Pac-Man, la leggenda dei videogiochi
Creato nel 1980 da Tōru Iwatani, Pac-Man ha rivoluzionato l'industria videoludica diventando un'icona pop e un simbolo dell'intrattenimento digitale.
C'era una volta… una pizza senza una fetta. È davvero da quell'immagine semplice che nacque Pac-Man, il videogioco che avrebbe segnato per sempre l'immaginario popolare. Era il 1980 quando il giovane designer giapponese Tōru Iwatani, ispirato, secondo alcune fonti, proprio da una pizza a cui mancava una fetta, creò un personaggio giallo e affamato con la missione di divorare puntini in un labirinto, sfuggendo a fantasmini colorati. Il resto è storia.. Puck-Man diventò Pac-Man per evitare imbarazzi in inglese...
Nato in Giappone con il nome di Puck-Man, fu poi rinominato Pac-Man per la distribuzione americana, onde evitare imbarazzanti storpiature del nome. All'inizio fu considerato "troppo carino per avere successo" in un'epoca dominata da sparatutto e astronavi. Ma l'intuizione di un gioco accessibile, non violento, dal design semplice e immediato, conquistò milioni di giocatori in tutto il mondo.
Pac-Man non è solo un gioco: è un pezzo di cultura. Con i suoi comandi minimal, un solo joystick per muoversi nei quattro sensi, ha conquistato il pubblico casual e femminile, all'epoca poco coinvolto nel gaming. Ma dietro l'apparente semplicità, il gioco nascondeva schemi sofisticati: ogni fantasma aveva un comportamento specifico – chi inseguiva, chi anticipava, chi bloccava le vie di fuga.. Un successo incredibile (e un flop epocale)
Altro elemento pionieristico furono le scene di intermezzo animate, che introdussero una narrazione nei videogiochi arcade. E poi il leggendario livello 256, corrotto da un bug che lo rendeva quasi impossibile da completare, diventato leggenda tra i gamer più esperti.
Il successo fu planetario: più di 300.000 cabinati venduti in pochi anni, milioni di gadget, una serie TV, canzoni, giocattoli, fumetti. La "Pac-mania" era ovunque. Ma non tutto andò liscio: la prima versione per l'Atari 2600, pur molto attesa, fu un flop epocale. Una conversione approssimativa rovinò la reputazione del gioco e contribuì alla crisi del mercato videoludico del 1983.. E ora, che fine ha fatto Pac-Man?
Eppure Pac-Man non è mai morto. Ha continuato a vivere in decine di versioni e spin-off: da Ms. Pac-Man a Pac-Man 256, fino alla presenza come personaggio giocabile in Super Smash Bros.. Oggi, a oltre 40 anni dalla sua nascita, resta un simbolo senza tempo, capace di unire generazioni nel nome del gioco più semplice – e geniale – che sia mai stato creato..