L’ostello viene disinfestato dalle cimici dei letti, turiste muoiono dopo violenti attacchi di vomito: “Possibile avvelenamento da pesticidi”

Era il viaggio dei suoi sogni: fare un tour completo dell’Asia e raccontarlo ai suoi diecimila follower sui social. Dopo mesi di ricerche e itinerari ben congegnati, decide di cominciare in Sri Lanka, ma, dopo pochi giorni, inizia a sentirsi male: nausea, violenti attacchi di vomito e difficoltà respiratorie. Segue il ricovero in ospedale, dove, però, i medici non riescono a salvarla. Sarebbe questa la dinamica che avrebbe portato alla morte dell’influencer britannica di 24 anni, Ebony McIntosh, che, durante i suoi primi giorni a Colombo City, capitale del paese asiatico, ha iniziato ad accusare diversi sintomi, tra cui vomito e difficoltà a respirare. Secondo quanto riporta il Daily Mail, le cause del decesso non sono ancora state accertate, ma gli inquirenti indagano sulla possibilità di un avvelenamento da pesticidi nocivi usati, pochi giorni prima che la 24enne si sentisse male, per trattare un’infestazione da cimici dei letti in alcune stanze dell’ostello in cui soggiornava la vittima.

Ad alimentare questa ipotesi è il fatto che altri ospiti della struttura avrebbero accusato gli stessi sintomi di Ebony. E, oltre alla 24enne, anche un’altra ragazza, la 26enne tedesca Nadie Raguse, è morta poche ore dopo il ricovero in ospedale, avvenuto sempre a causa di vomito e nausea. L’amica con cui condivideva la stanza, anche lei con gli stessi sintomi, si è salvata e, al momento, sembrerebbe non essere più in pericolo di vita. Secondo quanto ricostruito dalle autorità locali, infatti, alcune stanze della struttura sarebbero state disinfestate proprio negli stessi giorni in cui hanno soggiornato le ragazze. Per questo motivo, la polizia sospetta che le sostanze usate potrebbero aver provocato i sintomi che poi avrebbero portato al loro decesso.

“Il 28 gennaio, Ebony è partita da Heathrow per seguire il suo sogno di viaggiare in tutto il Sud est asiatico, partendo dallo Sri Lanka. Aveva trascorso mesi a fare ricerche, pianificare e preparare i suoi programmi per i mesi a venire – scrive la famiglia di McIntosh -. Il suo viaggio è stato brutalmente interrotto il 1° febbraio, quando si è sentita molto male nell’ostello in cui soggiornava. Lei e molti altri sono stati portati in ospedale per essere curati da sintomi come vomito, nausea e, nel caso di Ebony, anche difficoltà respiratorie. Lei è venuta a mancare l’1 febbraio, poche ore dopo il suo arrivo in ospedale, i medici non sono riusciti a salvare la nostra bellissima ragazza”, si legge su GoFundMe, dove i parenti della 24enne hanno aperto una raccolta fondi.

In seguito alla morte delle due ragazze, le autorità avrebbero deciso di chiudere l’ostello, in via precauzionale, per procedere con le indagini e stabilire con certezza le cause del decesso. Nel frattempo, è stata anche disposta l’autopsia sui corpi delle due donne, ma gli esami post mortem saranno effettuati dopo l’arrivo in Sri Lanka dei parenti, chiamati a completare tutte le procedure di riconoscimento delle vittime. Sembra, inoltre, che i sospetti della polizia siano ricaduti su un avvelenamento involontario: le camere infestate dalle cimici, infatti, sarebbero state trattate con la fosfina, una sostanza chimica, e poi sigillate per due giorni. Una volta riaperte, secondo la ricostruzione degli agenti, i vapori tossici avrebbero invaso le stanze adiacenti, tra cui quelle delle vittime, e causato i sintomi, che poi si sarebbero rivelati fatali per McIntosh e Raguse.

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