L’eroe che non ti aspetti: le parate di Sommer hanno portato l’Inter in finale di Champions
Una locura. La semifinale di Champions League tra Inter e Barcellona giocatasi a San Siro entrerà nella storia del calcio. Un pazzesco 4-3 che ha permesso ai nerazzurri di tornare a giocarsi la finale del torneo, la seconda in tre anni. Nel giugno del 2023 perse 1-0 con il Manchester City di Guardiola disputando una […] L'articolo L’eroe che non ti aspetti: le parate di Sommer hanno portato l’Inter in finale di Champions proviene da Il Fatto Quotidiano.

Una locura. La semifinale di Champions League tra Inter e Barcellona giocatasi a San Siro entrerà nella storia del calcio. Un pazzesco 4-3 che ha permesso ai nerazzurri di tornare a giocarsi la finale del torneo, la seconda in tre anni. Nel giugno del 2023 perse 1-0 con il Manchester City di Guardiola disputando una gara alla pari con gli inglesi in cui l’allenatore catalano elesse come migliore in campo Andrè Onana, il portiere dell’Inter preso a parametro zero dall’Ajax e venduto poco dopo il match con i Citizens ai loro cugini del Manchester United per 50 milioni di euro. Sembrava che il camerunese fosse insostituibile. La dirigenza nerazzurra scelse di prendere un portiere d’esperienza come Yann Sommer dal Bayern Monaco, per poco meno di 7 milioni di euro, tra lo scettiscismo generale. Ora però, dopo la prestazione da Mvp con i blaugrana, nessuno potrà più permettersi di avere dei dubbi sul valore dello svizzero.
Le parate del 36enne hanno permesso all’Inter di restare in vita e di raccogliere le ultime briciole di energia rimaste per completare una contro rimonta da antologia. Se nel primo tempo è stato una sorta di spettatore non pagante, dalla ripresa ha dovuto trasformarsi in un muro di cemento. La prima di queste sensazionali parate è l’intervento su Eric Garcia al 56esimo, quando il Barcellona aveva segnato da poco il gol del momentaneo 2-1 proprio con il difensore spagnolo. A porta quasi libera, il calciatore del Barcellona si è fatto parare una conclusione a botta sicura da posizione ravvicinata che 99 volte su 100 finisce in rete. Sommer prima è scivolato, sembrava perdere il passo, ma poi è riuscito a mantenere la posizione e con un tuffo prodigioso ha impedito a Garcia di raddoppiare. L’altro clamoroso intervento è arrivato al 77esimo quando Yamal, praticamente da fermo, si inventa un tiro a giro sul secondo palo che lo svizzero ha neutralizzato con un balzo felino che ha fatto le fortune dell’Inter e dei fotografi. Ma è al 114esimo minuto che Sommer ha indossato i guanti di Julio Cesar e, proprio come fece l’Acchiappasogni su Messi al Camp Nou nel 2010, ha pizzicato con la punta delle dita un altro tiro di Yamal che ha permesso di congelare il risultato sul 4-3 per i nerazzurri.
“Sono molto felice, una partita incredibile. Forse l’ultima parata è stata speciale, perché Yamal è un giocatore fortissimo. Noi però ci abbiamo creduto fino alla fine”, ha detto un commosso Sommer ai microfoni di Sky Sport al termine del match. Le lacrime di gioia di un portiere che è arrivato a Milano per sostituirne uno che è stato il migliore in campo in una finale di Champions e ora, contro ogni pronostico, riporta l’Inter a giocarsi proprio quella partita. Il bellissimo gesto di Lautaro Martienz e compagni che spingono (letteralmente) il portiere nerazzurro sotto la Curva Nord a prendersi l’affetto della sua gente è l’immagine perfetta della magica serata dello svizzero in cui è riuscito a farsi applaudire da tutti i 75.504 tifosi presenti a San Siro, anche da chi aveva dubbi sulla sua affidabilità. Un pensiero che da ieri sera non sfiorerà più la mente di nessun interista.
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