Matteo Berrettini più forte del dolore! Batte Giron in rimonta a Madrid, ma preoccupano gli addominali
Matteo Berrettini è più forte del dolore che lo penalizza per quasi tutta la partita e riesce finalmente a sfatare il tabù Marcos Giron. Il tennista italiano supera, in rimonta, lo statunitense per 6-7(3) 7-6(6) 6-1 in due ore e trentacinque minuti e approda ai sedicesimi di finale del torneo ATP di Madrid contro l’inglese […]

Matteo Berrettini è più forte del dolore che lo penalizza per quasi tutta la partita e riesce finalmente a sfatare il tabù Marcos Giron. Il tennista italiano supera, in rimonta, lo statunitense per 6-7(3) 7-6(6) 6-1 in due ore e trentacinque minuti e approda ai sedicesimi di finale del torneo ATP di Madrid contro l’inglese Jack Draper. A preoccupare però è il problema alla zona addominale che ha limitato il giocatore romano per tutta la partita, bisognerà quindi verificare le condizioni fisiche prima di assumere qualsiasi decisione.
Il giocatore romano inizia difendendo, a 15, la battuta, l’avversario replica, ai vantaggi, per l’1-1. Berrettini firma, ancora a 15, il 2-1 e non sfrutta due palle per il potenziale 3-1, grida vendetta la volee di rovescio sbagliata sul 30-40. I due turni di servizio successivi non riservano sorprese, nel settimo game il giocatore italiano risolve le prime difficoltà sulla propria battuta con l’ace e la combinazione servizio-diritto. La situazione si ripete sul 4-4, il californiano recupera sul 30-30, la testa di serie numero 30 ne esce con il diritto e nel successivo game si porta sullo 0-40 e si procura tre set point, opportunità annullate dal rivale per il 5-5. Diventa quasi inevitabile la conclusione al tie-break da cui Giron, bravo a capitalizzare gli errori del rivale, esce vincitore per 7-3.
Giron apre la seconda partita siglando a 15 l’1-0, Berrettini impatta sull’1-1 con due ace. L’americano timbra, a 15, il 2-1, l’italiano difende la sua battuta per il 2-2, non riesce però ad incidere su quella dell’avversario lasciandogli campo libero per il 3-2. L’urlo liberatorio lanciato sul 3-3 non sblocca il tennista romano, il giocatore statunitense incamera, a zero, il 4-3. Sul 4-4 Berrettini sale 0-30, il suo avversario però colleziona quattro punti consecutivi per il 5-4, si prosegue seguendo i servizi fino al 6-6. Il titolare della testa di serie numero 30 rompe l’equilibrio sul 5-4, si procura due set point non sfruttati e alla terza opportunità concretizza l’8-6 che rimanda il verdetto al terzo set.
Prima dell’inizio della frazione decisiva Berrettini manifesta evidenti problemi alla zona addominale per cui richiede l’intervento del fisioterapista. Al suo arrivo il portacolori italiano spiega la natura del problema, e, dopo un breve conciliabolo, richiede il Medical Time Out, nel corso del quale viene massaggiato nella zona addominale anteriore e posteriore. Il giocatore italiano tiene a 15 il servizio inaugurale e, sfruttando gli errori del rivale, firma il break del 2-0 per poi allungare ulteriormente sul 3-0 grazie alle bordate scagliate con il diritto. Il tennista italiano ottiene, a 15, il break del 4-0 e, contro un avversario abbandonato dai suoi colpi e in black-out prolungato, ritrova profondità nei colpi, si scioglie e chiude, al primo match point, sul 6-1.
Berrettini piazza 12 ace, serve il 77% di prime palle e ottiene più punti del rivale sulle due palle di servizio. Il giocatore romano piazza 42 colpi vincenti, con un saldo di + 34 nel rapporto con gli errori gratuiti e si aggiudica il computo totale dei punti per 109 a 93.