Temperature notturne sottozero: gli olivi resistono senza danni, ecco il motivo

Temperature notturne in calo in Italia preoccupano gli olivicoltori, ma l'agronomo Enzo Gambin rassicura: la situazione è sotto controllo, con rischi maggiori in primavera. L'articolo Temperature notturne sottozero: gli olivi resistono senza danni, ecco il motivo proviene da benessereblog.it.

Mar 21, 2025 - 01:47
 0
Temperature notturne sottozero: gli olivi resistono senza danni, ecco il motivo

Si registrano temperature notturne in calo, anche sotto lo zero, in diverse regioni d’Italia, suscitando preoccupazione tra gli olivicoltori. Per fare chiarezza su questa situazione, abbiamo interpellato l’agronomo Enzo Gambin, direttore dell’Associazione Interregionale Produttori Olivicoli (Aipo), che ha condiviso la sua analisi.

Le temperature in calo e il loro impatto sugli olivi

Enzo Gambin ha rassicurato gli agricoltori, affermando che non ci sono motivi di allerta. “Siamo leggermente in ritardo rispetto allo scorso anno nella ripresa vegetativa, ma parliamo solo di alcuni giorni”, ha dichiarato. Attualmente, la fase di ingrossamento delle gemme apicali è in corso, con la comparsa delle prime foglie ben distanziate. A differenza di altre piante come i pescheti o i kiwi, dove il freddo può compromettere la fioritura, l’olivo sembra resistere bene a temperature che si aggirano intorno allo zero o leggermente inferiori, se limitate a poche ore notturne. Tuttavia, Gambin ha avvertito che quando le temperature scendono a 2 o 3 gradi, la pianta inizia a risentire degli effetti del freddo, sebbene durante il giorno le temperature superino stabilmente i 10 gradi.

Rischi di freddo tardivo in primavera

La situazione potrebbe cambiare drasticamente se ondate di freddo dovessero verificarsi nel mese di aprile, quando l’infiorescenza è già in atto. Per approfondire questo tema, è possibile consultare un articolo pubblicato sul nostro giornale, che analizza i danni potenziali alle infiorescenze degli olivi a causa di ritorni di freddo primaverile. Lo studio condotto dai ricercatori dell’Università Politecnica delle Marche, tra cui Matteo Zucchini ed Enrico Maria Lodolini, ha evidenziato che, sebbene tronchi e rami possano tollerare temperature fino a -17 gradi durante l’inverno e -7/-10 gradi in primavera, le gemme e le foglie sono molto più vulnerabili a temperature che scendono sotto i -2/-3 gradi durante la ripresa vegetativa.

La sensibilità delle infiorescenze e la variabilità delle cultivar

Lo studio ha rivelato che le infiorescenze degli olivi mostrano una certa sensibilità a temperature prossime o inferiori allo zero. Tuttavia, non è ancora chiaro quali siano le temperature soglia e la durata necessaria a queste condizioni per causare danni visibili. Un altro aspetto importante emerso riguarda la diversa suscettibilità delle varie cultivar di olivo. I ricercatori hanno concluso che, sulla base delle temperature e dei danni registrati negli oliveti studiati, 2 gradi Celsius potrebbero rappresentare la temperatura limite al di sotto della quale si possono verificare danni a fiori e infiorescenze.

La situazione attuale richiede attenzione, ma le informazioni fornite da esperti come Gambin possono fornire una guida utile per gli olivicoltori nell’affrontare le sfide climatiche di questo periodo.

L'articolo Temperature notturne sottozero: gli olivi resistono senza danni, ecco il motivo proviene da benessereblog.it.