Il nuovo Def bocciato da imprese e sindacati Cgil: “È senza idee”
Il nuovo Def sembra a sindacati e imprese molto vecchio. E non solo perché non misura l’impatto dei dazi né dell’aumento della spesa in armi. Ma perché non ha «visione e strategia». Lo dicono tutti, in audizione parlamentare sul Dfp, il Documento di finanza pubblica che ha sostituito il Def. Audizioni «disertate dalla maggioranza», denuncia […] L'articolo Il nuovo Def bocciato da imprese e sindacati Cgil: “È senza idee” proviene da Iusletter.

Il nuovo Def sembra a sindacati e imprese molto vecchio. E non solo perché non misura l’impatto dei dazi né dell’aumento della spesa in armi. Ma perché non ha «visione e strategia». Lo dicono tutti, in audizione parlamentare sul Dfp, il Documento di finanza pubblica che ha sostituito il Def. Audizioni «disertate dalla maggioranza», denuncia il M5S. Giudizi netti e tempi di approvazione che si fanno incerti: il via libera del Parlamento al Documento potrebbe slittare al 6 maggio, posticipando l’invio a Bruxelles previsto per il 30 aprile.Davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato, la Uil parla di una «fotografia statica». Per la Cgil è «senza idee e senza bussola per il futuro, una certificazione del fallimento delle politiche del governo ». Il segretario confederale Cristian Ferrari: «In soli sei mesi il governo ha dimezzato la crescita al +0,6%. E dopo una manovra da 30miliardi, ora ammette una perdita cumulata di 31 miliardi rispetto alle previsioni sul Pil nominale tra 2025 e 2027». La Cgil chiede al governo di restituire i 1.200 euro alle fasce di reddito tra 8.500 e 9 mila euro beffate dal taglio al cuneo e di correggere l’errore sull’acconto Irpef. Critiche al nuovo Patto di stabilità: «Una scelta autolesionistica che imposta per l’Italia un lungo ciclo di austerità selettiva ». La Cisl, con Claudio Arlati, torna a proporre un «grande patto sociale» per rilanciare la produttività. Mentre la Uil ricorda che «serveun reato di omicidio sul lavoro per fermare la strage». Pure Confesercenti dice che «c’è troppo ottimismo nel Dfp, rischiamo un calo nei consumi da 11,9 miliardi e 50mila posti di lavoro». Confcommercio invoca «scelte strategiche». Confartigianato, Cna e Casartigiani: «Non bastano la prudenza contabile, servono interventi mirati e coraggiosi per le imprese».Oggi nuovo round di audizioni. Tocca, tra gli altri, a Bankitalia, Upb e Confindustria. Attesa per il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, che interverrà alle 13. Esaurite le audizioni, il Dfp dovrà incassare il via libera delle commissioni Bilancio, poi l’approdo in aula per l’ok definitivo. Il tempo stringe vista la scadenza di fine mese con l’Europa. A ieri, però, l’esame del Dfp non figurava nel calendario dei lavori dell’assemblea di Montecitorio. Una postilla specifica che il presidente della Camera si riserva un’integrazione, ma la strada per un innesto last minute è in salita. Le opposizioni vogliono che al momento del voto sia presente Giorgetti, in alternativa la premier Giorgia Meloni. Il primo spazio libero è il 24 aprile, ma il titolare del Tesoro quel giorno sarà a Washington per gli Spring meetings di Fmi e Banca mondiale. Se Pd, M5S, Italia Viva, Azione e Avs dovessero tenere il punto sulla questione, declinando la possibilità che a rappresentare l’esecutivo in aula sia un sottosegretario, allora si andrebbe alla settimana successiva. In questo caso, però, la maggioranza avrebbe problemi di numeri: molti parlamentari di Forza Italia saranno a Valencia, il 29 e 30 aprile, per il congresso del Ppe. A quel punto, la prima data utile per il via libera al Dfp diventerebbe inevitabilmente il 6 maggio.
L'articolo Il nuovo Def bocciato da imprese e sindacati Cgil: “È senza idee” proviene da Iusletter.