"Mi sono svegliato e ho sentito di dover uccidere”. La confessione dell’omicida della moschea

Dopo il delitto in Francia, Olivier Hadzovic ha preso un treno e ha raggiunto la zia a Pistoia, ma la donna lo ha convinto a costituirsi alla polizia

Apr 28, 2025 - 13:33
 0
"Mi sono svegliato e ho sentito di dover uccidere”. La confessione dell’omicida della moschea

Pistoia, 28 aprile 2025 – Dopo aver ucciso il giovane maliano Aboubakar Cissé in una moschea nel dipartimento del Gard, nel sud della Francia, ha vagato per tre giorni, poi è arrivato in treno in Toscana, per la precisione a Pistoia. Sperava che la zia paterna gli desse rifugio, ma la donna lo ha convinto a costituirsi alla polizia.

E’ partita dalla Francia ed è arrivata a Pistoia la vicenda di Olivier Hadzovic, 21enne nato a Lione, che si è consegnato alla polizia pistoiese domenica era verso le 23.

In attesa del mandato di arresto europeo per il suo trasferimento in Francia, si cerca di capire cosa abbia spinto il giovane all’omicidio mentre è chiaro il perché della sua fuga in Italia.

Hadzovic si è dichiarato responsabile dell'omicidio di un fedele musulmano venerdì 25 aprile nella moschea Khadidja nel comune di La Grand-Combe

A quanto riferisce l’avvocato italiano che insieme alla zia lo ha accompagnato in questura, è stata proprio la donna a convincerlo a costituirsi dopo aver ricostruito quanto era accaduto ed è stata sempre lei a chiamare l’avvocato, anche perché il giovane non parla italiano ma solo francese e lingua rom e aveva bisogno di una costante traduzione.

“E’ una persona molto taciturna – spiega l’avvocato Giovanni Battista Salvietti – Non ha saputo specificare i dettagli del viaggio per arrivare in Italia, ma genericamente ha detto che si è spostato in treno passando dalla costa. Ha detto davvero molto poco, si è limitato a dire che quel giorno, quello dell’omicidio, è come se si si fosse svegliato e avesse sentito di dover compiere quel gesto. Non ha detto nulla contro l’Islam, gli è stato chiesto se ci fosse un movente razziale, ma lui è parso piuttosto spaesato e lo ha escluso. Ha preso la bici, ha compiuto il gesto ed è scappato. Adesso è molto preoccupato per la sua incolumità e anche la sua famiglia lo è, perché temono delle rappresaglie”.

Incidente cava

L’avvocato ha spiegato anche che la donna, che vive col marito e i figli in una casa popolare pistoiese, ha cercato subito di contattare i genitori dell’omicida ma che aveva difficoltà perché erano trattenuti dalla polizia francese. 

Non risulta che il giovane fosse in cura: “La zia del giovane mi ha detto – conclude l’avvocato – che sia lei che gli altri familiari avevano notato da un po’ che Olivier si era molto chiuso in sé stesso”.