Nuovo record del prezzo del gas: 58 euro al megawattora, ai massimi da due anni. I rincari in bolletta e il possibile intervento del governo

Il livello medio di riempimento degli stoccaggi europei è sceso al 55%. In Italia sono al 62%, in Germania al 55%. Grave la situazione in Olanda e in Belgio L'articolo Nuovo record del prezzo del gas: 58 euro al megawattora, ai massimi da due anni. I rincari in bolletta e il possibile intervento del governo proviene da Il Fatto Quotidiano.

Feb 10, 2025 - 11:04
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Nuovo record del prezzo del gas: 58 euro al megawattora, ai massimi da due anni. I rincari in bolletta e il possibile intervento del governo

Il prezzo del gas vola ai valori massimi degli ultimi due anni, con rincari in bolletta per famiglie e imprese. I futures toccano 58 euro, in rialzo quasi del 4%. Ad accelerare l’impennata sono le temperature fredde e il calo delle riserve stoccate, ma anche le minacce dei dazi Usa sulle catene delle forniture globali.

Il livello medio di riempimento degli stoccaggi europei è sceso al 55%. In Italia sono al 62%, in Germania al 55%, entrambi i Paesi fortemente dipendenti dal gas. Più grave la situazione in Olanda e in Belgio dove le riserve sono al 37 e al 41% delle capacità. A febbraio del 2024, il valore medio delle riserve di gas si attestava in Europa intorno al 65%.

Possibili interventi del governo – Mentre calano le scorte di metano dei Paesi europei, il mercato “aggiusta” il prezzo in vista dei nuovi acquisti per la prossima stagione invernale. Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha paventato l’intervento del governo per sostenere gli utenti: “Se il mercato del gas tenesse questi prezzi, non scendesse, dovremo in qualche modo trovare un intervento sul prezzo complessivo, che riguarda tutti, imprese e utenze domestiche”.

Una soluzione già auspicata da Marco Vignola, vicepresidente dell’Unione Nazionale Consumatori. Contro il caro bollette, Vignola chiede di rispolverare le misura messe in pista da Mario Draghi e archiviate dal governo Meloni: “È urgente che il governo intervenga reintroducendo gli sconti Draghi, almeno per chi si trova in condizioni economicamente svantaggiate, visto che il Governo Meloni aveva riabbassato le soglie Isee da 15 mila a 9.530 euro”.

L’Unione nazionale consumatori ha fatto i conti con i valori del gas di gennaio: “per un utente tipo che consuma 1100 metri cubi”, il costo annuo sarebbe di 1.393 euro.

Le conseguenze dei dazi e della guerra in Ucraina – Sull’andamento dei prezzo incide la guerra in Ucraina: l’apertura del dialogo e la possibilità di una tregua contribuirebbe a “raffreddare” i prezzi dell’energia. Dunque occhi puntati sui colloqui Trump-Putin, dopo che il presidente Usa ha lanciatoi l’auspicio che “si smetta di morire”.

Il rialzo dei prezzi è anche il frutto della decisione di Zelensky assunta il 19 dicembre scorso: l’interruzione del transito di gas naturale, via Ucraina, dalla Russia all’Europa. “Da quel momento – ha denunciato Vignola – le speculazioni” sono ricominciate e “il gas è balzato sopra i 50 euro a MWh, un prezzo che non si registrava da oltre un anno”.

Il metano russo copriva appena il 5% del fabbisogno europeo, dal valore di 6,5 miliardi di euro. Mosca non si è scomposta, andando a cercare nuovi acquirenti per rimpiazzare Bruxelles. I Paesi baltici e la Polonia hanno esultato per il taglio del “cordone” del gas, mentre Trump è soddisfatto in vista dei nuovi acquisti di gas liquido da parte dell’Ue (per sopperire al metano di Mosca). Il prezzo più salato, alla fine, potrebbero pagarlo gli europei con le bollette di luce e gas.

In ballo c’è anche la guerra dei dazi inaugurata da Donald Trump. Secondo gli analisti di Bloomberg le tariffe sulle importazioni delle merci “rischiano di irrigidire il mercato”.

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