Meta rende social l’IA, si potranno vedere le domande dei propri amici
Meta sta provando a inserire all'interno dei propri social il suo assistente IA, con una serie di nuove funzioni, tra cui la possibilità di condividerne le risposte con gli amici

Meta sta introducendo il proprio assistente di intelligenza artificiale all’interno di molti dei propri prodotti. In Italia è stato possibile vederlo comparire dentro WhatsApp, ma il piccolo cerchio blu sarà sempre più presente in futuro in tutti i social gestiti dalla società di Mark Zuckerberg.
Si tratta di una tendenza molto diffusa nel mercato. Le aziende stanno cercando di giustificare gli enormi investimenti nell’IA aumentandone gli utenti attraverso i canali che hanno da disposizione. Google lo fa attraverso il suo motore di ricerca, Apple attraverso i propri iPhone e Meta, appunto, con WhatsApp, Facebook e Instagram, inserendo però anche novità inaspettate.
Il nuovo feed Discover di Meta AI
La prima mossa unica da parte di Meta è stata la creazione di un feed chiamato Discover. Questa schermata a scorrimento permetterà di vedere come i propri amici hanno interagito con Meta AI. La condivisione dei prompt inseriti e delle risposte sarà volontaria, ma si tratta comunque di una prima volta per gli assistenti IA.
Altre società hanno già provato a integrare l’intelligenza artificiale con i social. X (l’ex Twitter) utilizza molto Gork, l’IA creata dalla società Xai, di proprietà sempre di Elon Musk. Ma nessuno aveva mai pensato alla possibilità di far diventare i risultati di risposta dei chatbot un contenuto.
L’obiettivo è stimolare in questo modo l’utilizzo di Meta AI, in maniera simile a quanto fanno le aziende quando si fanno pubblicità attraverso gli influencer. Il fine è sempre quello di aumentare il numero di utenti, nella rincorsa al vantaggio competitivo che ChatGPT ha guadagnato in questi due anni di quasi monopolio del settore.
Meta AI punterà molto sulla voce
Un altro punto su cui Meta sembra voler puntare molto è quello degli assistenti vocali. In una versione beta, quindi ancora in fase di test, dall’IA della società di Mark Zuckerberg, è stata implementata la tecnologia “full-duplex”, che permette conversazioni più realistiche e avanzate con l’assistente.
Si tratta di un sistema molto simile a quello utilizzato dalla modalità vocale avanzata di ChatGPT e, secondo i primi risultati, l’effetto che si ottiene è effettivamente comparabile a quello del più famoso chatbot al mondo. Questa versione di Meta AI ha però ancora un difetto rispetto alla concorrenza: non è in grado di accedere alle informazioni da internet in tempo reale, come se fosse un motore di ricerca.
L’assistente vocale potrebbe essere integrato in futuro nei Meta smart glasses, gli occhiali smart creati in collaborazione con l’italiana Luxottica attraverso il brand Ray-Ban, che hanno ottenuto un buon successo e sono gli unici dispositivi indossabili di questo tipo sul mercato.
Un assistente personalizzato
Infine, Meta ha intenzione di sfruttare una delle sue risorse più importanti per distinguere il proprio assistente vocale dagli altri. L’azienda infatti è forse quella che al mondo ha la capacità di profilazione dei propri utenti più avanzata. Attraverso i suoi social, soprattutto Facebook e Instagram, ha infatti accesso a un’enorme mole di dati personali.
Anche se l’utilizzo di questi dati per l’addestramento dell’IA è contestato, nulla impedisce a Meta di sfruttare le informazioni presenti nei profili di Facebook e Instagram di milioni di persone per personalizzare le preferenze, il comportamento e le risposte del proprio chatbot.