
Il
meteo della Primavera sta mostrando un volto decisamente
insolito e turbolento, travolgendo l’intera
Italia con un mix esplosivo di
piogge torrenziali,
temporali violenti,
raffiche di vento e
contrasti termici estremi. Dalle
Alpi alla
Sicilia, passando per la
Val Padana e le coste tirreniche, ogni angolo del
territorio nazionale è alle prese con un’instabilità che va ben oltre la consueta variabilità stagionale. Instabilità senza tregua Alla base di questo scenario così
dinamico e caotico si trova una configurazione barica sfavorevole, che da
Marzo persiste sul bacino del
Mediterraneo centro-meridionale. Le continue infiltrazioni di
saccature atlantiche e il timido tentativo di affermazione dell’
Alta Pressione subtropicale hanno dato origine a un effetto “altalena” che ha lasciato ampi spazi a sistemi perturbati. L’aria
umida e instabile, spinta verso la
Penisola Italiana, ha generato un susseguirsi di fenomeni intensi: dalle
grandinate improvvise a
rovesci violenti, fino a
forti venti che hanno flagellato sia le
zone costiere che quelle
interne. Il ruolo decisivo del getto polare A complicare ulteriormente la situazione meteorologica è stato il comportamento irregolare del
getto polare, quella potente corrente aerea in quota che separa le masse d’aria fredda settentrionali da quelle più calde subtropicali. Durante le scorse settimane, questo flusso si è mostrato
molto ondulato, permettendo a più riprese la discesa di
aria fredda dal Nord Europa. Tali irruzioni, entrando in contatto con l’aria calda africana in risalita, hanno generato
contrasti termici violenti, veri motori dei
temporali intensi, alcuni dei quali hanno assunto caratteristiche estreme, come
nubifragi,
trombe d’aria e
intense grandinate. Temperature marine anomale Le
superfici marine, sia nel
Mar Mediterraneo che nell’
Oceano Atlantico, hanno mostrato
valori termici anomali, con un riscaldamento precoce e diffuso. Queste acque più calde, alimentando l’
evaporazione, hanno fornito all’atmosfera un surplus di
umidità, contribuendo a rendere i fenomeni convettivi più violenti e frequenti. In parallelo, sul fronte oceanico si è osservata la formazione del
“cold blob”, una vasta zona di raffreddamento anomalo delle acque nell’
Atlantico settentrionale, che ha influenzato l’intera circolazione atmosferica dell’
emisfero boreale. A sovrapporsi su questo mosaico complesso c’è l’ormai evidente
impatto del riscaldamento globale, che sta alterando profondamente anche la fisionomia della
Primavera italiana. Le stagioni di mezzo sono sempre più rarefatte, e gli
eventi meteo estremi si moltiplicano. Non è più raro, infatti, assistere a
ondate di calore premature, seguite da
crolli termici repentini e
episodi temporaleschi simili a quelli autunnali. Queste oscillazioni continue mettono in crisi il
corpo umano, l’
agricoltura, gli
ecosistemi naturali e l’intero sistema delle
infrastrutture. Piogge abbondanti e distribuzione disomogenea L’intensità delle piogge non ha colpito ovunque con la stessa forza. Il
Nord Italia, in particolare
Piemonte,
Lombardia e
Veneto, ha fatto i conti con precipitazioni copiose, accompagnate da temperature al di sotto della media. In
Emilia-Romagna, i disagi sono stati amplificati da
allagamenti,
fiumi in piena e
colate di fango. Nel
Centro Italia, le giornate serene sono spesso state spezzate da
temporali pomeridiani improvvisi, capaci di far crollare le temperature anche di 10 gradi nel giro di poche ore. Il
Sud e le
Isole Maggiori, inizialmente più asciutti, sono stati poi raggiunti da
perturbazioni occidentali che hanno riportato anche lì piogge e forti raffiche di vento. Venti forti, raffiche e danni Una delle costanti più marcate di questa stagione primaverile è stata la frequente presenza di
venti intensi, spesso legati al passaggio dei fronti perturbati. In molte località, soprattutto lungo le
coste e nelle
aree montuose, si sono registrate
raffiche superiori ai 70 km/h, che hanno provocato
danni materiali, con
alberi sradicati,
tetti scoperchiati e disagi alle
attività agricole. Le prospettive meteo per le prossime settimane Lo scenario meteo per il proseguimento della
Primavera 2025 non lascia presagire un cambiamento radicale. L’
Anticiclone delle Azzorre tenterà di farsi spazio, ma con ogni probabilità incontrerà la resistenza di
nuove incursioni perturbate atlantiche o di
irruzioni fresche da nordovest. Solo verso la
fine di Maggio, l’
Alta Pressione africana potrebbe iniziare ad affacciarsi sullo scacchiere mediterraneo, ma il suo dominio potrebbe essere temporaneo e limitato. Il risultato sarà un
meteo estremamente dinamico, dove giornate di
sole caldo si alterneranno bruscamente a
nuovi peggioramenti, mantenendo alta l’
instabilità atmosferica su tutto il
territorio italiano.
Meteo: caos di Primavera, che sta succedendo?