L’effetto Trump sul settore auto: i numeri di Stellantis, Mercedes e Volkswagen

Le tariffe annunciate dall'Amministrazione USA hanno colpito un settore già in difficoltà a causa di problemi strutturali e di target di transizione troppo ambiziosi

Apr 30, 2025 - 13:53
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L’effetto Trump sul settore auto: i numeri di Stellantis, Mercedes e Volkswagen

La profonda crisi in cui versa i settore dell’auto in Europa è davanti agli occhi di tutti e viene formalizzata ora anche in occasione dei risultati del 1° trimestre, che hanno spinto molte case d’auto europee a rivedere le previsioni per l’anno in corso. E’ l’effetto dell’incertezza scatenata dai dazi “diretti ed indiretti” sul settore auto, annunciati dagli Stati Uniti dopo il Liberation Day ed ora in fase di ripensamento da parte dell’amministrazione Trump. L’incertezza non giova certo al settore che già soffriva di una crisi strutturale alimentata dai fin troppo ambiziosi target della Ue.

Stellantis sospende la guidance 2025

Stellantis ha chiuso il primo trimestre 2025 con ricavi netti pari a 35,8 miliardi di euro, in calo del 14% rispetto allo stesso periodo 2024, principalmente a causa dei minori volumi di consegne a 1,2 milioni di unità (-9%).

Stellantis è stata però costretta a “sospendere la guidance finanziaria per il 2025 a causa delle incertezze legate alle tariffe doganali”. L’azienda spiega che “si sta impegnando a fondo con le autorità politiche in materia di tariffe doganali, adottando al contempo misure per ridurne gli impatti”.

Intanto, Stellantis conferma che il processo di scelta del nuovo Amministratore Delegato “è a buon punto” ed assicura che  “si concluderà entro la prima metà del 2025”.

Mercedes vede “impatti significativi” su stime 2025

Anche Mercedes lancia un avvertimento analogo, pur non ritirando la guidance, ma spiega che le previsioni per il 2025 si sono deteriorate a causa dei dazi annunciati dagli Usa, da cui si prevedono “impatti significativi” non attualmente quantificabili.

La casa d’auto di fascia alta ha chiuso il primo trimestre dell’anno con un calo dei ricavi del 7,4% a 33,2 miliardi di euro, a fronte di una diminuzione delle vendite di auto del 3,6% a 446mila unità, in particolare quelle elettriche (-14,3% a 41mila unità).

Il risultato operativo (EBIT) è crollato del 40,7% a 2,3 miliardi e l’utile netto del 42,8% a 1,73 miliardi di euro. La generazione di cassa, invece, risulta in crescita a 2,3 miliardi (+5,6%). La liquidità netta del gruppo è pari a 33 miliardi, che il Gruppo giudica “sufficienti per gestire l’attuale fase di incertezza”.

Volkswagen per ora resiste, ma utili vanno giù

Volkswagen chiude il primo trimestre dell’anno con utili in pesante calo, anche se la big dell’auto tedesca segnala un recupero di consegne e ricavi, grazie al buon andamento delle vendite in Europa e America Latina. Volkswagen ha riportato un aumento delle consegne dell’1% a 2,1 milioni di veicoli, mentre i ricavi sono aumentati del 2,8% a 77,6 miliardi, grazie alla crescita registrata in Europa (+4%) e Sud America (+17%) che ha controbilanciato il calo in USA (-2%) e Cina (-6%).

Il risultato operativo (EBIT) è calato del 37% a 2,87 miliardi, pari a un margine del 3,7%. I risultato sconta poste straordinarie per complessivi 1,1 miliardi di euro, Al netto delle voci nono ricorrenti, l’EBIT si attesta a 4 miliardi, con un margine che salirebbe al 5,1%.

L’incognita dazi pesa anche sulle prospettive del 2025, anche se il Gruppo conferma la stima di un fatturato in crescita fino al +5%, mentre il margine operativo sulle vendite è previsto tra il 5,5 % e il 6,5%. Queste previsioni – ha precisato la big tedesca – non includono l’impatto dei dazi recentemente annunciati.