Mps, soci al voto sull’Opa Mediobanca
Il Monte dei Paschi, su richiesta della Consob, ha integrato la documentazione depositata per l’assemblea di oggi che dovrà dare il via libera dei soci all’Ops su Mediobanca. Siena, confermando l’obiettivo di detenere una partecipazione pari ad almeno il 66,67% dei diritti di voto nelle assemblee di Mediobanca, aggiunge che gli organi della banca di […] L'articolo Mps, soci al voto sull’Opa Mediobanca proviene da Iusletter.

Il Monte dei Paschi, su richiesta della Consob, ha integrato la documentazione depositata per l’assemblea di oggi che dovrà dare il via libera dei soci all’Ops su Mediobanca.
Siena, confermando l’obiettivo di detenere una partecipazione pari ad almeno il 66,67% dei diritti di voto nelle assemblee di Mediobanca, aggiunge che gli organi della banca di Rocca Salimbeni non hanno ad oggi (14 aprile, ndr) assunto alcuna decisione «in relazione alla determinazione di una eventuale sotto-soglia irrinunciabile ai fini dell’efficacia dell’Offerta».
Nell’informativa a disposizione dei soci che dovranno dare il via libera alla delega per l’aumento di capitale da oltre 13 miliardi al servizio dell’offerta, si aggiunge che «anche in considerazione della circostanza che il periodo di adesione all’Offerta verrà avviato solo all’esito dell’ottenimento delle autorizzazioni preventive (e dell’approvazione da parte della Consob del documento d’offerta) e dunque non nelle immediatezze della pubblicazione della presente nota integrativa, qualsiasi decisione in merito all’individuazione di una eventuale sotto-soglia verrà assunta dagli organi competenti di Banca Mps entro i termini previsti nella comunicazione ai sensi dell’articolo 102».
A Siena c’è fiducia nella possibilità di raggiungere il quorum dei due terzi in assemblea per far partire l’Ops sulla quale c’è anche l’appoggio dell’azionista pubblico Mef (11,73% del capitale). La Banca rammenta nella nota che, come comunicato al mercato la scorsa settimana, la Bce ha autorizzato alla computabilità delle nuove azioni emesse nell’ambito dell’aumento di capitale tra i fondi propri di Banca Mps quale capitale primario di classe 1 e alle modifiche statutarie concernenti la delega al cda per l’aumento di capitale.
Dalla comunicazione emerge ancora una ’fotografia’ della partecipazione delle società del gruppo Caltagirone ferma al 5,02% quando invece indiscrezioni di stampa non smentite hanno indicato l’ascesa, prima della record date per l’assemblea, ad una quota superiore al 9%, non distante dal quella del consocio Delfin (9,78%).
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