L’Italia registra meno brevetti: le richieste scendono del 4,5%

Il rimbalzo post-covid è finito. E insieme all’aumento del costo del denaro e al calo degli investimenti, che hanno condizionato l’Europa (e non solo) negli ultimi due anni, è possibile spiegare il rallentamento delle domande di brevetto giunte nel 2024 all’Ufficio europeo dei brevetti (European patent office – Epo), i cui dati saranno pubblicati questa mattina. […] L'articolo L’Italia registra meno brevetti: le richieste scendono del 4,5% proviene da Iusletter.

Mar 25, 2025 - 15:57
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L’Italia registra meno brevetti: le richieste scendono del 4,5%

Il rimbalzo post-covid è finito. E insieme all’aumento del costo del denaro e al calo degli investimenti, che hanno condizionato l’Europa (e non solo) negli ultimi due anni, è possibile spiegare il rallentamento delle domande di brevetto giunte nel 2024 all’Ufficio europeo dei brevetti (European patent office – Epo), i cui dati saranno pubblicati questa mattina.

In particolare, le domande italiane sono scivolate, nel 2024 a 4.853 (pari a -4,5% rispetto all’anno precedente). Il primo calo in dieci anni (se si esclude il -1,1% del 2022 che si risentiva degli anni e delle chiusure per covid) . Mentre, a livello complessivo, l’Epo ne ha ricevute da tutti i Paesi (compresi Cina, Usa, Corea e tutti quelli che ambiscono a una tutela brevettuale in Europa) 199.264 (-0,1% rispetto al 2023), dato che resta stabile dopo tre anni di forte crescita.

Nella classifica generale restiamo 11° e ci confermiamo al quinto posto tra i 27 Paesi Ue  – escluso ormai il Regno Unito che con oltre 6mila domande cresce del 3,1% –  dopo Germania (25.033, +0,1%), Francia (10.980 +1,1%), Paesi Bassi (7.054, +0%) e Svezia (4.936, -3,7 per cento).

«Dal 2015 – ha detto Roberta Romano Götsch, chief sustainability officer dell’Epo – i brevetti italiani sono cresciuti del 21,8%, quelli degli Stati aderenti a Epo del 13,3 per cento. E poi cresce il sistema del brevetto unitario, avviato nel 2023, nato per offrire una protezione brevettuale più semplice nei 18 Stati Ue che lo hanno ratificato con un unica domanda all’Epo. La protezione unitaria è stata richiesta nel 25,6% di tutti i brevetti europei concessi dall’Epo nel 2024 (oltre 28mila), in crescita del 17,5%sul 2023. L’Italia si è collocata sopra la media europea, con i titolari di brevetto richiedenti la protezione unitaria pari al 44% di tutti quelli europei concessi nel 2024».

Anche nel 2024, il maggior numero di domande riguarda il settore dei trasporti (449 domande ed una crescita del + 8,2 per cento). Segue l’handling – che comprende anche le tecnologie di imballaggio – stabile con +0,7% sul 2023.  Al terzo ci sono le “Altre macchine speciali” (331, un comparto che ne copre una vasta gamma). Seguono le tecnologie mediche (285) , che secondo i dati Epo, hanno visto un calo di brevetti di oltre il 18% in un anno. 

Per l’Italia, il settore tecnologico con la maggiore spinta propulsiva è quello di “motori, pompe e turbine” con un +28,6%, sebbene partendo da numeri più piccoli. A livello di singole aziende, invece, Coesia, Ferrari e Iveco Group si confermano anche nel 2024 le aziende italiane che hanno presentato più domande di brevetto europeo (rispettivamente 167, 136 e 55). Quest’anno, Leonardo entra nella Top 5 di questa classifica, a parità con Pirelli (entrambe con 49 domande) al 4° posto.

Ma da dove si brevetta? Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto rappresentano oltre il 60% di tutte le domande presentate da aziende e inventori italiani all’Epo. La Lombardia resta prima con 1.468 domande ma con una flessione del -9,7% rispetto al 2023. Seguono Emilia-Romagna (922; -3,8%) e Veneto (651; -4,3%), con il Piemonte al 4° posto (510 domande). Emerge il sorpasso della Toscana sul Lazio.

Tuttavia, su scala continentale, sono solo due le regioni italiane nella classifica delle prime 20 dell’Ue per numero di domande (l’anno scorso erano tre): la Lombardia arretra al 13° posto rispetto all’11° dello scorso anno e l’Emilia-Romagna è stabile al 17° posto. Il Veneto esce dalla classifica. 

In ogni caso, nel 2024, su scala globale, è la tecnologia per i computer – che include aspetti come l’IA, il machine learning e i modelli di riconoscimento – il settore leader, per la prima volta, con 16.815 domande di brevetto nel 2024. I settori “macchinari elettrici, apparecchi ed energia” hanno registrato la maggiore crescita lo scorso anno (+8,9% rispetto al 2023), grazie ai progressi nelle tecnologie per l’energia pulita, in particolare l’innovazione delle batterie (+24 per cento). Nel contempo, la “comunicazione digitale” – che ricomprende invenzioni sulle reti mobili – ha visto una flessione del 6,3 per cento.

«Nonostante l’incertezza politica ed economica, le aziende europee hanno presentato più domande – ha dichiarato António Campinos, presidente dell’Epo -. Ma per rimanere competitiva, l’Europa deve migliorare la sua capacità innovativa, soprattutto nelle tecnologie verdi, l’AI e i semiconduttori».

Infine, solo una domanda di brevetto su quattro, in Europa, include una donna inventrice. E l’Italia si colloca sotto la media, al 21 per cento. Ci surclassano Spagna (in testa con il 42%), Francia (32%) e Belgio (31 per cento).

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