Alta pressione instabile, l’illusione di un miglioramento I più recenti aggiornamenti meteorologici confermano un
scenario tutt’altro che rassicurante. I tentativi di consolidamento dell’
alta pressione, osservati nei giorni scorsi, si sono rivelati
effimeri e parziali. Pur avendo determinato un
aumento delle temperature, con valori anche
superiori alle medie stagionali su molte zone del
Centro-Nord, il contesto atmosferico è rimasto
profondamente instabile. Le giornate più calde, infatti, sono state spesso segnate da
temporali pomeridiani, manifestazione tipica del periodo primaverile ma resa più
intensa e diffusa dai forti contrasti termici. L’
aria calda e umida in risalita dal Mediterraneo ha continuato a scontrarsi con
infiltrazioni fresche in quota, generando condizioni ideali per la formazione di
nubifragi,
grandinate e
fenomeni violenti, che in alcune aree hanno causato
disagi e danni. Questo equilibrio precario è destinato a durare e, secondo le
simulazioni numeriche più aggiornate, potrebbe addirittura
peggiorare sensibilmente nei prossimi giorni.
L’inizio della prossima settimana: un ciclone in formazione Le prospettive per la
prossima settimana mostrano un
deciso peggioramento meteo, legato all’
inserimento di una saccatura nord-atlantica tra la
Penisola Iberica e il
Nord Africa. Questa configurazione favorirà la
nascita di un ciclone mediterraneo, alimentato dal
calore residuo del mare e dalle
correnti fredde in discesa da nord. Tale struttura depressionaria, se confermata, potrebbe colpire direttamente le
Isole Maggiori, ma anche
gran parte del Sud Italia, portando
piogge abbondanti,
temporali intensi e un ulteriore
rafforzamento dei venti.
Sardegna, Sicilia e regioni meridionali si troverebbero così al centro di un
vortice ciclonico capace di generare
maltempo severo, con rischio di
allagamenti e
criticità idrogeologiche in alcune aree. Questo tipo di sistema, noto anche come
ciclone afro-mediterraneo, si sviluppa rapidamente e può risultare
molto intenso, anche se la sua traiettoria rimane ancora da definire nei dettagli.
Aria fredda in arrivo: temperature sotto le medie Oltre alla pioggia, l’Italia potrebbe essere raggiunta anche da una
nuova incursione di aria fredda dall’Est Europa. Questa evoluzione sinottica avrebbe due effetti principali: un
ulteriore abbassamento delle temperature, che si porterebbero
al di sotto delle medie stagionali, e un
aumento della turbolenza atmosferica, con instabilità ancora più marcata anche nelle regioni finora meno colpite. Il mix tra
umidità, instabilità verticale e raffreddamento creerebbe le condizioni ideali per una settimana dal
carattere spiccatamente perturbato.
Occhi puntati sul 20 Maggio: la novità di un possibile nuovo peggioramento Guardando oltre, le
ultime proiezioni per la terza decade del mese indicano una
nuova possibile fase perturbata attorno al 20 Maggio. Sebbene manchi ancora la conferma definitiva, le tendenze bariche a lungo termine lasciano intendere che non vi saranno condizioni meteo favorevoli al ritorno di una stabilità duratura, almeno fino alla fine del mese.
Meteo: conferme sul MALTEMPO, in arrivo una nuova fase critica, poi inattesa NOVITÀ