The Shrouds Segreti Sepolti Recensione: superare la morte

The Shrouds Segreti Sepolti è l’ultimo appassionante, disturbante e controverso film del geniale David Cronenberg, indiscusso maestro dell’orrore più viscerale, ma anche fine indagatore dei misteri ultimi dell’animo umano. Questa sua ultima fatica si pone in perfetto equilibrio tra le produzioni del terrore degli anni settanta ed ottanta, con cui il suo nome si è […] L'articolo The Shrouds Segreti Sepolti Recensione: superare la morte proviene da Vgmag.it.

Apr 7, 2025 - 19:13
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The Shrouds Segreti Sepolti Recensione: superare la morte

The Shrouds Segreti Sepolti è l’ultimo appassionante, disturbante e controverso film del geniale David Cronenberg, indiscusso maestro dell’orrore più viscerale, ma anche fine indagatore dei misteri ultimi dell’animo umano. Questa sua ultima fatica si pone in perfetto equilibrio tra le produzioni del terrore degli anni settanta ed ottanta, con cui il suo nome si è consacrato nel cuore degli amanti del cinema fantastico, ed il periodo della maturità, in cui il genere thriller ha preso il sopravvento. Questa volta il visionario cineasta canadese indaga sul tema della Morte, proprio lui che, qualche anno fa è già morto, perlomeno in un cortometraggio, autobiografico e spiazzante, parimenti al film che andiamo a scoprire oggi. Preparatevi alla decomposizione, destino ultimo di tutti noi, ma nel frattempo godetevi questa grandiosa opera audiovisiva, che, ve lo anticipiamo, è uno dei migliori film cronenberghiani di sempre. Bentornato, maestro del bizzarro!

The Shrouds
Vincent Cassel e Diane Kruger in una delle scene del film

Cosa c’è dopo la morte? Semplice, la decomposizione, e noi la osserveremo…

The Shrouds Segreti Sepolti è il titolo italiano con cui trovate l’opera in questo momento al Cinema, pur essendo nato, inizialmente, come progetto per una serie TV firmata Netflix. ma cosa sono questi fantomatici shrouds? Si chiederanno i meno esperti nella lingua di Albione. Ebbene, altro non sono che i sudari funebri, anche noti come sindoni. Quelli raccontati nel film, ovviamente, non sono però veli funebri tradizionali, come ci aspettavamo, conoscendo il passato creativo di questo artista, un vero pioniere visionario che ha sconvolto i pur sperimentali anni settanta ed il decennio d’oro successivo. La commistione tra bizzarrie della mente e fusione tra carne e tecnologia, uno dei temi più iconici della filmografia dell’artista, ci porta in un futuro imprecisato, che, in realtà, come in molte altre pellicole dell’autore, non ha un vero riferimento temporale preciso. Potrebbe essere il presente, reinterpretato, visto con gli occhi di una sorta di “realtà aumentata d’autore”, in cui IA autocoscienti, macchine auto-guidanti, telecamere endoscopiche e tecnologie simili sono di fatto già sulla via della concretizzazione. Ci sono poi gli incubi, che forse sono ricordi, forse invece sono desideri, in cui i morti tornano, si trasformano, e spesso si concretizzano in altri corpi con cui interagiamo.

Nel ridotto  cast brillano alcune stelle di prima grandezza, e sopra tutte l’eccezionale Diane Kruger, che, in un ruolo triplo (due gemelle ed un avatar IA) ci regala una performance indimenticabile, toccante, coinvolgente. In ruoli minori, ma fondamentali per la trama, ci sono anche Guy Pearce, che ricordiamo in Prometheus, nel ruolo di un hacker informatico tormentato interiormente, e Sandrine Holt, in quello di Soo-min Zabo, personaggio non vedente che cerca di conquistare un cuore ormai spezzato. Ma più di tutti spicca il protagonista assoluto, Vincent Cassel, che già ha prestato il volto al cineasta canadese, come ricordiamo, nel thriller drammatico La Promessa dell’assassino. La storia è semplice, ma allo stesso tempo complessa, sfumata e non sempre chiara negli intenti, in bilico perenne tra realtà e mondo onirico. The Shrouds Segreti Sepolti racconta di un imprenditore che ha l’idea di uno speciale sudario dotato di multi cam incorporate, in grado di seguire la decomposizione dei corpi, sepolti in cimiteri sperimentali hi-tech, in cui le tombe sono cablate e connesse in rete, per permettere ai parenti degli scomparsi di poterli vedere ancora, anche da sepolti. L’idea si potrebbe trasformare in franchise in tutto il mondo, ma una misteriosa organizzazione decide di profanare un sito funebre, con conseguenze spiacevoli.

