MotoGP, Alberto Puig esalta le qualità di Marc Marquez: “Vincere il titolo significherebbe fare la storia”
Un percorso quasi perfetto quello di Marc Marquez in questa primissima parte del Mondiale 2025 di MotoGP. Con l’eccezione del GP di Austin (caduta), lo spagnolo ha sempre prevalso e anche nella Sprint Race di ieri a Jerez de la Frontera (Spagna) il sigillo è stato posto. Una vittoria senza storia in cui, una volta […]

Un percorso quasi perfetto quello di Marc Marquez in questa primissima parte del Mondiale 2025 di MotoGP. Con l’eccezione del GP di Austin (caduta), lo spagnolo ha sempre prevalso e anche nella Sprint Race di ieri a Jerez de la Frontera (Spagna) il sigillo è stato posto.
Una vittoria senza storia in cui, una volta superato il francese Fabio Quartararo (Yamaha), Marc si è involato verso l’ottava affermazione in nove gare, rafforzando il suo ruolo di leader della classifica iridata. L’obiettivo sarà quello di confermarsi questa domenica in Andalusia. Quanto sta facendo l’iberico ha un po’ il sapore della rinascita, ricordando cosa accadde cinque anni fa proprio sul circuito dedicato alla memoria di Angel Nieto.
Un incidente che ha condizionato non poco la carriera del Cabroncito. Posteriormente a quell’episodio e preso atto delle difficoltà della Honda di mettergli a disposizione una moto competitiva, la scelta di andare in un Team Cliente Ducati, prima di avere l’opportunità quest’anno di vestire i colori della squadra Factory. A commentare il tutto è stato Alberto Puig, che per anni ha condiviso con Marquez il suo sodalizio con Honda.
“Quello che ha già fatto è un grande traguardo. Ma siamo onesti: se Marc riuscisse davvero a vincere questo campionato, sarebbe uno dei più grandi successi nella storia dello sport, a livello mondiale“, ha dichiarato a DAZN Spagna.
“Alla fine era da quattro anni lontano dalla vetta a causa di infortuni o problemi con la moto e il fatto di essere tornato a vincere dopo così tanto tempo e a un’età così avanzata, è incredibile. Non lo dico perché tengo a lui, ma perché è la verità“, ha sottolineato. Prestazioni che non rappresentano una sorpresa: “Quest’inverno ho ascoltato tutto quello che diceva la gente, ma non ho capito come potessero pensare che il miglior pilota che c’è, sulla miglior moto che c’è, non avrebbe ottenuto questi risultati“.