emersi finora parlano chiaro: non sarà un avvio di stagione stabile né tantomeno estivo, ma piuttosto un periodo segnato da un meteo vivace, talvolta estremo, in cui le condizioni possono cambiare repentinamente.
In attesa di conferme più dettagliate, previste nei prossimi aggiornamenti dei principali centri di calcolo, una cosa appare sempre più probabile: ci attende una Pasqua all’insegna dell’incertezza meteo, in cui il cielo sarà protagonista tanto quanto le tradizioni.
Pasqua 2025: rischio Temporali, Grandine e Nubifragi. Le zone più colpite