Mancata dichiarazione dei redditi: conseguenze
La dichiarazione dei redditi in Italia è un obbligo per tutti i soggetti fiscalmente residenti che hanno percepito redditi. Si tratta di una scadenza che tutti devono seguire, anche se ci sono alcuni limiti di reddito annuale entro cui si è ancora esonerati. Ma cosa accade se non si presenta correttamente la dichiarazione dei redditi, […] L'articolo Mancata dichiarazione dei redditi: conseguenze proviene da Fiscomania.

La dichiarazione dei redditi in Italia è un obbligo per tutti i soggetti fiscalmente residenti che hanno percepito redditi. Si tratta di una scadenza che tutti devono seguire, anche se ci sono alcuni limiti di reddito annuale entro cui si è ancora esonerati. Ma cosa accade se non si presenta correttamente la dichiarazione dei redditi, entro le date prefissate per la scadenza? In questo caso bisogna distinguere il caso di ritardo nella presentazione, rispetto alla non presentazione della dichiarazione dei redditi.
La scadenza varia in base alla tipologia di documento, è il 30 settembre (per il 730) e il 31 ottobre (per il modello Redditi PF). Tuttavia è possibile presentare tutte le informazioni reddituali già dal mese di maggio. Ricordiamo anche, che dal 15 maggio l’Agenzia delle Entrate permette la possibilità di modificare e trasmettere il proprio Modello 730 precompilato.
Se non si adempie nei termini alla presentazione si può incorrere in sanzioni amministrative ed in alcuni casi anche penali.
Le scadenze per la dichiarazione dei redditi
Il Modello 730 ed il Modello Redditi sono usati da soggetti diversi, e anche i termini di presentazione sono diversi:
- La scadenza per la presentazione del Modello 730 è il 30 settembre, può essere presentata direttamente online o rivolgendosi a Centri di assistenza fiscale (Caf), professionisti abilitati o al sostituto d’imposta (cioè al proprio datore di lavoro);
- La scadenza per la presentazione del Modello Redditi PF è il 31 ottobre, può essere presentato online o rivolgendosi a Centri di assistenza fiscale (Caf), professionisti abilitati.
Le persone fisiche non residenti che al momento della presentazione della dichiarazione si trovano all’estero la possono inviare entro il 31 ottobre a mezzo raccomandata o altro mezzo equivalente.
Mancata presentazione della dichiarazione dei redditi: quando si verifica?
Il primo aspetto da considerare è quando si è di fronte ad una situazione di mancata presentazione della dichiarazione dei redditi. In particolare, si è di fronte ad una situazione di dichiarazione omessa quando il modello reddituale non è stato presentato nei 90 giorni successivi alla sua scadenza ordinaria. Ad esempio, per il modello Redditi PF la dichiarazione del 2024 è omessa se non è stata presentata entro il 29 gennaio 2026. Se viene presentata oltre il termine ordinario del 31 ottobre ma entro il 29 gennaio, è considerata “tardiva” ed è dovuta una sanzione di 250 euro riducibile con ravvedimento operoso. Successivamente a questa data la dichiarazione diventa omessa, e rimane tale anche se presentata.
Sanzioni amministrative in caso di mancata dichiarazione dei redditi
In caso di omessa presentazione della dichiarazione dei redditi il contribuente che ne era tenuto e che, quindi, non ha versato le relative imposte può incorrere, in caso di accertamento, nelle seguenti sanzioni amministrative:
- Sanzioni per i redditi: sanzione amministrativa fissa del 120% dell’imposta dovuta e non versata (con un minimo di 250 euro). Non trova più applicazione l’aumento del terzo per i redditi esteri non dichiarati. Inoltre, è stata prevista una sanzione ridotta del 75% se il contribuente, prima di un controllo, presenta la dichiarazione omessa;
- Nel caso in cui non siano dovute imposte è prevista, invece, una sanzione da 250 euro a 1.000 euro, aumentabile fino al doppio nei confronti dei soggetti obbligati alla tenuta delle scritture contabili. La base della sanzione è costituita “dall’ammontare delle imposte relative agli imponibili accertati, al netto delle ritenute alla fonte operate sui redditi accertati e delle detrazioni spettanti” (C.M. 25.1.99 n. 23).
