Le indicazioni sul corretto accantonamento del Fondo di solidarietà comunale

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Il Ministero dell’Interno, in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha emanato il decreto del 4 febbraio 2025 relativo alla gestione dell’accantonamento del Fondo di solidarietà comunale.

Il provvedimento, pubblicato nella sezione dedicata ai decreti e in corso di diffusione sulla Gazzetta Ufficiale, stabilisce l’assegnazione di ulteriori risorse finanziarie ai comuni che, a seguito di verifiche tecniche, hanno riscontrato la necessità di correggere i valori precedentemente utilizzati per il riparto.

Panoramica sul Fondo di solidarietà comunale

Il Fondo di solidarietà comunale (FSC) è un meccanismo finanziario destinato a garantire un’equa distribuzione delle risorse tra i comuni italiani, compensando le disparità di entrate derivanti dal gettito fiscale locale. Istituito con la legge di stabilità 2013 (Legge n. 228/2012), il fondo ha sostituito il precedente sistema di trasferimenti statali ai comuni, introducendo criteri basati sulla capacità fiscale e sui fabbisogni standard di ciascun ente locale.

Il suo funzionamento prevede che parte del gettito dell’Imposta Municipale Propria (IMU) venga redistribuita tra i comuni, in modo da garantire una maggiore equità finanziaria, specialmente a favore degli enti con minori capacità di entrata. Ogni anno, il riparto delle risorse avviene attraverso un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, che definisce le quote spettanti ai singoli comuni sulla base di parametri aggiornati.

L’FSC ha l’obiettivo di assicurare che tutti i comuni, indipendentemente dalle differenze territoriali e socio-economiche, dispongano di fondi adeguati per l’erogazione dei servizi essenziali alla cittadinanza.

Che cosa si intende per “accantonamento”

Per accantonamento si intende una somma di denaro messa da parte all’interno di un bilancio pubblico o privato per far fronte a spese future o a eventuali esigenze straordinarie. Nel caso del Fondo di Solidarietà Comunale, l’accantonamento rappresenta una quota delle risorse totali riservata ad eventuali rettifiche nei criteri di ripartizione o per altre necessità che emergano successivamente.

In ambito finanziario e contabile, l’accantonamento serve a garantire la sostenibilità economica di un ente, evitando squilibri di bilancio e assicurando che ci siano fondi disponibili per coprire eventuali imprevisti.

La gestione dell’accantonamento del Fondo di solidarietà comunale

L’intervento prevede l’assegnazione di un importo complessivo di 740.072,11 euro, ripartito tra gli enti locali interessati secondo le quote indicate nell’allegato A del decreto. Queste somme, concesse a titolo di conguaglio, derivano dalle rettifiche effettuate sulla base delle disposizioni contenute nell’articolo 6 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri dell’11 aprile 2024.

Le risorse necessarie per le rettifiche saranno prelevate dall’accantonamento di 7 milioni di euro previsto dallo stesso decreto. Qualora, al termine delle operazioni di adeguamento, dovessero avanzare fondi, questi verranno destinati all’incremento dei contributi straordinari previsti dall’articolo 15, comma 3, del Testo unico degli enti locali (decreto legislativo n. 267 del 2000), come stabilito dall’articolo 1, comma 452, della legge n. 232 del 2016.

Prossimi sviluppi

L’assegnazione delle ulteriori risorse avverrà infine attraverso successivi provvedimenti, che seguiranno le stesse modalità indicate nel decreto ministeriale. Gli enti locali interessati sono invitati a monitorare la pubblicazione ufficiale per conoscere i dettagli delle somme spettanti e le tempistiche di erogazione.

Documenti utili

• Decreto
• Allegato A

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