“Non ci credo più a chi mi dice che è una guerra giusta, mi vorrebbe zitto e a casa mia, che è inutile gridare”: Diodato torna con una nuova denuncia sociale

“Non ci credo più” è il mantra di Diodato, il grido di dolore contro il muro di gomma della società e della politica. Un modo per urlare contro chi ci vuole tutti uniti da un pensiero unico, contro chi preferisce il silenzio alla protesta. Non è un caso che il cantautore sia tornato proprio nel […] L'articolo “Non ci credo più a chi mi dice che è una guerra giusta, mi vorrebbe zitto e a casa mia, che è inutile gridare”: Diodato torna con una nuova denuncia sociale proviene da Il Fatto Quotidiano.

Apr 27, 2025 - 12:00
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“Non ci credo più a chi mi dice che è una guerra giusta, mi vorrebbe zitto e a casa mia, che è inutile gridare”: Diodato torna con una nuova denuncia sociale

“Non ci credo più” è il mantra di Diodato, il grido di dolore contro il muro di gomma della società e della politica. Un modo per urlare contro chi ci vuole tutti uniti da un pensiero unico, contro chi preferisce il silenzio alla protesta. Non è un caso che il cantautore sia tornato proprio nel giorno della Liberazione con un brano che, ancora una volta, sottolinea la sua urgenza di comunicare.

Il brano segue la scia del progetto nato a seguito del singolo “Un Atto di Rivoluzione”, che ha portato il cantautore a visitare tre Associazioni che ogni giorno compiono il proprio atto di rivoluzione attraverso la conoscenza, l’arte, l’educazione, la solidarietà e l’empatia, trasformando concretamente il mondo in cui viviamo. Le realtà che il cantautore ha visitato durante il corso del suo tour teatrale sono l’Associazione Blitz a Palermo, il centro Mammut a Scampia e la Casa delle Agriculture in Salento.

Il nuovo progetto discografico è incluso nella scaletta del tour estivo con quindici appuntamenti live nei principali festival italiani . Diodato partirà da Milano con il Mi Ami Festival (24 maggio) fino a Roma l’11 settembre all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone – Cavea, in occasione del Roma Summer Fest.

Il testo di “Non credo più”

Non ci credo più, non ci credo più
non ci credo, non ci credo più

A chi mi dice devi aver paura
A chi mi dice è nella tua natura
A chi mi dice nella notte scura
devi stare a casa che la gente è buia

A chi mi dice nel cielo
È scritto tutto il vangelo
A chi mi dice che il futuro è incerto
solo se ti batti per il tuo pensiero

Uh
Non ci credo più, non ci credo più
Non ci credo più, non ci credo più
Uh
Non ci credo più.
non ci credo, non ci credo più

A chi mi dice che è una guerra santa
A chi mi dice che è una guerra giusta
A chi mi dice che la guerra è guerra

E allora vale tutto, tutti giù per terra
A chi mi dice che al di là di un confine
sarò per sempre straniero
e se vuoi stare coi giusti
non devi pensare e seguire il sentiero

Uh
Non ci credo più, non ci credo più
Uh
Non ci credo più, non ci credo più
Uh
Non ci credo più,
non ci credo, non ci credo più

Figli sbattuti dal vento
bruciati dal sole che arriva quaggiù
E passa dentro le crepe di chi ancora spera in qualcosa di più
Siamo tutti nel vortice, siamo questa tempesta
Siamo il buio e la luce chi mi dice guarda
che non siamo niente
Non ci credo più

Io non ci credo
A chi mi dice che non serve a niente,
A chi mi dice che non può cambiare.
A chi mi dice che c’è solo gente troppo disillusa, troppo indifferente.
A chi mi dice è solo un’utopia
e mi vorrebbe zitto e a casa mia
A chi mi dice è inutile gridare ma il silenzio è loro
E io non ci credo più

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