Perseguitata da 8 anni, uno stalker infinito. “Ho fatto 35 denunce, viviamo nel terrore”

Accade nell’Aretino: l’uomo, già condannato, ora abita in affitto vicino a lei. “È come se tutto fosse ricominciato da capo”

Apr 18, 2025 - 04:14
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Perseguitata da 8 anni, uno stalker infinito. “Ho fatto 35 denunce, viviamo nel terrore”

Arezzo, 18 aprile 2025 –  “Ho paura ad uscire di casa, anche solo per andare a fare la spesa o a buttare la spazzatura. Ho paura di incrociarlo in strada. Non vivo più e non è giusto”. Un incubo che va avanti da otto anni, per una giovane donna che chiameremo Martina per tutelarne la privacy, che da quindici abita a in provincia di Arezzo, in un paese del Casentino. Minacce, insulti, violenze nel privato e anche in pubblica piazza: perseguitata dall’uomo con cui, nel 2017, aveva avuto una breve relazione, poi finita. Non per lui però: originario del posto con precedenti penali e già due condanne per stalking, la prima di un anno e mezzo, la seconda di sette mesi stabilita dal tribunale di Arezzo e scontata fino a pochi giorni fa. Ora non solo è tornato in paese, ma ha affittato una casa vicinissima a quella della sua vittima.

E così, quell’incubo, ha ripreso forma, ancora più concretamente di prima. “In questi 8 anni ho fatto più di 35 denunce. Maquando me lo sono ritrovato di nuovo davanti, vicinissimo alla mia abitazione, è come se fosse ricominciato tutto da capo. Temo per la mia incolumità e quella del mio ragazzo, è una persona pericolosa, ho già perso troppo per lui e non ho intenzione di accettare ancora questa situazione”. Su disposizione del giudice nella sentenza che aveva portato alla condanna per stalking, la donna aveva ricevuto un risarcimento di 4mila euro, “nulla rispetto a quanto mi ha fatto vivere in questi anni. E non parlo di soldi, ma della violenza fisica e psicologica subita”.

Martina ha deciso di rivolgersi ancora una volta alle autorità e ha sporto denuncia alla caserma dei Carabinieri di Bibbiena. “Essendo stata già vittima di stalking in passato il caso è stato trattato con la massima urgenza e attenzione - confermano i militari - è stato attivato immediatamente il Codice Rosso e ora il fascicolo è in mano all’autorità giudiziaria. Sarà la Procura a stabilire un eventuale provvedimento nei confronti di questo che sappiamo avere precedenti ed essere uscito ora dalla precedente pena. Intanto noi monitoriamo la situazione e siamo pronti ad intervenire”.

Così l’uomo, forse per paura di finire di nuovo in manette, negli ultimi giorni sembra essersi calmato e non ha più cercato contatti con la sua vittima. Per Martina, però, si tratta solo di una pausa temporanea dalle persecuzioni: “Quanto durerà? Perché io e il mio compagno non possiamo vivere tranquilli nella nostra casa, senza paura di uscire, senza il terrore di essere presi di mira con insulti o peggio? Il mio è un grido di aiuto: ho cambiato due macchine perché me le ha distrutte, ho dovuto cambiare serrature. Ho le telecamere davanti all’abitazione e vivo segregata, non ne posso più”.