La nascita di 14 cuccioli di orso marsicano riaccende la speranza

Nel cuore verde dell’Appennino, tra le foreste secolari del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, una notizia riaccende la speranza per uno degli abitanti più emblematici di queste montagne: l’orso bruno marsicano. Quattordici cuccioli, un numero che segna un record negli ultimi anni, sono stati avvistati nel corso dell’ultimo monitoraggio, un dato che rivela la...

Mar 28, 2025 - 14:34
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La nascita di 14 cuccioli di orso marsicano riaccende la speranza

Nel cuore verde dell’Appennino, tra le foreste secolari del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, una notizia riaccende la speranza per uno degli abitanti più emblematici di queste montagne: l’orso bruno marsicano. Quattordici cuccioli, un numero che segna un record negli ultimi anni, sono stati avvistati nel corso dell’ultimo monitoraggio, un dato che rivela la resilienza di questa specie unica, ma che non deve far abbassare la guardia.

La scoperta, frutto del meticoloso lavoro dell’Ente Parco e del professore Paolo Ciucci, zoologo dell’Università La Sapienza di Roma, che ha messo a punto la metodologia di monitoraggio, evidenzia un dato significativo: l’espansione dell’areale delle femmine riproduttive. Oltre ai dieci cuccioli nati all’interno dei confini del Parco, altri quattro sono stati avvistati in aree limitrofe, come la Riserva del Genzana e il Parco della Maiella, un segnale che potrebbe indicare una lenta, ma costante, riconquista del territorio da parte di questi animali.

Tuttavia, come ha sottolineato a Fanpage il professore Ciucci, la gioia per le nuove nascite è temperata dalla consapevolezza delle sfide che questi cuccioli dovranno affrontare. “La mortalità nei primi dodici mesi di vita si attesta intorno al 50%“, spiega lo zoologo, “un dato che ci impone di intensificare gli sforzi per comprendere le cause di questa perdita e per garantire un futuro a questa specie”.

L’orso marsicano, con una popolazione stimata tra i 50 e i 60 esemplari, è una sottospecie unica al mondo, geneticamente distinta dall’orso bruno europeo. La sua sopravvivenza è strettamente legata alla conservazione del suo habitat, minacciato dalla frammentazione del territorio, dagli incidenti stradali e dal bracconaggio.

La metodologia di monitoraggio, ispirata ai protocolli utilizzati nel Parco Nazionale di Yellowstone, negli Stati Uniti, si basa su criteri spazio-temporali rigorosi e coinvolge ogni anno decine di operatori sul campo. Grazie a questo lavoro, è possibile raccogliere dati preziosi sulla popolazione di orsi marsicani, informazioni fondamentali per orientare le strategie di conservazione.

Ma la protezione dell’orso marsicano non è solo compito delle istituzioni. Come sottolinea il Parco Nazionale d’Abruzzo, ognuno di noi può contribuire a questo obiettivo, sostenendo le iniziative di conservazione, guidando con prudenza nelle aree a rischio di attraversamento orsi e promuovendo la convivenza con la fauna selvatica.

La storia dell’orso marsicano è una storia di resilienza, di una specie che, nonostante le avversità, continua a lottare per la sopravvivenza. La nascita di questi quattordici cuccioli è un segnale di speranza, un invito a non abbassare la guardia e a continuare a proteggere questo patrimonio unico dell’Appennino.

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