Le sanzioni sono applicate dall’Agenzia delle Entrate in caso di accertamento della posizione irregolare del contribuente.
Le sanzioni penali
La fattispecie di mancata presentazione della dichiarazione dei redditi può comportare anche l’applicazione di sanzioni penali. Si tratta del reato di omessa dichiarazione previsto dall’art. 5 del D.Lgs. n. 74/00.
La fattispecie di reato si commette quando il contribuente, al fine di evadere le imposte sui redditi, non presenta, essendovi obbligato, la dichiarazione annuale, non avendo versato imposte oltre la soglia di 50.000 euro (per ogni singola dichiarazione omessa).
Inoltre, secondo costante giurisprudenza, il reato di omessa presentazione della dichiarazione, non si consuma al momento della scadenza di presentazione della dichiarazione, ma allo spirare dei 90 giorni successivi. Tuttavia, se l’importo di imposta, sanzioni ed interessi viene pagato prima dell’inizio del dibattimento (del primo grado del processo) il reato viene depenalizzato.
Ravvedimento operoso: di cosa si tratta
In caso presentazione tardiva, è possibile chiedere di procedere tramite ravvedimento operoso (art. 13 del D.Lgs. n. 472/97). Si tratta di una operazione per cui il soggetto interessato provvede al pagamento delle tasse dovute con sanzioni ridotte.
Tuttavia questa possibilità è limitata solamente ai casi in cui il contribuente è ancora in tempo per la presentazione della dichiarazione dei redditi tardiva, ovvero entro 90 giorni dalla scadenza effettiva.
Un’altra possibilità è quella di procedere con la dichiarazione integrativa, che va a correggere eventuali errori commessi nella prima dichiarazione dei redditi presentata. In questo caso è necessario versare le imposte dovute in base all’errore di presentazione commesso in precedenza, quando queste sono state omesse.
Mancata presentazione della dichiarazione e controlli del fisco
Il fisco procede con i controlli per limitare i casi di evasione fiscale, ovvero di mancato versamento delle imposte dovute allo stato, previa mancata presentazione dei redditi cumulati durante l’anno. Può quindi accadere che le imposte siano state versate, ma non sia stata presentata alcuna dichiarazione dei redditi.
In questo caso, come visto prima, le sanzioni saranno di minore entità rispetto al caso in cui le tasse non sono state pagate. L’Agenzia delle Entrate che effettua i controlli può anche notificare il mancato pagamento delle imposte, o la mancata presentazione delle dichiarazioni, dopo diversi anni, che possono andare anche da 5 a 7.
Nei peggiori dei casi ci si può imbattere in un vero e proprio reato per omessa dichiarazione. Si tratta di quei casi in cui i redditi non dichiarati corrispondono a cifre superiori a 50.000 euro di imposte evase. Nel caso in cui quindi non sono state pagate allo stato imposte superiori a queste cifre, è previsto anche il carcere. Questo, in quanto si tratta di un grave reato di evasione del fiscale.
Consulenza fiscale online
La mancata presentazione della dichiarazione dei redditi è un problema che persiste, riflettendo non solo una sfida per l’efficienza fiscale ma anche una questione di equità sociale. Questa pratica erode la base imponibile, limitando le risorse disponibili per servizi pubblici fondamentali e trasferendo di fatto un onere maggiore sui contribuenti onesti.
Le cause di questa problematica sono molteplici e comprendono:
- La complessità del sistema fiscale italiano;
- La percezione di inefficacia nella gestione delle risorse pubbliche;
- Un senso diffuso di ingiustizia fiscale.
Inoltre, la crisi economica e la recente pandemia hanno finito per aggravare la situazione, spingendo alcuni contribuenti verso l’evasione fiscale come soluzione temporanea a difficoltà finanziarie immediate.
Tuttavia, occorre tenere in considerazione l’attività di controllo dell’Amministrazione finanziaria e le conseguenze che si potrebbero avere. Questo, sia in termini di sanzioni amministrative che penali. Per questo è opportuno analizzare la propria situazione assieme ad un dottore commercialista per valutare gli scenari a disposizione.
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