L’alcolock, come funziona il dispositivo che blocca l’auto
Il giudice può imporre l’installazione di questo dispositivo, che verifica il tasso alcolemico del conducente a ogni accensione e impedisce l’avvio del veicolo se il valore supera i limiti di legge. Le caratteristiche per l'installazione. L'articolo L’alcolock, come funziona il dispositivo che blocca l’auto proviene da newsauto.it.

L’alcolock è un dispositivo che impedisce l’avviamento del veicolo, la cui installazione è imposta dal giudice quando il conducente ha superato il limite massimo consentito di alcol nel sangue (0,8 grammi di alcol nel sangue). Scopriamo come funziona l’etilometro connesso al sistema di avviamento dell’auto, chiamato anche AIS (Alcohol interlock system) o IID (inition interlock device) oppure BAIID (breath alcohol ignition interlock device), obbligatorio in alcuni casi come prevede uno degli ultimi aggiornamenti del Codice della Strada, che inasprisce le sanzioni con provvedimenti intrapresi contro chi guida in stato di ebbrezza.
Alcolock obbligatorio, da quando?
Per quanto riguarda le date di obbligatorietà dell’alcolock, dal 17 marzo al 16 giugno 2025 è attivo il “periodo di status quo”, durante il quale l’alcolock non può essere adottato in attesa di eventuali commenti dalla Commissione o dagli Stati membri.
Se ci saranno contestazioni, il periodo potrà essere esteso; in caso contrario, dal 17 giugno 2025 il dispositivo entrerà ufficialmente in vigore secondo il nuovo Codice della Strada.
Come funziona l’alcolock che blocca l’auto
Si tratta di un macchinario simile a quello della spirometria utilizzato in abito della medicina sportiva oppure dell’etilometro impiegato dalle Forze dell’Ordine. Questo strumento è formato da un sensore, una ventola e un beccuccio dentro il quale espirare.
Il dispositivo analizza la percentuale di alcol presente nel sangue attraverso l’analisi dell’aria espirata dai polmoni. A differenza dell’etilometro, l’alcolock è direttamente collegato alla centralina dell’auto e, qualora si superassero i valori consentiti (superiore a 0 mg/l), impedisce al motore di avviarsi.
Alcolock obbligatorio su quali auto?
L’installazione dell’alcolock è obbligatoria per i recidivi alla guida in stato di ebbrezza, ossia chi viene fermato con un tasso alcolemico superiore a 0,8 g/l entro due anni dalla prima infrazione. L’alcolock andrà perciò installato su autoveicoli (autovetture e autocarri) di categoria M1, M2, M3, N1, N2 e N3 già predisposti con una specifica interfaccia, o su veicoli non predisposti.
Le nuove auto omologate a partire da luglio 2022 devono essere obbligatoriamente predisposte per l’installazione dell’alcolock. Sui veicoli più vecchi non predisposti il produttore dovrà collaborare con la Casa automobilistica per adattare l’hardware all’installazione dell’alcolock.
I dispositivi devono rispettare la norma europea EN 50436, essere omologati secondo il regolamento UNECE n. 10 e riportare il marchio del fabbricante, il numero di serie, la versione del software, la validità della taratura, la marcatura dell’omologazione e il marchio CE. Il produttore deve fornire istruzioni di installazione, uso e manutenzione, indicando anche i veicoli compatibili. Le informazioni sugli installatori autorizzati devono essere comunicate alla Motorizzazione civile, che le renderà disponibili sul Portale dell’automobilista.
Alcolock come funziona
Il funzionamento è abbastanza semplice, dato che l’alcolock funziona attraverso un sistema di rilevamento dell’alcol e un dispositivo di blocco dell’accensione. Di seguito sono i passaggi tipici del funzionamento di un Alcolock:
- Accensione del veicolo: quando il conducente si siede al volante e tenta di avviare il veicolo, l’Alcolock richiede il test dell’alcol prima di consentire l’accensione.
- Test dell’alcol: il conducente viene richiesto di soffiare nell’apposito respiratore o di fornire un campione di alito per il rilevamento dell’alcol. Il dispositivo contiene sensori che misurano la quantità di alcol presente nel respiro.
- Rilevamento dell’alcol: il sensore nel dispositivo Alcolock analizza il campione di alito per determinare il livello di alcol presente nel sistema del conducente. Se il tasso di alcol rilevato supera la soglia preimpostata (generalmente corrispondente al limite legale consentito), il dispositivo passa al passaggio successivo.
- Blocco dell’accensione: se il test rivela un tasso di alcol superiore alla soglia preimpostata, l’Alcolock impedisce l’accensione del veicolo. In alcuni dispositivi, può essere emesso un segnale acustico o visivo per indicare il superamento del limite consentito.
- Ripetizione del test: l’Alcolock richiede test periodici durante la guida. Questo serve a prevenire il “passaggio del volante” ed evitare che un passeggero sobrio potrebbe soffiare nel dispositivo per consentire al conducente (che ha bevuto) di avviare il veicolo.
- Registrazione dei dati: l’Alcolock registra i risultati dei test di alcol effettuati, che possono essere utilizzati per monitoraggio e reportistica. Questi dati possono essere controllati dalle autorità competenti per garantire la conformità e l’uso corretto del dispositivo.

Chi può installare l’alcolock obbligatorio?
L’officina autorizzata dal produttore deve occuparsi dell’installazione e, se necessario, della rimozione dell’alcolock, seguendo le procedure stabilite e applicando un sigillo autodistruttivo per impedirne la manomissione. Poiché queste operazioni non richiedono collaudo in Motorizzazione civile, non sarà necessaria una verifica tecnica. L’installatore dovrà fornire al proprietario del veicolo le istruzioni per l’uso e la manutenzione, incluse le modalità di scarico dei dati memorizzati, insieme alla dichiarazione di corretta installazione e al certificato di taratura, indicante la data entro cui sarà necessaria una nuova taratura presso un laboratorio accreditato. Questi documenti dovranno essere conservati a bordo del veicolo e mostrati in caso di controllo da parte delle Forze dell’Ordine.
Legge sulla guida in stato di ebbrezza
Le novità principali riguardano il modo indiscriminato con cui le normative vengono applicate. Mentre in precedenza esistevano diversi gradi di valutazione della prontezza guidatore, adesso l’unico fattore significativo è la positività a sostanze alteranti. A prescindere dalla valutazione dello stato di lucidità del guidatore, basterà la conferma dell’assunzione per incappare in conseguenze penali.

Si ricorda che l’Art. 186 già prevedeva sanzioni da 500 a 2.000 euro, oppure la sospensione della patente da 3 a 6 mesi per chi si fosse messo alla guida con un tasso alcolemico fra lo 0,5 e lo 0,8 g/L; mentre per i neo-patentati la soglia è 0g/L. Ammende che aumentano in gravità con l’aumentare del tasso alcolemico, fino ad 1,5 g/L o superiore. In questo caso si rischia un’ammenda da 1.500 a 6.000 euro, arresto da 6 mesi ad un anno, sospensione patente da 1 a 2 anni, sequestro preventivo del veicolo e confisca del veicolo, salvo che appartenga a persona estranea al reato.
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