Musetti lotta ma non basta: Draper vince in due set e va in finale a Madrid. L’azzurro arriva a Roma con grandi speranze
Un finale che lascia l’amaro in bocca. Termina in semifinale l’avventura nel Masters 1000 di Madrid di Lorenzo Musetti, uscito sconfitto contro il numero 6 del mondo Jack Draper con il punteggio di 6-3 7-6. L’azzurro si consola con la certezza di entrare in top 10 da lunedì 5 maggio. Se Casper Ruud non dovesse […] L'articolo Musetti lotta ma non basta: Draper vince in due set e va in finale a Madrid. L’azzurro arriva a Roma con grandi speranze proviene da Il Fatto Quotidiano.

Un finale che lascia l’amaro in bocca. Termina in semifinale l’avventura nel Masters 1000 di Madrid di Lorenzo Musetti, uscito sconfitto contro il numero 6 del mondo Jack Draper con il punteggio di 6-3 7-6. L’azzurro si consola con la certezza di entrare in top 10 da lunedì 5 maggio. Se Casper Ruud non dovesse battere il britannico nella finale di domenica, il carrarino arriverebbe agli Internazionali d’Italia da numero 8 del ranking. Una posizione che garantirebbe un vantaggio non di poco conto in ottica sorteggio del tabellone. Draper si regala invece la seconda finale 1000 del 2025 su quattro tornei disputati. Una crescita che si tradurrà con la quinta posizione del mondo.
Per Musetti è stata la solita partita di tempra e lotta, ma è impossibile non avere del rammarico. Per la partenza un po’ a rilento nel primo set certo, ma non solo. L’azzurro è stato infatti bravissimo a scuotersi, entrare lentamente nel match, stringere i denti nei momenti di maggiore difficoltà del secondo parziale. Una reazione che ha messo in grande difficoltà fisica Draper. La sensazione quindi è che se si fosse andati al terzo set, probabilmente il carrarino avrebbe avuto più energie per portarsi a casa la sfida. Amarezza che però non cancella minimamente il grande cammino di questi dieci giorni. Dopo l’exploit a Montecarlo, Musetti aveva bisogno di confermarsi ad altissimo livello, certificare il suo nuovo status da top 10. A rendere ancora più importante questo torneo c’è anche il fatto (non secondario) che le condizioni di gioco della capitale spagnola non si sposano a pieno con le caratteristiche tecniche del 23enne azzurro. E questo perché Madrid è un appuntamento su terra diverso da tutti gli altri, giocandosi in altura. Insomma, in vista di Roma la fiducia non potrebbe essere più alta, così come le aspettative.
La partita – L’inizio è segnato dalla discontinuità al servizio. Si passa dalla palla break per Musetti (annullata da Draper con un ace), alle tre consecutive per il britannico (a segno con la seconda chance grazie a un doppio fallo del carrarino), fino all’immediato controbreak dell’azzurro (vincente di diritto). Un andamento che prosegue anche dopo questo uno-due. Sul 2-1 infatti Draper si costruisce altre due chance, concretizzando la seconda. Musetti non si disunisce, prova a rimanere attaccato al punteggio ma il numero 6 del mondo è solido da fondo campo e gestisce senza più affanni il vantaggio. Draper spinge e sul 5-2 guadagna un set point con un grande passante di diritto. Musetti annulla pescando anch’esso un jolly con il diritto lungolinea e alla fine tiene il servizio. Nel game successivo l’azzurro forza il rivale solo ai vantaggi. Diritto del britannico, recupero del carrarino in rete: 6-3.
L’inerzia continua ad essere dalla parte di Draper. Sull’1-1 il britannico ha ancora palla break. Musetti ne esce con un pallonetto millimetrico e un rovescio lungolinea a tutto braccio, provando a scuotersi. Si prosegue senza scossoni, con l’azzurro che sembra avere le idee più chiare. Dal canto suo però Draper non concede niente, fino al 4-4. Qui l’azzurro approfitta di qualche indecisione di troppo dell’avversario e trova una preziosa palla break. Musetti cerca il lungolinea di diritto, ma lo sbaglia di poco. L’occasione sprecata non ha però ripercussioni, anche perché il britannico sembra essere più pesante sulle gambe, più lento negli spostamenti. Si arriva comunque al tie-break. L’azzurro continua a spingere, Draper stringe i denti e alla fine la resistenza paga. Il passato incrociato di Musetti è fuori di pochissimo. È il primo mini-break, ed è per il britannico. Un vantaggio custodito dal servizio fino ai due match point consecutivi, fino al passante di rovescio che chiude la sfida: 7-6 per Draper e finale contro Casper Ruud.
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