Ouro Preto, Brasile, tra monti e splendori barocchi: il racconto di un viaggio

Inviato da un lettore, rivisto dalla redazione Non avevo mai visto nulla di simile prima d’ora. Quando sono arrivato a OURO PRETO, città incastonata tra le morbide alture dello stato di MINAS GERAIS, in Brasile, ho subito avvertito il peso di secoli di storia e il profumo vivido dell’arte che qui pare respirare insieme all’aria […] Ouro Preto, Brasile, tra monti e splendori barocchi: il racconto di un viaggio

Apr 30, 2025 - 16:15
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Ouro Preto, Brasile, tra monti e splendori barocchi: il racconto di un viaggio
Inviato da un lettore, rivisto dalla redazione Non avevo mai visto nulla di simile prima d’ora. Quando sono arrivato a OURO PRETO, città incastonata tra le morbide alture dello stato di MINAS GERAIS, in Brasile, ho subito avvertito il peso di secoli di storia e il profumo vivido dell’arte che qui pare respirare insieme all’aria fresca delle montagne. Dove si trova Ouro Preto OURO PRETO si trova nel cuore montuoso del Brasile sudorientale, a circa un’ora e mezza d’auto da BELO HORIZONTE, capitale dello stato di MINAS GERAIS. È una città che sembra sorgere direttamente dal paesaggio ondulato e lussureggiante della Serra do Espinhaço, con le sue colline verdi e le cime rocciose che fanno da cornice naturale a un patrimonio culturale unico. Il nome stesso, “oro nero”, evoca l’epoca d’oro della città, quando, tra il XVII e XVIII secolo, OURO PRETO era uno dei principali centri di estrazione aurifera del Nuovo Mondo. Passeggiare qui significa camminare su una terra che fu protagonista di sogni di ricchezza e di intensi fervori religiosi. La geografia che abbraccia la città Il territorio di OURO PRETO è un abbraccio di montagne morbide, valli profonde e fiumi scintillanti. Le strade si inerpicano con curve strette e ripide discese, costringendo il viaggiatore a un passo lento, quasi riverente. Ogni angolo offre uno scorcio inaspettato: tetti di tegole rosse che si rincorrono come onde, mura imbiancate di case coloniali, fioriture spontanee che esplodono tra le pietre delle antiche scalinate. Il suolo stesso racconta la storia mineraria, ricco di quarzo, ferro e oro, tanto che nei dintorni si aprono ancora vecchie miniere oggi visitabili, testimonianza viva di un passato di fatica e splendore. Opportunità di svago immerse nella cultura OURO PRETO è un viaggio continuo attraverso arte, fede e storia. Ogni chiesa che si incontra lungo i vicoli di pietra – e ce ne sono decine – è un capolavoro barocco o rococò, adornato di intagli dorati e affreschi spettacolari. La Chiesa di São Francisco de Assis, progettata dal genio Aleijadinho, è forse il simbolo più splendente di questo patrimonio. La città offre musei da esplorare, come il Museu da Inconfidência, che racconta le lotte per l’indipendenza brasiliana, oppure il Museu de Ciência e Técnica, perfetto per chi vuole capire la portata della rivoluzione mineraria. Per chi ama l’arte e il folklore, OURO PRETO regala festival vibranti come il Festival de Inverno, che trasforma ogni anno strade e piazze in un grande palcoscenico a cielo aperto, con concerti, mostre e spettacoli teatrali. Camminare senza meta tra le strade lastricate è di per sé un passatempo: ogni svolta può rivelare un atelier nascosto, un caffè profumato, una piazzetta dove il tempo sembra essersi fermato. Il clima, un alleato perfetto per il viaggio Il clima di OURO PRETO è uno dei suoi tratti più seducenti. Protetta dalle alture, la città gode di una temperatura piacevolmente temperata durante tutto l’anno. Le estati sono calde, ma mai opprimenti, grazie alle brezze leggere che scendono dalle montagne, mentre gli inverni offrono giornate tiepide e soleggiate, con notti fresche ideali per dormire avvolti nel silenzio antico delle sue mura. Durante il giorno, la luce si insinua tra le viuzze, accarezzando i muri bianchi e facendo brillare le cupole dorate delle chiese. Le serate portano una fresca carezza che invita a una cena lenta nei tanti ristorantini che propongono cucina tipica, fatta di sapori robusti e tradizionali come il feijão tropeiro e il pão de queijo. La pioggia, che cade soprattutto tra novembre e marzo, non toglie fascino al luogo: anzi, ravviva i colori, rende lucidi i selciati e invita a cercare rifugio nei musei, nelle botteghe d’arte, nelle chiese barocche, arricchendo il viaggio di nuove sfumature emotive.

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