The Shrouds Segreti Sepolti
Il cimitero ad alta tecnologia è ridotto ad un cumulo di macerie e cavi tranciati, dopo il misterioso attacco vandalico….

The Shrouds Segreti Sepolti, un film di nicchia per chi ama le riflessioni filosofiche, la follia interiore e per chi vuole superare la paura della Morte

Da questo canovaccio narrativo parte un thriller complesso, articolato, dotato di personaggi e dialoghi eccezionali, con Karsh, l’ideatore dei sudari funebri, che si trova diviso tra il ricordo, spesso fin troppo invasivo, della moglie defunta e della sorella gemella rimasta in vita. Con questa donna, così somigliante alla scomparsa, allaccerà una relazione quasi morbosa, sessuale ma estrema, perversa e malata, simile, per certi versi a quanto visto in Crash, altra eccezionale opera dell’autore. Come contorno di trama, la presenza di una misteriosa e presunta cospirazione di spionaggio sovietico, perché sui cadaveri sta crescendo uno strano tumore, forse artificiale, dallo scopo ancora tutto da scoprire. Ma sui morti, lo sappiamo, non è possibile, il tessuto necrotizzato aborre la vita, anche quella tumorale. Il miscuglio tra corruzione della carne, amputazioni e protesi artificiali, attrazione verso quello che dovrebbe respingere, perversione e dolore che diventano dolcezza e ricordo nella mente di chi ha perso tutto, modi di pensare alternativi, ma soprattutto ricerca dell’Amore perduto in altri corpi, in altre menti, senza mai potersi soddisfare veramente. Il ricordo della moglie Becca non vuole abbandonare il marito vedovo. LEI è tutte le altre donne, tutti i corpi con cui giace nel letto in amplessi disperati, e nessuna. LEI è morta, ma tormenta ancora i vivi.

Un film carnale, ricco di nudità “gratuite” (perdonateci la battuta) in cui Diane Kruger apparirà in tutto il suo splendore corrotto, con cicatrici e zone amputate che diventano, anche virtualmente, icone di seduzione perversa. Vi ricordate l’ormai leggendaria in cui Viggo Mortensen lottava corpo a corpo con due killer armati e completamente nudo, degna di Quentin Tarantino, in La promessa dell’assassino? Bhé, qui la nudità non è più simbolo iconico della VIS combattiva, ma dell’EROS più spinto e disperato. Nell’eccezionale pellicola The Shrouds Segreti Sepolti non mancano altre caratteristiche già note della poetica del regista, come anche umorismo nero e macabro, dialoghi intelligenti e profondi, con riflessioni di fatto universali sul significato ultimo della vita, che sono veri marchi di fabbrica delle altre opere del geniale e visionario artista. Il tormento interiore, la carne che si trasforma, i complotti forse immaginari, la paranoia, che sfocia in una scena culmine, con tanto di tenda rossa, che, i più attenti lo capiranno subito, cita persino il collega David Lynch, recentemente scomparso, di cui abbiamo parlato in questa pagina. Non a caso uno dei suoi corti più celebri era appunto The Amputee.

The Shrouds Segreti Sepolti

Il sudario funebre che da il titolo al film è composto da una speciale tuta a raggi sensori e multi cam in grado di inquadrare in 3D il corpo del defunto durante la decomposizione.

