Maurizio Bormolini: “Il segreto è la competizione interna tra italiani. Sto già studiando la pista olimpica”

Maurizio Bormolini è stato uno degli ospiti di Salotto Bianco, l’approfondimento dedicato agli sport invernali in onda sul canale Youtube di OA Sport e condotta da Dario Puppo (giornalista/telecronista di Eurosport) e da Massimiliano Ambesi (giornalista/analista di Eurosport). Il livignasco ha parlato della stagione strepitosa vissuta da lui e dalla squadra italiana di snowboard alpino, […]

Mar 6, 2025 - 19:28
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Maurizio Bormolini: “Il segreto è la competizione interna tra italiani. Sto già studiando la pista olimpica”

Maurizio Bormolini è stato uno degli ospiti di Salotto Bianco, l’approfondimento dedicato agli sport invernali in onda sul canale Youtube di OA Sport e condotta da Dario Puppo (giornalista/telecronista di Eurosport) e da Massimiliano Ambesi (giornalista/analista di Eurosport). Il livignasco ha parlato della stagione strepitosa vissuta da lui e dalla squadra italiana di snowboard alpino, con le sue affermazioni nella classifica generale e quella di gigante parallelo.

Adesso sono più tranquillo e so di avere i mezzi per potermela giocare. La convinzione è in grande crescita. Siamo uno squadrone, abbiamo fatto una stagione importantissima“, le prime parole di Bormolini, ricordando le tre vittorie e i sette podi personali. La compagine tricolore, invece, ha collezionato ben 10 successi e 25 top-3 nel computo complessivo in Coppa del Mondo.

E l’annata non è ancora finita. “La forza della nostra squadra è la competizione che c’è nel gruppo, nel senso che bisogna spingere per emergere. La qualificazione ai Mondiali (20-29 marzo a Engadina, in Svizzera, ndr.) è stata una battaglia e fino all’ultima gara era tutto aperto“, ha sottolineato lo snowboarder nostrano.

Il pensiero poi va anche alle Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026, con le gare che si disputeranno a Livigno, su una pista che Maurizio conosce molto bene, appuntamento di casa per eccellenza: “Sono cresciuto qui, conosco la pista come le mie tasche. Sarebbe bello che nel programma olimpico ci fosse spazio anche per lo slalom parallelo e la prova a squadre. Sembra che tra PSL e PGS non ci sia differenza, ma per noi che gareggiamo ci sono tratti distintivi molto chiari. Nel senso, se si va forte in gigante, non è detto che sia lo stesso in slalom, perché c’è una preparazione diversa“.

Slalom con cui è iniziato il percorso di Bormolini di altissimo livello, citando i suoi primi sette podi nel massimo circuito internazionale, con la tappa di Bad Gastein particolarmente apprezzata (prima vittoria il 10 gennaio 2023) e poi il feeling si è spostato verso il gigante: “Secondo me la grossa differenza deriva da come si è lavorato con i materiali, che ho sviluppato tanto nelle ultime tre stagioni. È stato un crescendo in gigante. Probabilmente, sono diventato più maturo e quindi ho più pazienza nell’aspettare il tempismo giusto (sorride, ndr). L’esperienza poi fa tanta la differenza e noi l’esempio ce l’abbiamo in casa con Roland Fischnaller (vittorioso a 44 anni nei primi dei due giganti nell’ultima tappa a Krynica, ndr). Se sei bravo a gestire la parte di tracciato favorevole e quella che crea maggiori problemi, si ottiene il risultato. Del resto sia lui che Prommegger sono riusciti a battermi nell’ultimo appuntamento anche per questo. Con le vecchie volpi è sempre così…“.

L’azzurro ha poi fatto una rivelazione sull’andamento sul secondo gigante parallelo in Polonia, dove sembrava che la vittoria fosse cosa ormai fatta e invece poi Prommegger…: “C’erano delle differenze nei tracciati nelle varie fasi: il blu, dove ero io, era più veloce nella prima parte, mentre nelle ultime porte si faceva più fatica. Lui era su quello rosso dove c’era una porta un po’ difficile, che aveva sbagliato in semifinale. Ha fatto tesoro di quell’errore ed è stato freddissimo. Io sapevo nella parte bassa di avere una linea un po’ obbligata, ho provato a spingere, ma alla fine è arrivato davanti per sei centesimi“.

Una determinazione e una voglia di vincere che per Bormolini affonda le radici dai suoi inizi: “I miei genitori hanno un albergo e non si aspettavano grandi risultati, anche perché vengo da una famiglia in cui non c’è una grande cultura sportiva. Il fatto di voler dimostrare che c’era quella voglia di vincere mi ha dato una mano per emergere. Mi accorgo che in gara è il momento in cui mi diverto di più. Logico è bello vincere o salire sul podio, ma io parlo proprio di quella sensazione di dare tutto per battere l’avversario. Nelle ultime tre stagioni, tra l’altro, sono anche migliorato nella sfida col cronometro, lavorando sodo in allenamento. Prima non cercavo il tempo, ma mi sono reso conto di quanto sia importante, anche perché poi se sei davanti in qualifica puoi scegliere il tracciato e in certe situazioni è un vantaggio“.

Olimpiadi in casa e Bormolini rivela un vantaggio che gli atleti azzurri potranno avere: “Molto importante conoscere la qualità della neve, più che il pendio e il tracciato, e cosa si può fare per essere veloci. A livello di linee si può studiare tanto, per fare la differenza rispetto agli altri, che non possono conoscere la pista come noi. Abbiamo testato qualcosina già in questi giorni. Prima preferivo la neve morbida e invece ora è meglio il ghiaccio, anche se non è che mi dispiaccia la neve che offre più grip“.

Si pensa alla prossima tappa di Coppa del Mondo a Winterberg (15-16 marzo). Una contesa che coinvolge anche gli altri azzurri Gabriel Messner e Daniele Bagozza, secondo e terzo della graduatoria alle spalle dell’austriaco Arvid Aunder e distanti rispettivamente 3 e 11 lunghezze. Il livignasco è a -61. “Winterberg è un altro obiettivo. Quest’anno in slalom sono andato bene nella prima gara in Cina, mentre nella seconda no. A Bad Gastein ho buttato la gara e, siccome è una specialità a cui tengo, proverò a dare tutto. Sarebbe fantastico. Chiunque la vinca, spero sia uno di noi, abbiamo fatto una stagione pazzesca“, ha dichiarato Bormolini.

E in vista dei Mondiali: “Discutevamo un po’ tra noi sui soli quattro posti per nazione e sul livello. Noi siamo in sette tra i primi 16 in classifica. In questo modo, vengono a mancare nomi che avrebbero potuto giocarsi una medaglia. Servirà spingere fin dalle qualifiche, la pista la conosco“.

VIDEO INTERVISTA SALOTTO BIANCO