Lungo periodo e diversificazione rimangono sempre validi

Nonostante il recente rimbalzo dei principali indici, l'incertezza potrebbe persistere nei prossimi mesi e potremmo assistere a una maggiore volatilità in futuro.A cura di Antonio Tognoli, Responsabile Macro Analisi e Comunicazione presso Corporate Family Office SIM

Mag 7, 2025 - 09:38
 0
Lungo periodo e diversificazione rimangono sempre validi

Meeting della Fed oggi in cui difficilmente verranno toccati i tassi: secondo il FedWatch Tool, il 97% dei trader non si aspetta nessuna riduzione e il 68% non se l’aspetta nemmeno nel meeting del 18 giugno. Sarà importante quindi capire dalla conferenza stampa di Powell post-riunione, l’approfondimento su come la Fed valuta lo stato del mercato del lavoro e dell'economia e soprattutto l'impatto che i potenziali dazi stanno avendo sul processo di disinflazione. La Fed pubblicherà anche un'analisi aggiornata della situazione finanziaria dei consumatori attraverso il suo rapporto sul credito al consumo. Come noto, i consumatori hanno recentemente ridotto il ricorso al credito e questo potrebbe indicare un cambiamento nelle abitudini di spesa.

A livello di dati, oggi alle 8:00 sono previsti gli ordini all’industria della Germania MoM di marzo (stima +1.1% contro zero in febbraio), alle 10:00 le vendite al dettaglio MoM di marzo dell’Italia (stima +0.2% contro +0.1% di febbraio), mentre alle 11:00 le vendite al dettaglio MoM di marzo dell’Europa (stima -0.1% contro +0.3% di febbraio).

Poco dopo l’annuncio della sospensione dei dazi per 90 giorni, l'andamento dei mercati è stato in gran parte trainato dagli ultimi sviluppi nei negoziati commerciali. In particolare le azioni hanno ricevuto una spinta dalla notizia che la Cina era interessata a raggiungere un accordo commerciale, dopo aver precedentemente lasciato intendere che spettasse all'amministrazione Trump avviare i negoziati. Le notizie sulla Cina seguono le recenti dichiarazioni dell'amministrazione Trump secondo cui stava negoziando con un massimo di 100 partner commerciali e aveva lasciato intendere che un accordo potrebbe essere imminente con almeno un paese.

I commenti incoraggianti provenienti dalla Casa Bianca hanno portato gli investitori a essere sempre più ottimisti sul fatto che Trump ammorbidirà il suo approccio al commercio, riducendo di conseguenza la probabilità di una recessione. Pur riconoscendo la possibilità che vengano stipulati accordi commerciali che ridurranno il livello dei dazi sulle importazioni rispetto ai livelli inizialmente annunciati, continuiamo a credere che l'amministrazione sia determinata ad applicare dazi nell'ambito dei suoi sforzi per riorientare l'economia globale e il ruolo degli Stati Uniti in essa.

Pertanto, riteniamo che il forte rimbalzo dei titoli azionari nelle ultime due settimane suggerisca che i rischi derivanti da un cambiamento così significativo nell'economia globale probabilmente non si riflettano pienamente nel comportamento degli investitori. Finché non saranno conclusi accordi commerciali definitivi, i loro impatti non saranno riflessi nei dati concreti (come i dati sull'occupazione e sulle vendite). Riteniamo che sia quindi prematuro trarre conclusioni su come si evolverà la situazione.

Certo, i dati concreti offrono una visione contrastante dell'economia: l'ultimo rapporto sull'occupazione mostra un mercato in via di normalizzazione ma ancora solido, mentre la stima iniziale del PIL del primo trimestre è stata inferiore alle aspettative. Allo stesso modo, i cosiddetti "soft report" continuano a indicare rischi di rallentamento e aumento dei prezzi a seguito di nuovi dazi.

Tuttavia, questi report offrono un'istantanea dell'economia prima che la maggior parte delle politiche di Trump siano state implementate. Oltre ai dazi, le imprese saranno probabilmente interessate dalle modifiche al codice fiscale e dalla deregolamentazione. In parole povere, crediamo che, nonostante il recente rimbalzo dei principali indici, l'incertezza persisterà nei prossimi mesi e potremmo assistere a una maggiore volatilità in futuro.

Per gli investitori questo significa che il modo migliore per affrontare l’incertezza sia concentrarsi sul lungo termine e diversificare i portafogli per evitare di concentrarsi troppo su un singolo segmento di mercato o su una singola classe di attività.