Non solo sudari funebri, la conferenza stampa e le altre opere da riscoprire di David Cronenberg

The Shrouds Segreti Sepolti, inaspettatamente, è un film autobiografico, nato nella mente del visionario cineasta canadese in seguito alla scomparsa della moglie ed al suo desiderio, non credendo nell’aldilà in quanto ateo, di avere ancora un possibile rapporto con il corpo della moglie. Le spoglie mortali in decomposizione, sono tutto ciò che resta davvero in questo mondo. Abbiamo avuto il piacere di vedere in anteprima il film, in un incontro in cui il regista ha risposto personalmente alle molte domande degli appassionati e dei giornalisti presenti in sala, ed ha rimarcato fortemente questo concetto. Il regista pensava che non avrebbe mai più fatto film, dopo la scomparsa della moglie, assieme a lui da oltre quaranta anni. Un pezzo troppo importante della sua vita non c’era più. E quindi, da bravo artista, ha deciso di “esorcizzare” e cercare di superare il lutto proprio creando una nuova opera audiovisiva, che pare quasi nascere da quel seme lanciato nel 2021 che risponde al nome di The Death of David Cronenberg, cortometraggio autobiografico sulla sua stessa morte, interiore, artistica spiazzante.

Ovviamente nessuno in sala ha osato chiedere se l’idea per il film fosse nata da un episodio di Halloween dei Simpson, in cui si vede una cadavere-cam, ma pensiamo sia casuale. Stephen King, ad esempio, per il libro (e la serie TV) Under The Dome, ha ammesso di aver tratto ispirazione dal film della famiglia più gialla d’America! Ma a proposito di altri film, se non conoscete la filmografia del leggendario autore canadese, vi consigliamo caldamente di recuperarla a tutti i costi. E non solo certo perché il cineasta fa parte del “dream team” dei migliori registi di sempre, ovvero David Cronenberg, John Carpenter, George Romero e David Lynch, del vostro buon vecchio (ormai più vecchio che buono!) redattore autore dell’articolo, ma proprio perché opere seminali e fondamentali della storia del Cinema a prescindere. Se volete approfondire le tematiche del regista e del film vi rimandiamo ad una video intervista che trovate in questa pagina.

Sarebbe utile conoscerne i numerosi cortometraggi, certo, ma perlomeno vi consigliamo di recuperare le opere degli anni settanta e ottanta come Il demone sotto la pelle, Rabid – Sete di sangue, Brood – La covata malefica, Scanners, Videodrome, La zona morta, La mosca ed Inseparabili, oltre tre cult anni novanta come Il pasto nudoCrash ed eXistenZ. Troppo lunga e complessa la filmografia dell’autore per parlarne in poche righe. Nel 2018 è stato premiato col Leone D’Oro alla carriera, come diciamo qui, ed in occasione dell’uscita del precedente film Crimes of The Future sono state organizzate delle maratone cinematografiche per celebrarne il mito. Decisamente ormai il cineasta canadese ha conquistato un posto d’onore nell’Olimpo del fantastico cinematografico. Tra i molti ispirati dalle sue visioni spicca l’inossidabile Titane di Julia Ducournau. Altra pellicola in cui la perversione di un corpo modificato diventa fascino unico ed amplesso visivo per il corpo e per la mente. Ma se amate le sue opere troverete in The Shrouds Segreti Sepolti una delle prove autoriali migliori della carriera di David Cronenberg.


L’eccezionale The Shrouds Segreti Sepolti arriva al Cinema invece che in TV, sede per la quale era stato ideato come serie televisiva di media durata, ed è senza dubbio un bene. Da sempre il grande schermo è la sede migliore per l’Arte visiva cinematografica, che tante volte è stata impreziosita dalle opere di David Cronenberg. Il titolo si pone come perfetta commistione tra passato e futuro, mescolando le intuizioni seminali dei classici ed iconici body horror anni settanta, genere inventato proprio dal cineasta canadese, con i più recenti thriller della sua produzione matura. Un film unico, spiazzante, folle e visionario, dove la malattia e la modificazione del corpo si trasforma in fascino sexy e perverso per chi ha ormai perso tutto. Una donna defunta di cui resta solo il corpo, da spiare mentre si decompone, e mentre finisce all’interno di una presunta cospirazione di spionaggio internazionale. Lei è in ogni corpo, in ogni donna che viene cercata, anche virtuale, ma Lei è morta.


 

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