Le prime politiche sanitarie di Trump e Kennedy su fecondazione in vitro, vaccini e aviaria

Trump vuole ampliare l'accesso alla fecondazione in vitro, mentre RFK Jr ha promesso di indagare sul programma di vaccinazione infantile. Intanto, in Texas è in corso un'epidemia di morbillo e il dipartimento guidato da Musk ha licenziato per errore “diversi” dipendenti che lavorano alla risposta del governo federale all'epidemia di influenza aviaria. Fatti, numeri e commenti sulle prime politiche sanitarie degli Stati Uniti

Feb 23, 2025 - 09:50
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Le prime politiche sanitarie di Trump e Kennedy su fecondazione in vitro, vaccini e aviaria

Trump vuole ampliare l’accesso alla fecondazione in vitro, mentre RFK Jr ha promesso di indagare sul programma di vaccinazione infantile. Intanto, in Texas è in corso un’epidemia di morbillo e il dipartimento guidato da Musk ha licenziato per errore “diversi” dipendenti che lavorano alla risposta del governo federale all’epidemia di influenza aviaria. Fatti, numeri e commenti sulle prime politiche sanitarie degli Stati Uniti

 

Tra slogan da campagna elettorale e promesse non mantenute, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr. hanno iniziato a muovere i primi passi. Ecco cosa hanno detto su fecondazione in vitro, vaccinazioni infantili e influenza aviaria.

TRUMP O “IL PADRE DELLA FECONDAZIONE IN VITRO”

Martedì scorso Trump ha firmato un ordine esecutivo per ampliare l’accesso alla fecondazione in vitro (FIV), la procedura tecnica di riproduzione assistita che consiste nell’unione realizzata in laboratorio di un ovulo e di uno spermatozoo allo scopo di ottenere embrioni già fecondati da trasferire nell’utero materno.

Si tratta di una procedura che non garantisce la riuscita e che può richiedere più cicli. Negli Stati Uniti, un solo ciclo può costare da 12.000 a 25.000 dollari, motivo per cui, come ha ricordato anche Trump non tutti possono permetterselo o sono costretti a interrompere i tentativi prima di riuscire ad avere un figlio. Secondo il dipartimento della Salute, i bambini nati grazie alla FIV nel 2021 sono oltre 85.000 e, stando alla Casa Bianca, circa un quarto dei datori di lavoro dichiara di coprirne le spese per i loro lavoratori. Lo stesso Elon Musk ha scelto la FIV per concepire diversi figli.

Su come il presidente intenda finanziare l’iniziativa per ridurre i costi non sono però stati forniti dettagli.

UNA PROVA DI TENUTA PER I REPUBBLICANI

Nonostante la mossa faccia leva sul sostegno dei repubblicani a fare figli, la fecondazione in vitro, pur godendo generalmente di un ampio sostegno tra gli americani, è un banco di prova per l’amministrazione poiché non è ben vista da tutti i conservatori. In particolare, alcuni membri del movimento antiabortista sono contrari perché si oppongono alla distruzione degli embrioni in eccesso creati per la FIV.

L’anno scorso i repubblicani del Senato hanno bloccato per due volte i tentativi di sancire le protezioni federali per la FIV, liquidando la proposta come un “voto di facciata” in vista delle elezioni.

RFK JR GIÀ SI RIMANGIA LE PROMESSE SUI VACCINI

Per ottenere i voti necessari per diventare il più alto funzionario sanitario del Paese, RFK Jr aveva promessa al senatore e medico Bill Cassidy, figura centrale nell’esito dello scrutinio, che non avrebbe cambiato l’attuale programma di vaccinazione degli Stati Uniti.

Martedì scorso, però, parlando per la prima volta a migliaia di dipendenti del dipartimento della Salute, ha promesso di indagare sul programma di vaccinazione infantile che previene il morbillo, la poliomielite e altre malattie pericolose. “Niente sarà vietato”, ha cercato di rassicurare Kennedy, aggiungendo che saranno studiati anche i pesticidi, gli additivi alimentari, le microplastiche, gli antidepressivi e le onde elettromagnetiche emesse da cellulari e microonde per verificare se hanno contribuito all’aumento di malattie croniche come il diabete e l’obesità.

Nel frattempo, nelle zone rurali del Texas occidentale è in corso un’epidemia di morbillo tra persone per lo più non vaccinate. Altri casi sono stati diagnosticati nel New Mexico orientale. Sicuramente non si può attribuire la responsabilità a Kennedy ma il suo scetticismo nei confronti dei vaccini può solo disincentivare le vaccinazioni, delle quali già si registra una diminuzione da dopo la pandemia.

“Penso che farà tutto il possibile per rendere i vaccini meno disponibili e meno accessibili, perché è un attivista anti-vaccini”, ha dichiarato la scorsa settimana il dottor Paul Offit, esperto di malattie infettive, che ha sviluppato il vaccino contro il rotavirus che fa parte del programma di immunizzazione infantile dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc).

ANCHE L’AVIARIA DIVIDE I REPUBBLICANI

Seppur tra gli animali, negli Stati Uniti imperversa da mesi anche un’altra epidemia: l’influenza aviaria, che sta colpendo in particolare uccelli selvatici, pollame e mucche da latte. Non sono, tuttavia, mancati casi tra gli esseri umani. Nonostante il rischio per l’uomo sia attualmente basso, le autorità sanitarie ripetono da tempo che è necessario monitorare la situazione ma nei tagli disposti dall’amministrazione Trump erano finiti “per sbaglio” anche dipendenti del dipartimento dell’Agricoltura (Usda), i quali lavorano proprio alla risposta del governo all’epidemia di influenza aviaria H5N1. Ora, l’agenzia ha dichiarato che sta cercando di revocare rapidamente i licenziamenti.

Anche in questo caso alcuni repubblicani, specialmente della commissione Agricoltura della Camera si sono risentiti per aver ricevuto poche indicazioni dall’amministrazione sui recenti tagli ai programmi e sulle dimissioni del personale dell’Usda. “Devono essere più cauti”, ha detto il repubblicano Don Bacon, membro della Commissione, a proposito del team del dipartimento per l’Efficienza governativa (Doge) guidato da Musk. “C’è un vecchio detto: ‘Misura due volte, taglia una’. Ebbene, loro misurano una volta e devono tagliare due. Su alcune di queste cose dovranno fare marcia indietro. Vorrei solo che prendessero fin da subito una decisione migliore”.