“Mio figlio con disabilità è senza medico di base: il suo l’ha ‘rifiutato’, gli altri ci dicono di no”. La storia di Emanuele
“Per me sta diventando troppo impegnativo e complicato seguire Emanuele, le chiedo gentilmente di cercare un altro collega”. Da quando ha ricevuto questo messaggio su Whatsapp, Maria Angela Seminerio è alla ricerca di un nuovo medico di base per suo figlio. Ne ha contattati una decina sul territorio. Ma pare che in provincia di Livorno […] L'articolo “Mio figlio con disabilità è senza medico di base: il suo l’ha ‘rifiutato’, gli altri ci dicono di no”. La storia di Emanuele proviene da Il Fatto Quotidiano.

“Per me sta diventando troppo impegnativo e complicato seguire Emanuele, le chiedo gentilmente di cercare un altro collega”. Da quando ha ricevuto questo messaggio su Whatsapp, Maria Angela Seminerio è alla ricerca di un nuovo medico di base per suo figlio. Ne ha contattati una decina sul territorio. Ma pare che in provincia di Livorno – tra Collesalvetti e le frazioni di Vicarello, Guasticce e Stagno – non ci siano medici disponibili. Ha provato attraverso il portale della Regione, ha telefonato alle segreterie, si è presentata fisicamente negli ambulatori. Ma tutti le hanno risposto di essere “pieni”, di non aver la possibilità di prendere in cura altri pazienti. E così da oltre due mesi Emanuele, ragazzo di 24 anni con disabilità, è senza medico curante.
Da circa due anni e mezzo Emanuele vive in una Residenza sanitaria per disabili a Collesalvetti, a meno di 20 chilometri di distanza da Livorno, dove abita la sua famiglia. Qui sta seguendo un percorso riabilitativo che prevede controlli e monitoraggi costanti, attraverso esami diagnostici e visite. Ed è proprio questo aspetto a preoccupare la sua famiglia. “Da quando abbiamo ricevuto quel messaggio, non sappiamo neanche se sia più stato visitato. In teoria, dovrebbe essere visitato una volta al mese. Ma non è facile comunicare con la struttura”, racconta a ilfattoquotidiano.it la madre. “Sappiamo che le richieste degli esami e le prescrizioni dei farmaci sono ancora a carico del medico di base che ci ha scaricati – prosegue -. Deontologicamente non può abbandonarlo finché non c’è un passaggio definitivo a un altro medico, ma non abbiamo più alcun dialogo con lui da marzo”.
A complicare la situazione c’è il fatto che Emanuele non può avere un medico di base a Livorno, dove ce l’ha il resto della sua famiglia. Questo perché la struttura, nella quale il ragazzo ha il domicilio, accetta solo pazienti che siano in cura da professionisti con l’ambulatorio situato nelle immediate vicinanze, a Collesalvetti o nei paesi limitrofi. Livorno è a circa 20 minuti di macchina dalla Rsd, ma è considerata troppo lontana. La motivazione è che, in caso di necessità, sarebbe più complicato per il medico curante raggiungere la struttura in tempi brevi.
“Il quadro clinico di Emanuele è complesso, certo, ma come lo è quello di altre persone ospiti della struttura”, prosegue la madre, commentando il messaggio ricevuto dal medico. “Adesso, senza nessuno che va a visitarlo e ci dà notizie, è anche difficile capire come stia davvero mio figlio. Non sappiamo quali siano le sue reali condizioni di salute e se la riabilitazione nella struttura stia procedendo bene. Recentemente abbiamo ricevuto i risultati di alcuni esami che ha fatto, informazioni che potrebbero cambiare le sue terapie, farlo stare meglio. Ma non abbiamo nessuno con cui confrontarci, non sappiamo come fare. Abbiamo contattato tutti i medici che abbiamo trovato sul territorio”.
La Usl Toscana Nord Ovest, contattata da ilfattoquotidiano.it, ha confermato di essere già a conoscenza della vicenda e di essere all’opera da tempo per risolvere il problema. L’azienda, spiegano, sta tenendo dei colloqui con diversi professionisti, con l’obiettivo di trovare il prima possibile un medico disponibile a prendere in carico Emanuele a Collesalvetti. “Mi chiedo se questo sia un problema solo nostro o se coinvolge anche altre famiglie”, commenta Maria Angela Seminerio. “Come noi ci potrebbero essere tante altre persone con disabilità che si trovano ad affrontare una situazione del genere. Per questo abbiamo voluto raccontare la storia di Emanuele. Se non ci aiutiamo tra di noi, nessuno cade dal cielo a darci una mano”, conclude.
L'articolo “Mio figlio con disabilità è senza medico di base: il suo l’ha ‘rifiutato’, gli altri ci dicono di no”. La storia di Emanuele proviene da Il Fatto Quotidiano.