Mild, Full oppure Plug-In: l’ibrida da scegliere e le loro differenze

Motivi / Gli incentivi fiscali e il prezzo ancora alto delle elettriche le rendono una scelta intelligente per chi vuole un’auto a consumi ridotti, minor impatto ambientale e vantaggi notevoli

Apr 29, 2025 - 11:29
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Mild, Full oppure Plug-In: l’ibrida da scegliere e le loro differenze

Grande successo in Italia e non solo per le auto ibride. I motivi sono i consumi più contenuti, minore impatto ambientale, libertà di circolazione anche durante le “domeniche ecologiche” e, in molti casi, parcheggio gratuito sulle strisce blu. Ma se da un lato il mercato offre una vasta gamma di modelli, dall’altro non sempre è chiaro cosa differenzi le varie tipologie di ibride. Se l’auto elettrica può essere semplicemente spiegata come un veicolo alimentato esclusivamente a batteria, ricaricabile tramite corrente elettrica, quando si parla di auto ibride, però, le cose si fanno più articolate. Tra le soluzioni più diffuse troviamo le Mild Hybrid, note anche come ibride leggere. In questo caso, al motore a combustione – sia esso benzina o diesel – si affianca un piccolo propulsore elettrico che, pur non essendo in grado di muovere autonomamente l’auto, interviene nelle fasi di accelerazione per ridurre i consumi. Le batterie di questi sistemi sono molto compatte e non necessitano di ricarica esterna. Un gradino sopra ci sono le Full Hybrid, o Hybrid Electric Vehicle (HEV), ovvero le ibride complete. Qui il motore elettrico ha un ruolo più attivo: può far viaggiare il veicolo per brevi tratti, soprattutto nel traffico urbano, in modalità esclusivamente elettrica. Le batterie si ricaricano in modo automatico grazie al motore termico e all’energia recuperata in frenata. Le più avanzate sul mercato sono le Plug-In Hybrid (PHEV). Questi modelli, oltre a ricaricarsi autonomamente, possono essere collegati alla rete elettrica o a colonnine pubbliche, esattamente come le auto completamente elettriche. Le loro batterie, più capienti, garantiscono percorrenze fino a 50 km in modalità 100% elettrica, senza emissioni. Indipendentemente dalla tipologia, l’acquisto di un’ibrida può dare accesso a incentivi fiscali, tra cui l’esenzione del bollo per un periodo limitato. Un equilibrio perfetto tra innovazione e tradizione, soprattutto considerando il costo ancora elevato delle auto elettriche. Secondo il Global Automotive Consumer Study 2025 di Deloitte, che ha analizzato le opinioni di 31mila consumatori in 30 Paesi – compresa l’Italia – l’interesse verso le ibride è cresciuto anche per via dei prezzi elevati delle elettriche, spesso oltre i 50mila euro. In Italia, la preferenza per le ibride è aumentata del 2% rispetto al 2024. Un dato significativo, che conferma come queste vetture rappresentino una soluzione accessibile e sostenibile.