Milano, detenuto in permesso di lavoro litiga con un collega e lo accoltella. In fuga, era in carcere per femminicidio. Una sua collega è svanita nel nulla

Il ricercato si chiama Emanuele De Maria, originario di Napoli. Doveva tornare in cella ma è scappato dopo avere colpito il collega. Entrambi lavorano all'hotel Berna, così come lavora una collega dello Sri Lanka da ieri pomeriggio irreperibile L'articolo Milano, detenuto in permesso di lavoro litiga con un collega e lo accoltella. In fuga, era in carcere per femminicidio. Una sua collega è svanita nel nulla proviene da Open.

Mag 10, 2025 - 16:09
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Milano, detenuto in permesso di lavoro litiga con un collega e lo accoltella. In fuga, era in carcere per femminicidio. Una sua collega è svanita nel nulla

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Emanuele De Maria, 35 anni sapeva che il suo collega, un 50enne italiano con origini egiziane, stava per attaccare il turno. Ha atteso all’ba, a pochi passi dall’hotel Berna, dove lavoravano, a due passi dalla stazione centrale di Milano. E lo ha colpito, al collo e al petto, per poi scappare via. Il collega si trova in gravi condizioni. De Maria, detenuto nel carcere di Bollate per l’omicidio di Oumaima Rache, una 23enne tunisina uccisa nel 2016 a Castel Volturno, in provincia di Caserta, doveva tornare in cella dopo il turno di lavoro. Dopo aver colpito il collega è scappato via. Il collega 50enne, con cui pare che il campano abbia avuto una lite prima dell’aggressione, è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Niguarda, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico. Si trova in pericolo di vita.

Chi è l’aggressore: condannato per femminicidio, era stato latitante per due anni in Germania

Secondo quanto si apprende dalle fonti investigative, il 35enne nel 2016 a Castel Volturno, in provincia di Caserta, aveva tagliato la gola a una donna tunisina di 23 anni in un hotel, che in quegli anni era considerato un centro di spaccio e prostituzione. L’uomo, scappato in Germania per due anni, era poi stato arrestato nel 2018. Dopo sei anni, gli era stato concesso il lavoro esterno ed era impiegato presso l’hotel Berna come receptionist. La vittima era un barman della stessa struttura. La scorsa notte il 35enne non sarebbe quindi rientrato in carcere e alle sei di stamattina si sarebbe presentato in hotel.

L’ipotesi della lite e l’accoltellamento

Non un agguato, più probabilmente una lite degenerata. Questa l’ipotesi su cui al momento la procura di Milano sta indagando. A supporto di questa tesi l’arma del delitto, che l’aggressore – ancora in fuga – avrebbe raccolto proprio sul luogo del delitto, in via Napo Torriani. L’uomo avrebbe colpito «con diversi fendenti» il 50enne per poi allontanarsi dal luogo, poco prima che sopraggiungessero le volanti della polizia e i soccorsi. Gli investigatori hanno già disposto il sequestro del coltello e stanno analizzando le telecamere di videosorveglianza per verificare se la scena sia stata ripresa. Ancora in corso le ricerche dell’uomo: si teme abbia preso un treno o la metropolitana per allontanarsi più rapidamente dal luogo del delitto.

La collega di De Maria scomparsa da ieri pomeriggio

Mentre gli inquirenti indagano sulla lite sta emergendo un particolare inquietante sulla vicenda. Si sta verificando la denuncia di scomparsa di una collega di lavoro, 51 anni, originaria dello Sri Lanka. La donna, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, lavorava al bar dell’hotel Berna, ed era collega dell’accoltellato e di De Maria. Da ieri pomeriggio se ne sono perse le tracce, non si è presentata al lavoro né in palestra dove aveva detto che si sarebbe recata. A denunciare la scomparsa il marito e il figlio di lei, che hanno sporto denuncia ai carabinieri di Cinisello Balsamo, dove la famiglia vive. Il cellulare della donna è spento da ore.

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