Meteo: caos di Primavera, che sta succedendo?

Il meteo della Primavera sta mostrando un volto decisamente insolito e turbolento, travolgendo l’intera Italia con un mix esplosivo di piogge torrenziali, temporali violenti, raffiche di vento e contrasti termici estremi. Dalle Alpi alla Sicilia, passando per la Val Padana e le coste tirreniche, ogni angolo del territorio nazionale è alle prese con un’instabilità che […] Meteo: caos di Primavera, che sta succedendo?

Apr 20, 2025 - 15:15
 0
Meteo: caos di Primavera, che sta succedendo?
Il meteo della Primavera sta mostrando un volto decisamente insolito e turbolento, travolgendo l’intera Italia con un mix esplosivo di piogge torrenziali, temporali violenti, raffiche di vento e contrasti termici estremi. Dalle Alpi alla Sicilia, passando per la Val Padana e le coste tirreniche, ogni angolo del territorio nazionale è alle prese con un’instabilità che va ben oltre la consueta variabilità stagionale. Instabilità senza tregua Alla base di questo scenario così dinamico e caotico si trova una configurazione barica sfavorevole, che da Marzo persiste sul bacino del Mediterraneo centro-meridionale. Le continue infiltrazioni di saccature atlantiche e il timido tentativo di affermazione dell’Alta Pressione subtropicale hanno dato origine a un effetto “altalena” che ha lasciato ampi spazi a sistemi perturbati. L’aria umida e instabile, spinta verso la Penisola Italiana, ha generato un susseguirsi di fenomeni intensi: dalle grandinate improvvise a rovesci violenti, fino a forti venti che hanno flagellato sia le zone costiere che quelle interne. Il ruolo decisivo del getto polare A complicare ulteriormente la situazione meteorologica è stato il comportamento irregolare del getto polare, quella potente corrente aerea in quota che separa le masse d’aria fredda settentrionali da quelle più calde subtropicali. Durante le scorse settimane, questo flusso si è mostrato molto ondulato, permettendo a più riprese la discesa di aria fredda dal Nord Europa. Tali irruzioni, entrando in contatto con l’aria calda africana in risalita, hanno generato contrasti termici violenti, veri motori dei temporali intensi, alcuni dei quali hanno assunto caratteristiche estreme, come nubifragi, trombe d’aria e intense grandinate. Temperature marine anomale Le superfici marine, sia nel Mar Mediterraneo che nell’Oceano Atlantico, hanno mostrato valori termici anomali, con un riscaldamento precoce e diffuso. Queste acque più calde, alimentando l’evaporazione, hanno fornito all’atmosfera un surplus di umidità, contribuendo a rendere i fenomeni convettivi più violenti e frequenti. In parallelo, sul fronte oceanico si è osservata la formazione del “cold blob”, una vasta zona di raffreddamento anomalo delle acque nell’Atlantico settentrionale, che ha influenzato l’intera circolazione atmosferica dell’emisfero boreale. A sovrapporsi su questo mosaico complesso c’è l’ormai evidente impatto del riscaldamento globale, che sta alterando profondamente anche la fisionomia della Primavera italiana. Le stagioni di mezzo sono sempre più rarefatte, e gli eventi meteo estremi si moltiplicano. Non è più raro, infatti, assistere a ondate di calore premature, seguite da crolli termici repentini e episodi temporaleschi simili a quelli autunnali. Queste oscillazioni continue mettono in crisi il corpo umano, l’agricoltura, gli ecosistemi naturali e l’intero sistema delle infrastrutture. Piogge abbondanti e distribuzione disomogenea L’intensità delle piogge non ha colpito ovunque con la stessa forza. Il Nord Italia, in particolare Piemonte, Lombardia e Veneto, ha fatto i conti con precipitazioni copiose, accompagnate da temperature al di sotto della media. In Emilia-Romagna, i disagi sono stati amplificati da allagamenti, fiumi in piena e colate di fango. Nel Centro Italia, le giornate serene sono spesso state spezzate da temporali pomeridiani improvvisi, capaci di far crollare le temperature anche di 10 gradi nel giro di poche ore. Il Sud e le Isole Maggiori, inizialmente più asciutti, sono stati poi raggiunti da perturbazioni occidentali che hanno riportato anche lì piogge e forti raffiche di vento. Venti forti, raffiche e danni Una delle costanti più marcate di questa stagione primaverile è stata la frequente presenza di venti intensi, spesso legati al passaggio dei fronti perturbati. In molte località, soprattutto lungo le coste e nelle aree montuose, si sono registrate raffiche superiori ai 70 km/h, che hanno provocato danni materiali, con alberi sradicati, tetti scoperchiati e disagi alle attività agricole. Le prospettive meteo per le prossime settimane Lo scenario meteo per il proseguimento della Primavera 2025 non lascia presagire un cambiamento radicale. L’Anticiclone delle Azzorre tenterà di farsi spazio, ma con ogni probabilità incontrerà la resistenza di nuove incursioni perturbate atlantiche o di irruzioni fresche da nordovest. Solo verso la fine di Maggio, l’Alta Pressione africana potrebbe iniziare ad affacciarsi sullo scacchiere mediterraneo, ma il suo dominio potrebbe essere temporaneo e limitato. Il risultato sarà un meteo estremamente dinamico, dove giornate di sole caldo si alterneranno bruscamente a nuovi peggioramenti, mantenendo alta l’instabilità atmosferica su tutto il territorio italiano.

Meteo: caos di Primavera, che sta succedendo?