Meravigliosi elefanti! Preparano veri e propri programmi di viaggio per risparmiare energia, lo dimostra uno studio
Incredibile ma vero: gli elefanti africani fanno “bilanci di risorse” e pianificano i loro viaggi sulla base delle proprio disponibilità e dei costi energetici. Lo dimostra uno studio guidato dall’Università di Lena (Germania) che apre un’altra porta sulla conoscenza di questi meravigliosi animali e che potrebbe fornire informazioni cruciali per aiutare a proteggere loro e...

Incredibile ma vero: gli elefanti africani fanno “bilanci di risorse” e pianificano i loro viaggi sulla base delle proprio disponibilità e dei costi energetici. Lo dimostra uno studio guidato dall’Università di Lena (Germania) che apre un’altra porta sulla conoscenza di questi meravigliosi animali e che potrebbe fornire informazioni cruciali per aiutare a proteggere loro e il loro habitat.
Gli elefanti sono enormi erbivori che pesano diverse tonnellate, per questo devono consumare ogni giorno grandi quantità di vegetazione ipocalorica. Tuttavia, le loro dimensioni implicano che trovare cibo costi uno sforzo fisico significativo.
Comprendere come gli elefanti si muovono nel paesaggio è essenziale per progettare strategie di conservazione efficaci, anche perché – come al solito – la frammentazione dell’habitat e le attività umane continuano a minacciare le popolazioni. Ma fino ad ora, i principali fattori trainanti dietro i movimenti degli elefanti non erano chiari.
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©Journal of Animal Ecology
I risultati del lavoro
L’analisi ha mostrato che gli elefanti preferiscono fortemente i paesaggi con costi di spostamento inferiori, con il 94% degli esemplari oggetto della ricerca che evita pendii ripidi e terreni accidentati: questa osservazione suggerisce che gli animali sono consapevoli dell’ambiente circostante, pertanto che sono in grado di prendere decisioni in termini di costi-benefici, scegliendo i percorsi più efficienti dal punto di vista energetico.
Gli elefanti selezionano attivamente anche aree con una maggiore produttività della vegetazione: il 93%, in particolare, ha mostrato una preferenza per ambienti ricchi di risorse, tra cui l’acqua, anche se i singoli elefanti possono rispondere in modo diverso quando si tratta di fonti d’acqua, infatti alcuni rimangono vicino alle sorgenti, mentre altri si allontanano, dimostrando che le loro scelte di spostamento sono più complesse rispetto al viaggio verso il fiume o lo stagno più vicino.

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Inoltre, gli elefanti che si muovono velocemente evitano ancora di più terreni difficili e più costosi dal punto di vista energetico: il 74% degli individui ha evitato aree costose quando si muoveva lentamente, percentuale che aumentava all’87% quando si muoveva a velocità intermedie e al 93% quando si muoveva velocemente. Questo risultato suggerisce che gli animali bilanciano attentamente sforzo ed efficienza energetica, soprattutto durante i lunghi viaggi.
Sebbene siano necessarie ricerche più dettagliate per comprendere appieno come un elefante utilizza il suo habitat – spiega Fritz Vollrath, coautore del lavoro – questo studio identifica un fattore decisionale centrale per gli elefanti in viaggio: risparmiare energia ogni volta che è possibile

©Journal of Animal Ecology
Come è stato svolto lo studio
Il nuovo ha utilizzato i dati di tracciamento GPS di 157 elefanti africani raccolti in un periodo di 22 anni (1998-2020) nel Kenya settentrionale, raccolti da ‘Save the Elephants’, un ente no-profit per la ricerca e la conservazione con sede in Kenya e registrato nel Regno Unito.

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Per l’analisi di tali dati, i ricercatori hanno invece utilizzato un innovativo metodo di modellazione chiamato ENERSCAPE, che stima i costi energetici del movimento in base alla massa corporea e alla pendenza del terreno.
In particolare, integrando queste stime con i dati satellitari sulla produttività della vegetazione e sulla disponibilità di acqua, gli scienziati hanno costruito paesaggi energetici dettagliati in grado di spiegare le decisioni di movimento degli animali.
Per tracciare le conclusioni, è stato usato infine un approccio statistico che confronta i luoghi che gli elefanti hanno effettivamente visitato con altre aree vicine che avrebbero potuto scegliere ma non hanno fatto. In questo modo, i ricercatori hanno identificato quali fattori ambientali svolgono un ruolo nelle decisioni di spostamento degli elefanti e nella selezione dell’habitat.
Le implicazioni e le possibili applicazioni dello studio
Questi risultati hanno applicazioni dirette per la conservazione della fauna selvatica e potrebbero aiutare a guidare la progettazione di aree protette e corridoi di migrazione per ridurre i conflitti con gli esseri umani.
Lo studio suggerisce però anche che le strategie di conservazione dovrebbero tenere conto delle differenze individuali nelle preferenze di habitat, in particolare per quanto riguarda l’accesso all’acqua e potrebbe essere di aiuto per prevedere come gli spostamenti degli elefanti potrebbero rispondere al cambiamento climatico, che influisce sia sui costi energetici dello spostamento, sia sulla disponibilità di cibo e acqua.
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Questi nuovi risultati hanno importanti implicazioni per la valutazione e la pianificazione di misure di conservazione e ripristino – riferisce in conclusione Emilio Berti, primo autore della ricerca – tenendo conto esplicitamente dei costi energetici dello spostamento
In futuro, i ricercatori intendono perfezionare i modelli di paesaggio energetico introducendo fattori aggiuntivi, come i cambiamenti stagionali, i disturbi umani e l’impatto dei cambiamenti climatici sugli spostamenti degli elefanti.
Il lavoro è stato pubblicato sul Journal of Animal Ecology.
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Fonti: Università di Lena / Journal of Animal Ecology
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