L’Ue approva i controdazi sui prodotti Usa: prime tariffe dal 15 aprile
L’apposito comitato tecnico della Commissione europea ha approvato oggi le prime contromisure ai dazi statunitensi, che così potranno scattare già a partire dal prossimo 15 aprile. Con il solo voto contrario dell’Ungheria, Bruxelles ha ottenuto il via libera dai 27 Stati membri per rispondere all’aumento delle tariffe doganali statunitensi, rifacendosi – in tre diverse fasi – […]

L’apposito comitato tecnico della Commissione europea ha approvato oggi le prime contromisure ai dazi statunitensi, che così potranno scattare già a partire dal prossimo 15 aprile. Con il solo voto contrario dell’Ungheria, Bruxelles ha ottenuto il via libera dai 27 Stati membri per rispondere all’aumento delle tariffe doganali statunitensi, rifacendosi – in tre diverse fasi – su circa 22 miliardi di euro di merci americane quali soia e motociclette.
Contro dazi europei: quali prodotti Usa colpiranno e quando entreranno in vigore
Le nuove tariffe comunitarie, che per la gran parte dei prodotti statunitensi colpiti sono fissate al 25%, si applicheranno infatti tre tranche: la prima dal 15 aprile, la seconda dal 16 maggio, la terza dal primo dicembre.
Il primo pacchetto di contro-dazi prevede l’attivazione delle contromisure già preparate nel 2018 e poi sospese, che prenderanno di mira le moto, gli yacht, i jeans, le t-shirt, il burro d’arachidi, il succo d’arancia, il tabacco da masticare e il mais dolce provenienti dagli Stati Uniti. La seconda tranche invece aumenterà le aliquote per una serie di prodotti agroalimentari e industriali esportati dagli stati di provata fede repubblicana: come la Louisiana, da cui proviene gran parte della soia statunitense importata nell’Ue; il Nebraska, che in Europa esporta soprattutto manzo; il Kansas, che vende pollame; o Georgia, Virginia e Alabama, grandi produttrici di legname e prodotti derivati. A questa lista si aggiungeranno poi anche materie plastiche e tessuti; utensili per la casa; elettrodomestici come stufe, congelatori e tosaerba; e prodotti agroalimentari come zucchero, uova, noci e verdure.
L’escalation della guerra commerciale
Il consenso al provvedimento, che per essere bocciato avrebbe richiesto il voto contrario di almeno 14 Paesi, è stato quasi unanime, con l’assenso di 26 su 27 Stati membri. Va notato che queste contromisure sono state studiate soltanto in risposta ai dazi del 25 per cento imposti dall’amministrazione Trump sull’importazione negli Usa di acciaio e alluminio. Per quanto riguarda la reazione comunitaria alle cosiddette tariffe “reciproche” del 20 per cento su tutti i prodotti provenienti dall’Ue venduti negli Stati Uniti; all’aumento al 25 per cento dell’aliquota doganale sulle automobili realizzate in Europa; e alle prossime misure simili annunciate dalla Casa bianca sul settore farmaceutico, la Commissione presenterà, forse già dalla prossima settimana, una serie di nuove contromisure.
Per ritirare i dazi, il presidente Donald Trump ha chiesto all’Ue di ridurre il proprio surplus commerciale con gli Stati Uniti, impegnandosi ad esempio ad acquistare 350 miliardi di dollari di “energia” dagli Usa e riducendo gli standard legali minimi per i prodotti vendibili in Europa. Intanto l’Unione ha proposto di azzerare reciprocamente le tariffe sui beni industriali venduti tra le due sponde dell’Atlantico ma per la Casa bianca questa proposta non è sufficiente.