La straordinaria illusione ottica di questa falena: si “trasforma” in una foglia tridimensionale contro i predatori
Nascosta tra le foglie delle foreste pluviali dell’Australia settentrionale e del Sud-Est asiatico, la falena succhia frutta (Eudocima aurantia) ha sviluppato un’incredibile strategia di sopravvivenza. Grazie a un’illusione ottica avanzata, riesce a ingannare i predatori facendosi scambiare per una foglia tridimensionale, pur avendo ali completamente piatte. Questo straordinario camuffamento si basa su un sofisticato meccanismo...

Nascosta tra le foglie delle foreste pluviali dell’Australia settentrionale e del Sud-Est asiatico, la falena succhia frutta (Eudocima aurantia) ha sviluppato un’incredibile strategia di sopravvivenza. Grazie a un’illusione ottica avanzata, riesce a ingannare i predatori facendosi scambiare per una foglia tridimensionale, pur avendo ali completamente piatte.
Questo straordinario camuffamento si basa su un sofisticato meccanismo di riflessione della luce, che crea un effetto realistico di curve e venature tipiche delle foglie. A differenza di altri insetti che si affidano ai pigmenti per la colorazione, la falena succhia frutta utilizza un meccanismo noto come colorazione strutturale.
Le sue ali sono ricoperte da microscopiche nanostrutture che funzionano come minuscoli specchi, riflettendo la luce in modo da simulare le ombre e i punti di luce di una foglia vera. Il risultato è così convincente che persino l’occhio umano fatica a riconoscere l’inganno.
Ha sviluppato un adattamento estremamente mirato
Gli studiosi hanno scoperto che queste strutture riflettenti non sono distribuite casualmente, ma si trovano esclusivamente in punti specifici dell’ala, ovvero dove una foglia reale avrebbe delle curvature naturali. Questo suggerisce che la falena abbia sviluppato un adattamento estremamente mirato per sfruttare le modalità con cui gli uccelli, suoi principali predatori, percepiscono le forme tridimensionali.
L’abilità della falena nel confondersi con l’ambiente circostante è il risultato di milioni di anni di evoluzione. Gli uccelli si affidano soprattutto alla vista per individuare le prede, e una foglia secca non rappresenta un pasto appetibile. Questo trucco visivo consente quindi alla falena di passare inosservata e aumentare le possibilità di sopravvivenza.
Curiosamente, fino a poco tempo fa si riteneva che il suo mimetismo fosse dovuto semplicemente alla forma delle ali e ai pigmenti. Solo studi recenti hanno rivelato che il suo segreto risiede nelle strutture microscopiche della superficie alare, un’innovazione unica nel regno animale.
Nonostante questa falena fosse stata descritta per la prima volta nel 1877, nessuno aveva notato il suo inganno ottico fino a tempi recenti. La scoperta è avvenuta mentre un gruppo di ricercatori analizzava vecchi esemplari conservati nei musei di storia naturale. Questo dimostra come il mondo naturale riservi ancora sorprendenti segreti, pronti per essere svelati grazie ai progressi della scienza.
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Fonte: Current Biology
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